CINGHIALI, ABBRUZZESE (FI): VELOCIZZARE ITER PER APPROVAZIONE PIANO
ABBATTIMENTO
“In merito all’emergenza relativa all’avanzata dei cinghiali anche in alcuni centri storici dei comuni della Ciociaria ho
richiesto all’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann, in un recente incontro a Roma, la velocizzazione dell’iter legato all’approvazione del piano per l’abbattimento di questa specie per ambito Territoriale di Cacia (ATC). Tale provvedimento è necessario perchè l’intervento su questa criticità deve essere omogeneo e concreto ed anche perchè così si supererebbe il problema legato alle ordinanze dei Comuni che sono comunque soggette alla discrezionalità dei Sindaci”. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione speciale riforme Istituzionali. “Per sollecitare il governo regionale presenterò presto una interrogazione a risposta immediata. Serve entro breve tempo un intervento in grado di tutelare la sicurezza dei cittadini ma anche il lavoro delle migliaia di aziende agricole presenti sul territorio regionale. Da sempre i danni causati dalla fauna selvatica rappresentano una circostanza ostativa ai livelli produttivi delle realtà imprenditoriali. Un fenomeno che ha messo in ginocchio numerose attività e che deve essere arginato una volta per tutte – aggiunge – In un recente incontro sulla tematica relativa ai cinghiali ho esortato le aministrazioni del territorio ad invitare la Regione Lazio ad accelerare l’iter dell’approvazione sia del piano faunistico venatoria e sia del piano di abbattimento cinghiali per singola ATC. Si deve fare in fretta sia per l’incolumità delle persone e sia per l’attività degli imprenditori agricoli che fanno i salti mortali per riuscire a far quadrare i conti”.
Il vescovo di Mazara del Vallo in bilico fra truffe e veleni
Il nuovo numero di Panorama, in edicola domani 6 aprile, racconta tutti i retroscena dell’inchiesta che coinvolge il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, dopo la scoperta di un buco da 6 milioni di euro nei conti della diocesi siciliana, riconducibile a mutui per la costruzione di nuove chiese, debiti con le banche, spese per opere d’arte, consulenze, collaborazioni, prestiti personali. “Dietro il dissesto finanziario emerge una fitta rete di amicizie e rapporti sulla quale, oltre alla procura di Marsala, vuole fare chiarezza il Vaticano. Come ricostruisce Panorama, nella gestione della diocesi di monsignor Mogavero si delinea la situazione di disagio e critiche dei religiosi locali – con dimissioni e accuse incrociate. Cosi’ un sacerdote denuncia ‘le profonde lacerazioni’ e ‘l’assenza di criteri ecclesiali trasparenti e condivisi’ e chiede al vescovo ‘di rimettere il mandato episcopale’ per favorire ‘un cammino di riconciliazione e di pace'”.
Consip: M5S, corruzione dilagante in appalti dello Stato
“La corruzione negli appalti pubblici in Consip sembra non avere fine. Dopo l’inchiesta che sta coinvolgendo, sia penalmente che politicamente, tutto il Giglio magico toscano, dal braccio destro di Renzi, il Ministro Luca Lotti, al babbo, Tiziano Renzi, sino all’amico di famiglia Carlo Russo, tutti rigorosamente indagati, adesso al centro delle indagini della Procura sono finite le cooperative, ed in particolare Manutencoop per la quale la Procura ha chiesto l’interdizione dagli appalti, per un presunto giro di mazzette in cui sarebbe coinvolta nelle gare dello Stato”. Lo afferma il senatore M5S Mario Giarrusso. “Ormai la corruzione sta dilagando negli appalti dello Stato – spiega -. Da Roma a Milano sino a Napoli assistiamo ogni giorno ad un sistema sempre piu’ radicato tra politici, funzionari pubblici e imprenditori che ha finalita’ illecite. Cioe’ quello di sottrarre denaro pubblico, diritti e speranze per i cittadini, attraverso mazzette, consulenze e voto di scambio”. “E’ giunto davvero il momento di dire basta – conclude -. Questa classe politica, questo governo, il governo Renzi in particolare, hanno clamorosamente fallito. Serve un forte cambio di rotta. Misure ferree, piu’ strumenti per i magistrati inquirenti, pene certe per chi commette reati di corruzione e
l’interdizione non solo per le imprese, ma anche per tutti quei politici che tradiscono il giuramento di fedelta’ fatto alla Repubblica e che anziche’ servire lo Stato servono le organizzazioni criminali. Devono essere allontanati per sempre dalla gestione della cosa pubblica, tenuti lontani dalle istituzioni. Questo e’ quello che il M5S fara’ non appena al Governo del Paese”.
Pd: Renzi, se perdo stavolta me ne andro’ davvero
In caso di una nuova sconfitta “mi pare evidente che stavolta me ne andro’ davvero”. Lo dice Matteo Renzi, candidato alle primarie Pd, in una intervista a Panorama in edicola domani. Nei mesi dalla sconfitta per il referendum del 4 dicembre, Renzi rivendica un’uscita di scena senza compromessi, “ripartendo da zero: nessuna poltrona, nessun ruolo che fosse la fiducia data a me e che non mi sentissi in grado di ripagare”, sottolinea.