BIANCONI A RADIO CUSANO CAMPUS: “NON HO FATTO IL GESTO DELL’OMBRELLO NEL MIO INTERVENTO ALLA CAMERA. LA BOSCHI? DEVE TUTTO ALL’ASPETTO ESTETICO”.
Maurizio Bianconi, deputato di conservatori e riformisti, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format Ecg Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Bianconi è tornato sul suo intervento di ieri alla Camera, contro la decisione del Governo di mettere la fiducia sulle unioni civili: “Non si è mai visto un comportamento così sprezzante nei confronti del Parlamento. Il Parlamento viene considerato minus quam merdam. E nella democrazia quando vengono meno le regole viene meno la sostanza della democrazia. E parla uno, il sottoscritto, che è favore di questo provvedimento sulle unioni civili e che lo voterà. Il mio intervento è nel merito delle regole. Renzi sta minando completamente le regole dell’ordine democratico e a forza di minare le regole può succedere di tutto, perché noi siamo un Paese in bilico, in una situazione esplosiva, e l’unica speranza di tenuta è che le istituzioni democratiche reggano. E la Boschi si permette di dire a Cuperlo che vota come CasaPound? Siamo di fronte a bullismo giovanile, anzi siamo di fronte a dei giovani sgangherati, impreparati e supponenti”.
Maurizio Bianconi, poi, è tornato sul tema legato al presunto gesto dell’ombrello: “Dopo che io ho fatto un appello accorato come quello di ieri in Parlamento, si mettono a dire che io ho offeso la ministra Boschi? Hanno detto che ho fatto il gesto dell’ombrello, ma non è vero, ho fatto il gesto del ‘se ne va’, si capisce bene perché la mano è tutta distesa, non ho la mano a pugno. Ma in un clima come questo, l’unica cosa di cui si preoccupa è la forma?”.
Poi sul ministro Boschi: “La Boschi ha una grande fortuna: questa faccia meravigliosa che in fotografia e in televisione viene benissimo. Se fosse stata più bruttacchiola…Il fatto estetico è fondamentale per il successo di questa donna, perché non ha qualità intrinseche particolari, faceva l’avvocatino ora ha tre deleghe, alle Riforme, Rapporti col Parlamento e Pari Opportunità, ma ci rendiamo conto?”
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DI STEFANO (CASAPOUND) A RADIO CUSANO CAMPUS: “GRAZIE ALLA BOSCHI PER LA PUBBLICITA’ GRATUITA, SE SE NE RIESCE CON UNA COSA DEL GENERE A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI DEL 5 GIUGNO LE MANDO UN GIGANTESCO MAZZO DI FIORI. MARCHINI? RESTA UN COMUNISTA, SUO NONNO HA PRATICAMENTE UCCISO MUSSOLINI”
Simone Di Stefano, leader di CasaPound, candidato sindaco di Roma, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Di Stefano ha commentato l’uscita della Boschi: “Cosa ho pensato della sua affermazione? Sono stato contento dell’affermazione e contento della pubblicità, mi dispiace che ci sia questo isterismo sul fatto ‘no io non sono come CasaPound’, Cuperlo voterà come voteremo noi, c’è poco da fare, la Boschi da questo punto di vista ha ragione. Se la Boschi facesse un’altra uscita così a pochi giorni dalle elezioni di Roma io le manderei un mazzo di rose rosse enorme e sfavillante”.
Su Marchini e la sua dichiarazione a proposito di unioni civili: “Penso che bisognerebbe parlare di altro. Roma ha priorità diverso rispetto a quelle che dominano questa campagna elettorale. Marchini strizza l’occhio alla destra? Per me rimane un comunista, di famiglia comunista, con intrecci molto importanti con Massimo D’Alema, per cui magari vedendo la Mussolini candidata nelle sue liste penso che tutti e due i nonni, sia quello di Marchini che Mussolini, si staranno rivoltando nella tomba. Il nonno di Marchini era un partigiano, praticamente ha ucciso Mussolini, fu l’organizzatore dell’attentato di Via Rasella, pensate a come potrebbe sentirsi vedendo Alessandra Mussolini nella lista del nipote”.
