Il primo bando pubblico per l’assegnazione di spiagge libere nella regione Lazio partì dalla città di Nettuno nel 2018. Nello stesso bando veniva riservato un lotto per la fruizione della spiaggia anche agli amici a quattro zampe con annesse le strutture per le loro necessità, altri venivano riservati esclusivamente ad associazioni ed enti impegnati nel settore del sostegno alla disabilità. Solo per questi ultimi si chiedeva, per evitare la creazione “ad hoc” di nuovi soggetti da parte di furbetti, di essere stati, almeno per 3 anni, operativi sul campo.
Un bando nato sotto il nome della legalità, della trasparenza e dell’equità, teso a creare nuovo lavoro per i giovani ma anche a premiare e tutelare enti ed associazioni, esodati (art.4L. 381/1991 p.ti 20), disoccupati, che con dovizia e passione, da anni si dedicano alle fasce più deboli. Questo accadeva a Nettuno nel 2018 e la durata della convenzione era di tre anni.
A marzo 2021 parte l’avviso publico per l’affidamento delle spiagge libere a Gaeta. Tra i requisiti troviamo quello di “avere la proprietà, possesso di aree confinanti con l’arenile” e di “aver svolto per almeno 3 anni, servizi da imprenditore di spiaggia”, requisiti da maturare nel periodo 2016/2020. Mentre la durata della convenzione schizza a 6 anni. Scompare la corsia preferenziale per enti ed associazioni del settore sociale e per i giovani (18/35anni) costretti ancora una volta a cercare lavoro altrove.
Cos’altro aggiungere? Il comune di Gaeta si dimostra ancora una volta lontano dalle logiche di condivisione e di libero utilizzo dell’arenile, bene comune, da parte di tutti i cittadini.
Le azioni messe in campo da comitati e residenti nella passata stagione estiva, non sembrano aver minimamente sensibilizzato l’azione dell’amministrazione comunale, decisa evidentemente a continuare sulla strada del “noi soli al comando!”
Sì è persa l’ennesima occasione per far crescere questa città in modo solidale, democratico ed equo. Scelte portate avanti in nome di uno sviluppo e una modernizzazione che non rappresentano nessun cambiamento rispetto al passato. Avere una proprietà privata confinante con il demanio o aver svolto almeno per 3 anni servizi da “imprenditore di spiaggia” vuol dire escludere ancora una volta tutti gli altri: enti, associazioni, cittadini, giovani…..
Il M5S di Gaeta si pone a favore di una gestione delle spiagge libere attrezzate che possa creare una reale opportunità lavorativa per tutti, per una gestione che valorizzi i più meritevoli e non chi ha ereditato un diritto o lo ha acquisito per primo, un sistema che tuteli con servizi efficienti: anziani, diversamente abili, residenti e non, e perché no, anche i nostri amici a 4 zampe.
Gruppo comunicazione Gaeta5stelle
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