Ho letto il 30 marzo scorso che il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano “si è svegliato” ed è pronto ad un sit in di protesta per dire basta allo stillicidio della sanità nel Sud Pontino.
Fin qui, noi cittadini non possiamo che essere TUTTI d’accordo, ossia: che egli si sia finalmente svegliato (ma col dubbio: sicuri che prima dormiva visto che lo smantellamento della Santità pontina è in corso da molti anni grazie alle politiche liberiste sostenute proprio dal suo partito?); inoltre, che “Bisogna unire le voci di tutti i cittadini che non possono assistere inermi alla morte lenta e graduale della sanità pubblica nel nostro comprensorio, cui corrisponde l’affossamento del diritto alla salute, garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana”.
Ed evidenziamo anche noi, che è una pura follia anche il solo ridimensionamento del Reparto di cardiologia del Dono Svizzero o quello di oncologia di Gaeta. Ma aggiungiamo l’indiscutibile essenzialità di avere un Pronto Soccorso efficiente in ogni città. Per intuire l’importanza vitale di questo “servizio indispensabile”, basterebbe immaginare quante persone ogni anno subiscono principi di infarto, il quale, senza una assistenza sanitaria immediata, causerebbe un aumento smisurato della mortalità tra i cittadini di Gaeta e ogni dove venisse depauperato.
È chiaro che la spending review non può e non deve tagliare la sanità in modo indiscriminato, in quanto assassina il popolo indifeso, nonostante questo contribuisce con metodi “estorsivi legalizzati” per sostenerla. Ma lo fa, perché gran parte degli storici politici, attualmente nel PD, PDL, NCD, SEL, FI e Lega Nord, votano per dirottarli verso altri Enti di convenienza, pubblici e privati.
Quanti soldi, infatti, dovrebbero prendere la direzione Sanità, che invece finiscono, tra gli altri, all’Autorità Portuale? Tanti, sicuramente troppi. Ed è così che poi vengono regalati milioni di euro ai comuni, che li sprecano in opere inutili o non prioritarie, come ad esempio le rotonde, vendute da ditte, spesso amiche, a prezzi triplicati.
Pertanto non è “solo” la forbice dello Stato ad impedisce ai Sindaci di svolgere uno dei loro compiti istituzionali primari: quello di tutelare la salute pubblica (come ha citato il dottor Mitrano), ma tutto il sistema politico, che comprende i Sindaci stessi, e tale sistema, visto dall’esterno, unito alle quotidiane vicende giudiziarie che li colpiscono, sembra un unica organizzazione criminale, della quale “forse” si salvano in pochi!
Quindi se i sindaci del Golfo avessero un minimo di coscienza, e volessero realmente difendere la sanità pubblica locale e la salute dei cittadini, non praticherebbero selfie in ogni occasione, ma dedicherebbero l’intero loro mandato a salvaguardarla!
Giuseppe Di Chiappari M5S Gaeta