Contrasto al commercio abusivo e denuncia del reato di distruzione di posta: questi gli importanti interventi della Polizia Locale di Gaeta, posti in essere negli ultimi giorni.
Mercoledì 12 dicembre scorso, al mercato cittadino l’Agente Laura d’Angelis ha fermato un venditore extracomunitario, risultato privo di licenza per il commercio ambulante. La merce è stata sottoposta a sequestro dal Vigile Urbano che ha anche sanzionato il venditore con una multa di 5.165 euro. Dopo gli accertamenti di rito, l’agente scopriva che l’uomo sulla quarantina, originario del Bangladesh, aveva il permesso di soggiorno scaduto. Immediata è scattata la segnalazione alla Questura di Catania, Ufficio Immigrati, dove il venditore bengalese ha l’obbligo di presentarsi entro 15 gg.
Una capillare indagine, condotta dal Vice Brigadiere Cosmo Carriere e dall’Appuntato Antonio Chiavistelli della Polizia Locale, ha portato alla scoperta di un grave illecito: distruzione di corrispondenza da parte di un postino di Minturno. L’addetto anziché consegnare posta ai destinatari, se ne liberava gettandola in una zona periferica del territorio gaetano.
L’attività investigativa della Polizia Locale, diretta dal Comandante Donato Mauro, è partita nel mese di ottobre, a seguito del sequestro di una discarica abusiva di rifiuti speciali. Dopo diversi controlli nella suddetta area, gli agenti hanno rinvenuto a terra, in una zona limitrofa, una notevole quantità di notifiche di multe per violazioni del Codice della Strada mai consegnate.
Dopo aver provveduto al sequestro delle buste verdi gettate, i due Vigili Urbani hanno svolto accurati controlli presso le Poste di Gaeta ed il Centro di smistamento postale di Formia: dal codice a barra della corrispondenza sono risaliti all’Ufficio Postale di riferimento e al nome del postino incaricato alla consegna.
Gli agenti della Polizia Locale hanno denunciato l’illecito, inviando un’informativa alla Procura della Repubblica di Latina. Per il postino di Minturno si configura il reato ex art 619 del Codice Penale: violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni.