Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bianconi, tra le altre cose, ha parlato del patto del Nazzareno, secondo lui ancora in vigore: “Secondo me Renzi reggerà anche dopo il referendum. E chi lo manda via questo, anche se non vince il referendum. Speriamo lo perda, se lo vincesse l’Italia sarebbe rovinata. La gente non ha capito che palla al piede sarebbe questa Costituzione. Il Patto del Nazzareno? Non si è mai interrotto un secondo. Brunetta dice che non è vero? Lasciatelo fare, rischia di diventare un caso umano, ormai non è più un caso politico. Fa la sua parte, quella è la parte che gli ha insegnato il capo. Brunetta è una delle tante inadeguatezze di Forza Italia. Il cerchio magico? Marina Berlusconi ha cacciato la Pascale e ha detto ‘ora ci siamo noi’. Lui, la famiglia e Confalonieri lasciano pochissimo spazio a chi hanno attorno. Ora faranno la tecnica del doppio forno, Berlusconi dirà di votare no al referendum mentre Mediaset farà una propaganda vergognosa per il sì”. Su Renzi: “Secondo me non cadrà anche dopo il referendum e anche in caso di sconfitta. Questo è il campione dei trasformisti. Potete riempire una autobotte di merda, sommergerlo e schiaffargliela nel muso, ma lui dopo tre secondi sarà pronto a dire che quella non era merda e che gli altri hanno visto male. Ma ve lo ricordate l’Enrico stai sereno?”
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Caterina Bini, deputata del Pd, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
L’On Bini è prima firmataria della proposta di legge per introdurre sanzioni per i clienti delle prostitute. “La prostituzione –ha affermato Bini- è ormai un mercato che coinvolge una miriade di persone: tantissimi clienti, tantissimi sfruttatori e le donne, di cui molte minorenni. Nella mia proposta di legge le prostitute sono considerate vittime e vogliamo tutelarle. Le conseguenze le deve pagare il cliente, perché se diminuisce la domanda, anche l’offerta va a calare. Questo è il modello dei Paesi nordici, che è stato attuato già in Svezia e ha portato la riduzione dell’80% del fenomeno. Riaprire le case chiuse non è la risposta, basti guardare l’Olanda. Nei fatti non c’è l’emersione vera del fenomeno perché non tutte le donne lo dichiarano e si continua a farlo a nero. Spesso e volentieri gli sfruttatori vanno in questi Paesi perché le cose sono più agevoli rispetto ad altri. Sicuramente la mia proposta di legge mi provocherà anche inimicizie. Ho ricevuto da poco una mail di minacce da un anonimo che dice: ‘State attenti, sono 9 milioni i clienti di prostitute in Italia e sono elettori, i voti non arriveranno se portate avanti queste proposte’. A me non interessa, non saranno certo questi episodi a fermarmi”.
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BIANCONI (COR): “RENZI REGGERA’ ANCHE IN CASO DI SCONFITTA AL REFERENDUM. ORA BERLUSCONI APERTAMENTE DIRA’ DI VOTARE NO, MA MEDIASET FARA’ UNA CAMPAGNA PAZZESCA PER IL SI’. BRUNETTA? STA DIVENTANDO UN CASO UMANO”, DICE IL DEPUTATO A RADIO CUSANO CAMPUS
Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bianconi, tra le altre cose, ha parlato del patto del Nazzareno, secondo lui ancora in vigore: “Secondo me Renzi reggerà anche dopo il referendum. E chi lo manda via questo, anche se non vince il referendum. Speriamo lo perda, se lo vincesse l’Italia sarebbe rovinata. La gente non ha capito che palla al piede sarebbe questa Costituzione. Il Patto del Nazzareno? Non si è mai interrotto un secondo. Brunetta dice che non è vero? Lasciatelo fare, rischia di diventare un caso umano, ormai non è più un caso politico. Fa la sua parte, quella è la parte che gli ha insegnato il capo. Brunetta è una delle tante inadeguatezze di Forza Italia. Il cerchio magico? Marina Berlusconi ha cacciato la Pascale e ha detto ‘ora ci siamo noi’. Lui, la famiglia e Confalonieri lasciano pochissimo spazio a chi hanno attorno. Ora faranno la tecnica del doppio forno, Berlusconi dirà di votare no al referendum mentre Mediaset farà una propaganda vergognosa per il sì” Su Renzi: “Secondo me non cadrà anche dopo il referendum e anche in caso di sconfitta. Questo è il campione dei trasformisti. Potete riempire una autobotte di merda, sommergerlo e schiaffargliela nel muso, ma lui dopo tre secondi sarà pronto a dire che quella non era merda e che gli altri hanno visto male. Ma ve lo ricordate l’Enrico stai sereno?”
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STRAGE PUGLIA, LE REAZIONI DELLA POLITICA SU RADIO CUSANO CAMPUS. ARGENTIN (PD): VERGOGNOSO DARE LA COLPA A RENZI DAVANTI AI MORTI. MORRA (M5S): AVEVAMO SOLLECITATO IL GOVERNO NEL 2013. CENTINAIO (LEGA): RENZI NON FACCIA CHIACCHIERE DAVANTI AI MORTI. BIANCONI (COR): TAV INVESTIMENTO GIUSTO
Strage Puglia, per commentare la tragedia ferroviaria accaduta ieri in Puglia sono intervenuti questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, i senatori Nicola Morra (Movimento Cinque Stelle) e Gian Marco Centinaio (Lega Nord) e i deputati Ileana Argentin (Partito Democratico) e Maurizio Bianconi (Conservatori e Riformisti).