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Daniela Santanchè (Forza Italia) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Santanchè oggi presenta il suo libro “Sono una donna, sono la Santa”. “Mi è stato chiesto dalla Mondadori di scrivere questo libro –ha affermato Santanchè-. E’ un tentativo per uscire dal pregiudizio e arrivare al giudizio. Ho raccontato quello che sono e il perché delle mie decisioni politiche. La cosa che mi dispiace di più è quando mi dicono di andare a lavorare, perché io lavoro da quando avevo 13 anni, il resto non mi tocca. Se al fatto che sono donna si aggiunge che sono di destra questo non aiuta, se fossi stata di sinistra sarei stata quasi intoccabile. Boschi? Se io fossi stata in lei non siederei più su quella poltrona dove lei è seduta. Io le peggiori cattiverie le ho ricevute dalle donne, anche a destra, perché noi purtroppo non sappiamo fare branco. Berlusconi? Con me ha sempre avuto un comportamento corretto. Tutto quello che è stato scritto su di lui, il 99% sono balle. Ha il problema delle donne che gli vanno addosso e non il contrario. Ha il problema di respingerle”.
Santanchè non è d’accordo con Berlusconi che ha scelto di appoggiare Marchini a Roma. “Per me le nostre alleanze sono con Lega e Fratelli d’Italia –ha affermato Santanchè-. Io sono come un paracarro, non cambio idea. Noi governiamo con loro già in Liguria, Lombardia e Veneto”.
Sulle unioni civili. “Trovo che sia tremendo porre la fiducia su una questione di diritti civili. Questa legge è fatta male, non fa gli interessi degli italiani, ma fa gli interessi di una bandiera di Renzi. Questa legge è tutt’altra storia rispetto a quello che bisognava fare per normare le unioni civili. E’ una legge che apre le porte a tutto e di più, finanche alla poligamia. Secondo me il tempo sta per scadere, Renzi pagherà tutto quello che di male sta facendo”.
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CAMPANA (PD) A RADIO CUSANO CAMPUS: “AFFERMAZIONE DI MARCHINI CHIARAMENTE CONTRARIA ALLA LEGGE. FIDUCIA? CHI IERI HA URLATO IN AULA FA SOLO OSTRUZIONISMO”
Micaela Campana, relatrice della legge sulla regolamentazione delle unioni civili e responsabile Diritti del PD, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Micaela Campana ha parlato della scelta del Governo di porre la fiducia sulla questione Unioni Civili: “In realtà era una cosa abbastanza annunciata, abbiamo detto da subito che non avremmo mediato sui diritti e che non avremmo accettato alcun tipo di modifica di un testo che era uscito dal Senato e che era un testo importante, perché manteneva saldi e intatti i diritti sociali e civili nell’impianto generale della legge. Non volevamo modifiche, non volevamo che il testo ritornasse in Senato e soprattutto eravamo disposti a discutere nel merito, chi ieri ha urlato in aula ha fatto delle proposte di modifica soltanto ostruzionistiche. Questo sarà un primo passo importante, la legge si aspettava in Italia da più di 30 anni”.
Micaela Campana sulle dichiarazioni di Marchini: “Chi si candida a fare il sindaco della città deve essere il sindaco di tutti e soprattutto non può candidarsi con una affermazione chiaramente contraria alla legge. Per l’obiezione di coscienza ci sono le leggi, non esiste l’obiezione di coscienza sul poter o non poter sposare una coppia”.
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Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alla legge sulle unioni civili. “Dopo 30 anni di lotta è sicuramente un momento importante –ha affermato Marrazzo-. Manca ancora qualche diritto, ma l’impianto principale è passato e quindi le coppie hanno visti riconosciuti i loro diritti. E’ una giornata storica. La lotta continua, ma oggi si può festeggiare. Il manifesto del family day contro la Boschi? E’ una foto volgare che rispecchia il principio del loro movimento, che offende e che vuole togliere i diritti. Il loro slogan ‘giù le mani dai nostri figli’ non ha senso, perché la legge non riguarda i loro figli. Si tratta di slogan strumentali”.
Marchini ha detto che non celebrerà i matrimoni gay. “Ricordo a Marchini che il centrodestra ha eletto la Polverini che si era dichiarata favorevole alle unioni gay –ha affermato Marrazzo-. Quindi per candidarsi con la destra non c’è bisogno di essere contro le unioni gay. Lui come sindaco non può andare contro la legge, può rifiutarsi di celebrare i matrimoni personalmente ma sarebbe solamente un messaggio negativo. Se deve cercare voti a destra non c’è bisogno che dica queste cose. Cameron, di centrodestra, ha introdotto il matrimonio tra gay in Inghilterra. Non si tratta di azioni di destra o di sinistra. L’azione che fa Marchini è discriminatoria, è un messaggio molto negativo. Spero ci rifletta su questa frase se verrà eletto, ma non credo vincerà”.
