giovedì 21 Novembre 2024,

Provincia di Latina

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Gaeta. “L’amministrazione deve organizzare il funerale del pontile Eni e del mercato del pesce”.

scritto da Redazione
Gaeta. “L’amministrazione deve organizzare il funerale del pontile Eni e del mercato del pesce”.

Esistono in città 8 quartieri che necessitano di interventi di riqualificazione e manutenzione urgenti mentre, purtroppo, l’amministrazione comunale continua a pensare a tutt’altro: tra questi abbiamo sicuramente il quartiere “Villa delle Sirene – La Pesciera“.
Tra il mercato del pesce che deve trovare ancora una soluzione, un pontile che scarica petrolio nel cuore della città con conduttore che passano praticamente sotto i letti dei cittadini, la sventata costruzione di un parcheggio multipiano, voluto fortemente da Mitrano che avrebbe destabilizzato le fondamenta dei palazzi; ebbene, tutto questo non permette a cittadini e commercianti di vedere la luce fuori dal tunnel.
Se tutto, malauguratamente, dovesse rimanere inalterato sarebbe difficile capire quali siano i veri meriti di questa amministrazione aggiungendo che le rotonde non posso e devono diventare la colonnina di mercurio dell’azione di governo dell’amministrazione, non basta.
Recentemente ho avuto modo di incontrare cittadini e commercianti di Villa delle Sirene e La Pesciere i quali ormai vivono nel più totale degrado e stato di abbandono con profonde e preoccupanti sacche di anarchia che minano la loro tranquillità e sicurezza.
L’amministrazione dovrebbe riflettere sul fatto che non basta cambiare le “strisce blu” per migliorare la qualità di vita di un quartiere, serve altro e molto di più.
Sarebbe opportuno che Mitrano si facesse un giro da quelle parti per rendersi conto di come vanno le cose e magari adoperarsi non a testa bassa ma ascoltando le persone. Non serviranno vasi e fiori ma azioni concrete capaci di dare un diverso assetto urbanistico al quartiere che non può prescindere dalla delocalizzazione del pontile Eni e da una nuova organizzazione del mercato del pesce. Questi sono punti fondamentali del programma elettorale del governo cittadino, se dovessero rimanere tutto inalterato sarebbe un fatto gravissimo per la città.
Credo che sia il caso che il comune lasciasse alle spalle l’organizzazione di feste danzanti sulle “paranze”, concedere spazi per tavolini nel pieno degrado e insicurezza, favorire la vendita di pesce sulla banchina del porto a soli 3 metri dalla strada. Che Mitrano venisse a rendersi conto di persona di cosa sta accadendo in questa parte della città e intervenga in tempi rapidi organizzando il funerale sia del pontili Eni che dell’attuale mercato del pesce.
Passeggiando da quelle parti non sembra di essere in Italia ma in un paese sottosviluppato: tutto questo è insopportabile.

Giambattista Balletta

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