Sulla strage che ha sconvolto la Puglia, Ileana Argentin, deputata del Partito Democratico, intervenendo su Radio Cusano Campus, ha dichiarato: “Sicuramente è accaduta una tragedia e il mio stato d’animo non è dei migliori, ovviamente. Le polemiche come al solito sono gratuite in questi momenti. C’è da mettersi al tavolo e capire le cose che non vanno, ma non certo a caldo, in un momento in cui si vive nell’impeto della rabbia e della disperazione. Soprattutto i politici dovrebbero far silenzio in questi momenti e i media dovrebbero giocare di meno con i sentimenti della gente. Ci vuole rispetto davanti alla morte. Non c’è niente di più facile che strumentalizzare certe tragedie, salire sul carro dei vincitori dopo le amministrative è diventata una brutta abitudine, un brutto sport. Tutti ci salgono perché ormai il nemico è Renzi, qualsiasi cosa è colpa di Renzi, ma stavolta ci sono i morti di mezzo, servirebbe più rispetto“.
Sulla strage che ha sconvolto la Puglia, Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, intervenendo su Radio Cusano Campus, ha dichiarato: “Conosco bene quella zona, ho dei parenti che vivono a nord di Bari. Purtroppo la tragedia,che sicuramente sarà frutto di un errore umano, è imputabile al mancato ammodernamento di una rete infrastrutturale che pur potendo essere realizzata con fondi europei non è stata realizzata per colpa della politica. Molto spesso i soldi per fare le cose ci sono, molto spesso le cose non vengono fatte. E non sempre è un problema di burocrazia. A volte il problema è legato all’assenza di volontà politica, perché magari non ci sono interessi forti a realizzare l’opera e quindi la stessa si rinvia e si procrastina all’infinito. Il M5S aveva sollecitato il Governo nel 2013! Il mio collega Giuseppe D’Ambrosio, di Andria, pochi mesi dopo il nostro ingresso in Parlamento aveva interrogato il Governo evidenziando il problema del binario unico proprio lì dove è avvenuta la tragedia e chiedendo dove fossero finiti i 180 milioni di euro che l’Europa aveva stanziato per ammodernare la tratta. Perché i soldi per realizzare l’opera c’erano tutti, ed allora forse mancava la volontà politica. Quella linea non solo andava e va ampliata, ma in alcuni tratti anche interrata. Purtroppo la modernizzazione viene troppe volte negata a questo Paese per interessi meschini e di parte. Troppe volte, soprattutto al Sud, ma non soltanto, fondi europei non vengono utilizzati. In un momento in cui la situazione economica imporrebbe al contrario il massimo della spesa possibile per favorire la sopravvivenza di imprese al collasso, non vedo motivi razionalmente accettabili in grado di spiegare il perché questa spesa non venga effettuata. Fondamentalmente perché probabilmente non si riesce a far lavorare qualche amico che dovrebbe lavorare… “.
Sulla strage che ha sconvolto la Puglia, Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, intervenendo su Radio Cusano Campus, ha dichiarato: “In questo momento bisogna stare zitti e rispettare il dolore delle famiglie e di chi ha perso i propri cari. Allo stesso tempo bisogna anche ricordare che le ferrovie italiane devono essere riviste, non solamente al Sud. Ci sono tratte che neanche nel terzo mondo possono essere concepibili, anche al Nord, in Lombardia. Ci sono tratte che collegano Pavia ad Alessandria ad esempio in cui ogni giorno si rischia la vita. Renzi non faccia chiacchiere e promesse inutili anche davanti ai morti, faccia vedere che il Governo almeno davanti ai morti è in grado di presentare un piano serio per il rilancio delle nostre ferrovie”:
Sulla strage che ha sconvolto la Puglia, Maurizio Bianconi, deputato di Conservatori e Riformisti, intervenendo su Radio Cusano Campus, ha dichiarato: “Questa tragedia rientra nelle cose umane, in quanto c’è uno che ha sbagliato. La chiuderei qui sotto il profilo dell’evento. Poi si aprono tutti altri ragionamenti. In Italia abbiamo il binario unico per 11000 chilometri, quindi il trasporto ferroviario, i cui investimenti notabili risiedono al dopoguerra, è inefficiente. Le polemiche sull’alta velocità sono una cavolata, la Tav è un investimento a sé ed è una cosa fatta bene, mentre il trasporto ordinario è stato tralasciato prima in favore delle autostrade, per fare un piacere alla Fiat e per fargli vendere le macchine, e poi dalla ignavia completa e dalla trascuratezza. Senza ferrovie non c’è civiltà. In Italia servono sempre le emergenze per capire ciò che succede. Renzi? Io lo critico sempre, ma stavolta non c’entra niente. E ha fatto bene ad andare sul luogo della tragedia, se non ci fosse andato lo avrebbero criticato ugualmente”.
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