Infine una battuta. “Se mi sposassi, mi piacerebbe che il matrimonio fosse celebrato sia da Renzi che dalla Boschi” ha affermato Marrazzo.
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Alessandro Onorato, Lista Marchini, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alle dichiarazioni di Alfio Marchini sulle unioni civili. “La Lista Marchini è favorevole ai diritti delle persone dello stesso sesso –ha affermato Onorato-. A Marchini è stato chiesto se celebrerebbe i matrimoni gay e lui ha risposto che lui personalmente non li celebrerà. E’ ovvio che se la legge passerà, il Comune celebrerà i matrimoni gay, ma nessuno obbliga il sindaco a celebrarli. Quelli che hanno violato la legge sono stati Marino e il Pd che hanno illuso delle persone celbrando matrimoni che non si potevano fare, che poi sono stati annullati dal tribunale. In un Paese normale bisognerebbe perseguire chi ha fatto quei matrimoni quando non potevano essere celebrati. Voler far passare Marchini come un bigotto o come omofobico è offensivo. Qualora Marchini diventasse sindaco, i matrimoni gay li celebrerò io. Siamo tutti d’accordo sul fatto che bisogna garantire i diritti a persone dello stesso sesso, patrimoniali e civili. Si può dire, nella stessa misura, che ci sono tantissimi italiani che credono che il matrimonio debba essere tra persone di sesso diverso? Oppure ormai chi la pensa così deve avere una lettera scarlatta sul petto? Noi diciamo cose che riteniamo giuste, è offensivo dire che Marchini ha detto questa cosa per strizzare l’occhio all’elettorato di destra”.
Sulla legalizzazione delle droghe leggere. “La Raggi è andata al Pigneto, che è un quartiere in balia degli spacciatori, a dire che per risolvere il problema dello spaccio bisogna legalizzare le droghe leggere –ha affermato Onorato-. Chi si droga lì cambierà soltanto il venditore, anziché lo spacciatore le comprerà dallo Stato. Io non sono un moralista, chi si fa le canne per me non è un criminale. Voglio solo dire che farsi le canne in maniera continuativa fa male. Io non fumo neanche le sigarette. Al primo anno di università, a 19 anni, mi fecero provare e mi sono sentito male. Il nostro approccio non è da bacchettoni, ci deve essere senso di responsabilità da parte di chi ricopre un’istituzione. Marchini ha detto ai giovani di fare attenzione perché soprattutto nell’età dello sviluppo, farsi le canne stabilmente compromette una serie di cose. Questa città rischia l’anarchia pura, mettiamo qualche punto fisso. Se uno ci prova, perché deve essere tacciato di essere razzista o omofobico?”.
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Alessandra Bencini, senatrice di Italia dei valori, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
L’Europa chiede da tempo all’Italia di istituire un fondo di indennizzo a favore delle vittime di reati intenzionali violenti. “Finora l’indennizzo era previsto solo per cittadini stranieri che subivano violenza in Italia -ha spiegato Bencini-. Per gli italiani invece non era previsto. Ieri in Senato abbiamo provveduto a sanare questa mancanza, ma non del tutto. Alla fine si è deciso che il fondo serve a coprire le spese mediche ed assistenziali e l’indennizzo è più alto nel caso di violenza sessuale o omicidio. Questo indennizzo però deve sottostare ad un altro vincolo, quello del reddito. Se la persona condannata per un reato non è in grado di saldare economicamente il debito che ha nei confronti della persona danneggiata, perchè incapiente, in quel caso la vittima può richiedere il fondo dello Stato che però spetta solo a chi ha un reddito inferiore a 11 mila euro all’anno. L’Europa questo vincolo non lo vuole. In questo momento il nostro Senato ha fatto questa scelta anche in funzione dei conti della ragioneria dello Stato. In questo momento non ci sono fondi sufficienti per coprire l’indennizzo per tutte le vittime. Per ora quindi si è cercato quindi di tutelare le persone meno abbienti. Credo che da qui a fine anno potremmo essere in grado di adeguarci agli altri Paesi europei, che non hanno questo limite”.