lunedì 25 Novembre 2024,

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Gazzettino del Lazio

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio

La moglie di De Magistris, ‘Salvini e’ razzista’
‘Anche io in piazza a Napoli, il corteo era pacifico’
I black bloc “li avevo notati, ma non facevano parte del corteo che era assolutamente pacifico, composto da gente tranquilla, famiglie con figli sul passeggino, tamburi. C’era aria di festa, sembrava il carnevale di una settimana fa a Scampia. Le frange violente stavano a margine del corteo, noi non avevamo niente a che spartire con loro. Anzi eravamo sorpresi che fossero li'”. Lo afferma alla Stampa Maria Teresa Dolce, moglie del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in piazza sabato contro il leader della Lega.    “Manifestare e’ un diritto costituzionale. Eravamo animati da
uno spirito pacifista e non potevamo tacere contro il razzismo di Salvini. Il suo odio per Napoli e per il Sud e’ cosa nota, un’ostentazione continua sulla quale non ritengo sia giusto soprassedere. Quelli che prima del corteo suggerivano di evitarlo, di ‘fare attenzione’, facevano un’operazione subdola. Era un modo per violare un diritto sancito dalla Costituzione: una sorta di nuovo fascismo. Sfilare in corteo sabato pomeriggio e’ stato importante, e’ sempre importante perche’ altrimenti e’ come farsi relegare nelle riserve indiane. Basta guardare cosa succede anche lontano da Napoli, da Trump ai nuovi venti di destra xenofoba nel mondo”.  “Non voglio entrare nel merito dell’autorizzazione e delle questioni che vedono coinvolto mio marito”, precisa. “Credo che
Salvini avesse diritto a parlare a Napoli, ma forse sarebbe stata meglio un’altra sede, slegata dal Comune. Peccato che, alla fine, gli scontri abbiano giovato solo a lui. In definitiva si e’ fatto il gioco di Salvini, tutta pubblicita’ a suo favore”.

Lupi, il Pd vuole scaricare Ap? Non li rincorriamo
‘Vero problema ora e’ capire come prosegue l’azione di governo’
“Ci vogliono scaricare? Ma per esserelasciati bisogna prima essersi fidanzati e noi non abbiamo mai chiesto fidanzamenti a nessuno. E non rincorriamo nessuno”. Lo dice al Corriere della Sera Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare, in un’intervista al Corriere della Sera sulle prospettive del partito in relazione al Pd.    “Nel Pd c’e’ grande confusione”, dice Lupi”, ci si affanna a definire le alleanze, ma si tentenna tra l’accettare il ricatto della Cgil, tornare alla radici gramsciane e guardare al futuro. Non si preoccupino Orfini e Pisapia: non aspettiamo Godot”. “Noi vogliamo mettere in piedi una proposta seria e autonoma, che sia alternativa alla sinistra e che non rincorra il populismo di Salvini e Meloni. Non possiamo dire un giorno che Salvini e’ uno sbruffoncello e l’altro che e’ indispensabile. Per poi magari spiegare a Tajani che siamo sovranisti e bisogna tornare alla lira”.  Quanto ai rapporti col Pd, “non credo che nella legge elettorale ci saranno le coalizioni, quindi il problema non si pone”, sottolinea Lupi. “Sara’ divertente vedere il listone unico di Forza Italia e Lega, ma anche quello di chi per quattro anni, paradosso stratosferico, ha costituito dall’interno del Pd, una forza di opposizione al governo”.    “Il vero problema e’ come prosegue l’azione di governo, che mi sembra virare a sinistra. Se si rincorre la Cgil, se si vuole fare saltare la riforma della scuola, se sulla giustizia si rievocano modelli della vecchia sinistra, beh, se si va in questa direzione, allora questo sarebbe il primo problema”.

Biotestamento: Fioroni, e’ una legge sull’eutanasia
‘Voto No, far morire i pazienti non e’ mai dignitoso’
“E’ un testo sull’eutanasia, non sulle dichiarazioni anticipate di volonta’. Sarebbe stato piu’ dignitoso ammetterlo anziche’ usare una forma ipocrita”. Lo dice al Corriere della Sera Giuseppe Fioroni, rappresentante dell’area cattolica del Pd, motivando il suo No alla legge sul biotestamento che oggi approda in Aula alla Camera.    “Il problema e’ il carattere vincolante del testamento per il medico. I sanitari non potranno discostarsi da quanto e’ stato scritto. Oltre al fatto che vengono inclusi tra i trattamenti suscettibili di essere interrotti l’idratazione e la nutrizione artificiali”, spiega. “Significa che nel terzo millennio faremo morire di sete e di fame i pazienti, sebbene sotto sedazione profonda. C’e’ ipocrisia anche quando viene chiamato in causa il principio di autodeterminazione”. “Il risultato e’ che viene procurata la morte in modo non compatibile con la dignita’ umana e che la fine puo’ arrivare a giorni di distanza dal momento dello stop”.

