TERREMOTO, DEPUTATI M5S: “PRIORITÀ DECRETO NON SONO FONDI A ‘CASA ITALIA'”
Il governo ha appena ‘piazzato’ un emendamento al Decreto Terremoto che, con il terremoto, ha ben poco a che fare. Una decisione che crea una oggettiva difficoltà rispetto alla collaborazione tra le parti in questa fase delicata del provvedimento. L’emendamento in questione prevede l’assunzione di personale per il dipartimento “Casa Italia”. La spesa prevista è di 1,3 milioni per il 2017 e di 2,5 a partire dall’anno 2018. Una misura che non ha alcuna diretta attinenza rispetto alle tante, troppe necessità, anche economiche, di territori e amministrazioni delle zone colpite. Non era e non è questa la sede per presentare quell’emendamento, anche alla luce del fatto che, invece, per le zone franche e gli aiuti alle imprese il governo ha già detto che rimanderà tutto a un provvedimento futuro”. Così in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle.
MAFIA CAPITALE, ZINGARETTI: ELETTO ANCHE PER FARE PULIZIA E PRODURRE ANTICORPI
“Io sono una persona per bene, sono stato eletto anche per fare pulizia, produrre anticorpi ed eliminare quei malfattori che vogliono inquinare la pubblica amministrazione”. È quanto affermato dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ascoltato oggi in veste di testimone nell’ambito del processo Mafia Capitale. Riguardo alla gara Cup, Zingaretti ha precisato: “Mai nessuno, di centrodestra o di centro-sinistra è venuto da me a parlare della gara Cup: né Luca Gramazio, né Maurizio Venafro”. Rispetto al suo ruolo nella questione delle gare, Zingaretti ha spiegato: “Da presidente della Regione non mi occupo di gare e non me ne sono mai occupato. Giudico un elemento di trasparenza occuparsi dell’indirizzo politico e non della gestione delle gare”. “Quando è esploso lo scandalo di Mafia Capitale, chiesi a Elisabetta Longo che cosa stesse accadendo – ha detto entrando nel merito della gara Cup – Mi disse che tutto si era svolto in maniera regolare anche se era possibile che ci fosse stata un’anomalia. Gli atti della gara furono sequestrati dalla procura e la gara venne revocata in autotutela”. “Una volta dettate le linee guida – ha aggiunto- non mi sono più interessato della gestione della gestione della gara Cup, anche perché la Regione Lazio aveva circa 3 miliardi di gare”. Ancora sull’argomento “gare”, Zingaretti ha affermato: “Quando sono stato eletto in regione ho chiesto di fare gare in maniera trasparente, pulita e se possibile rapida”.
INCENDIO BUS, PALOZZI (FI): FORTUNA PASSEGGERI ILLESI, EPISODIO PREOCCUPANTE
“Tiriamo davvero un bel sospiro di sollievo dopo la tragedia sfiorata questa mattina a Ciampino, dove un bus Atac della linea 515 ha preso fuoco senza conseguenze per i passeggeri a bordo. Si tratta di un episodio preoccupante che la dice lunga sulla vetustà e la precaria condizione funzionale e strutturale di numerosi bus Atac. Auspichiamo che l’indagine, annunciata e avviata dalla municipalizzata capitolina, sia celere e concreta al fine di evitare nuovi episodi”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
Giustizia: Brunetta, presto banca dati nomi toghe fuori ruolo
“Tra un po’ avremo gli elenchi di tutti i magistrati fuori ruolo, in aspettativa, collocati altrove, con o senza doppio stipendio. Finora non si conoscevano ne’ i nomi, ne’ le quantita’. Dovrebbero essere circa trecento. Trecento tra magistrati ordinari, magistrati contabili, amministrativi, militari e consiglieri di Stato”. Lo annuncia Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio. “Il governo doveva fare una banca dati già nel 2012, ma non l’ha fatta, e nessuno sa quanti sono questi magistrati, dove sono, cosa fanno, da quanto tempo sono fuori dai loro ruoli. E soprattutto – aggiunge Brunetta – nessuno sa se godono di doppio stipendio oppure no, se sono in aspettativa con assegno o senza assegno. Noi l’abbiamo chiesto in occasione della discussione alla Camera del provvedimento sui magistrati in politica, dovremmo avere questi dati e poi sara’ interessante fare una valutazione, se sia giusto e corretto che chi, come i magistrati, esercita una funzione cosi’ rilevante per il nostro Paese non faccia il proprio mestiere, ma altro. Con la banca dati vedremo i potenziali e reali conflitti di interessi: la trasparenza – conclude – non ha mai fatto male a nessuno”.