Con la delibera 116 del 2010, la giunta regionale del Lazio ha classificato Area sensibile la parte interna del golfo di Gaeta al fine di attuare tutte le misure idonee per abbattere l’inquinamento di questa zona marina.
Contemporaneamente ha deliberato la somma di 3 milioni di euro per mettere a norma i depuratori di Gaeta e Formia, somma poi utilizzata dalla successiva Giunta Polverini per altri scopi…
L’impegno di spesa era finalizzato a determinare una minor incidenza dei valori del fosforo e azoto nelle acque reflue dei depuratori. Il fosforo e l’azoto incidono per il 63% (studio SAMOBIS) sull’inquinamento delle acque del golfo, a seguire la maricoltura e le sostanze usate in agricoltura che arrivano a mare attraverso i corsi d’acqua e fiumi (Garigliano).
Il nostro impegno sarà obbligare Acqua Latina SpA a intervenire sui depuratori e quindi a compiere il proprio dovere.
Azoto e fosforo favoriscono la crescita di alghe che con particolari temperature muoiono. Dalla decomposizione delle alghe si formano le oramai tristemente note scie biancastre che vediamo in mare.
Riguardo la “maricoltura” parleremo in maniera più approfondita in un prossimo post.
Il nostro impegno? Lavorare insieme agli altri Comuni ed enti per la salvaguardia del nostro mare, protagonista indiscusso del nostro turismo.
Silvio D’Amante