Industria: calo mensile a gennaio peggiore da 5 anni ++
Istat, da gennaio 2012, ma media trimestre resta positiva
Il calo mensile del 2,3% dellaproduzione industriale italiana a gennaio 2017 rispetto a dicembre  e’ il piu’ ampio da cinque anni. Per trovare una contrazione maggiore bisogna tornare a gennaio 2012, quando il calo era stato del 2,8%. E’ quanto si apprende dall’Istat. La media dei tre mesi novembre-gennaio mostra comunque un aumento dello 0,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente.

Visco, da incertezza rischi per prospettiva crescita ++
“Rischi piu’ elevati per le prospettive di medio termine dell’area dell’euro e dell’Italia potrebbero derivare dall’accentuarsi di un clima di incertezza e di pessimismo, che puo’ scoraggiare i piani di spesa di famiglie e imprese e ostacolare il ritorno a un sentiero di crescita economica continua, bilanciata e sostenuta”. Cosi’ il governatore di Bankitalia Ignazio Visco alla conferenza Maeci alla Farnesina.

Sicurezza: Gasparri, Governo accolga nostre proposte
“Il governo accolga le nostre proposte sulla sicurezza. Nel fine settimana con i security days abbiamo raccolto le voci degli italiani: tutti avvertono forte l’esigenza di maggiore sicurezza, di legalita’ e di tutela del territorio. Abbiamo presentato il nostro pacchetto per azioni immediate che possano rispondere a questo bisogno di sicurezza. Piu’ poliziotti e carabinieri di quartiere, piu’ poteri ai sindaci e alla polizia locale, videocamere negli asili ma anche stop agli sbarchi e al trasporto di clandestini nelle nostre citta’ ormai al collasso. Gli emendamenti depositati alla Camera al decreto sicurezza vanno in questa direzione e ci auguriamo un atteggiamento positivo e costruttivo del governo. Senza le necessarie correzioni le misure presentate dal governo sarebbero evanescenti. Il provvedimento e’ un banco di prova per l’esecutivo. O lo cambia e lo rende efficace con le nostre proposte, o serve a ben poco”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

Telecom: domani sciopero Slc Cgil e manifestazioni
A Roma lavoratori del Centro-Sud, a Milano del Nord
La Slc Cgil ha proclamato per domani uno sciopero nazionale dei lavoratori della Tim. Sono state organizzate due manifestazioni, una a Milano dove si concentreranno i lavoratori di tutte le regioni del centro-nord,
e una a Roma per il centro-sud. La manifestazione di Milano si svolgera’ a partire dalle 10 con il concentramento in piazza Einaudi: il corteo percorrera’ tutto il centro di Milano, fino a Piazza Affari, dove si trova la sede legale dell’azienda, passando per il negozio sociale Tim di piazza Cordusio.   “Sara’ lo sciopero di tutte le lavoratrici e di tutti i
lavoratori di Tim – spiega la Slc Cgil – di un’azienda che, oltre a minacciare 37 trasferimenti da Torino a Roma, pur registrando i migliori risultati degli ultimi dieci anni, vuole lucrare ulteriormente sui salari e i diritti, e nel contempo eroga bonus di decine di milioni di euro ai soliti noti”.   Dal Piemonte partiranno sei pullman da Torino e le altre province.

Fi: Toti, autonomia regionale e presidenzialismo in riforma
Governatore Liguria, giuste le valutazioni di Brunetta
“Autonomia regionale e presidenzialismo, queste devono essere le stelle polari della prossima riforma costituzionale del nostro paese. Bene i referendum di Lombardia e Veneto. Giuste le valutazioni di Brunetta nell’intervista al Corriere della Sera, in cui ha lanciato la proposta del federalismo responsabile 4.0 #cambiamoinsieme l’Italia”. Lo scrive su Facebook Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi.

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