Non condividono le critiche eccessive che suonano come un j’accuse che il consigliere Giuseppe Matarazzo ha rivolto ad alcuni dirigenti comunali probabilmente per difendere certe posizioni di parte che fuoriescono dai compiti e dal ruolo in capo ai consiglieri comunali.
I capigruppo della maggioranza che sostiene l’Amministrazione presieduta dal sindaco Cosmo Mitrano sono solidali con i dirigenti comunali e ne apprezzano il lavoro svolto con competenza e professionalità: «Noi amministratori – sottolineano – siamo sicuri che loro interpretano gli indirizzi politico-amministrativi attraverso l’adozione di provvedimenti gestionali all’insegna dell’onestà, della trasparenza e della legalità».
Eduardo Accetta (Pdl), Gennaro Dies (Lista Mitrano), Maurizio Caso (Città Nuove), Luigi Marzullo (Il Quadrifoglio) e Davide Speringo (Giovani in azione) non usano mezzi termini per stigmatizzare le esternazioni del consigliere Matarazzo che, pur facendo parte della maggioranza, non sembra interpretare un modus operandi in linea con l’esercizio delle funzioni che i consiglieri sono chiamati invece a svolgere.
E spiegano: «Unico collante della maggioranza è il programma che gli elettori hanno approvato e che noi siamo impegnati a realizzare. Pertanto, argomenti come quello sollevato caparbiamente dal consigliere Matarazzo su aspetti puramente gestionali del campo sportivo Riciniello rientrano in una sfera di discrezionalità tecnica ed amministrativa, e sono quindi di competenza dei soli dirigenti. Pertanto, esulano dall’indirizzo politico-programmatico che i consiglieri comunali sono tenuti ad elaborare.
Non si spiega, dunque, questa attenzione morbosa del consigliere Matarazzo verso una tematica che, onestamente, suscita qualche perplessità e qualche stupore trattandosi di specificità gestionale del ‘Riciniello’ che lui si ostina, con frequenza ossessiva, a far assurgere a ‘vicenda cittadina di grande rilievo’.
La nostra è una coalizione aperta dove ciascun partito può partecipare e portare il proprio contributo qualificato di idee, di professionalità e di esperienza politica. Tuttavia, chi, non intendesse più aderire al progetto politico su cui gli elettori ci hanno dato fiducia, può ritenersi libero di uscire dalla maggioranza: nostro compito e nostro dovere rimane quello di realizzare i programmi su cui ci siamo impegnati con i cittadini. Dunque, non vogliamo tirare nessuno per la giacca, consapevoli che chiunque può esercitare il proprio diritto a disimpegnarsi dalle linee programmatiche, sia pur a livello personale, non sussistendo alcun obbligo a restare a tutti i costi nella maggioranza».
Gaeta, 7 luglio 2013