lunedì 25 Novembre 2024,

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Gazzettino del Lazio

scritto da Redazione
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MARTANI: “MI AUGURO CHE A PAMPLONA CI SIA UNA STRAGE, SOLO COSI’ LA SMETTERANNO DI USARE I TORI PER QUESTA BARBARIE. FACCI? VORREI DENUNCIARLO. FELICISSIMA PER LA TORTA VEG DI DI MAIO”. LA PASIONARIA VEG A RADIO CUSANO CAMPUS 

Daniela Martani, pasionaria veg e animalista, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Martani è appena tornata da Pamplona, dove con altri animalisti ha manifestato contro la festa da San Firmino, che inizia proprio oggi a Pamplona: “Si massacrano degli animali soltanto per divertimento, siamo a dei livelli di inciviltà che ci riporta agli anni dei cavernicoli. E’ una cosa allucinante quella che succede ogni anno a Pamplona, questi tori vengono chiusi e segretati per giorni in un vero e proprio bunker, poi vengono liberati nelle strade in quel modo e alla fine vengono uccisi tutti. E’ stata una esperienza emotiva molto forte, ci siamo spogliati e sporcati di sangue finto, è stata una botta emotiva incredibile, mi ha fatto piacere stare lì insieme a persone che hanno i miei stessi valori e i miei stessi principi anche se ho avvertito un fortissimo senso d’impotenza. Chi va a vedere questa manifestazione è un demente. Sia chi corre davanti ai tori che chi va a vederla. Spero che muoiano infilzati dai tori. Forse con una strage inizieranno a capire che non è più il caso di fare queste robe. Spero in una strage, solo questo fermerebbe un massacro del genere“.

Daniela Martani è contro anche il Palio di Siena: “Io sono contraria a tutte queste manifestazioni in cui si sfruttano gli animali. Sono morti un sacco di cavalli al Palio di Siena, la piazza che ospita il palio non è adatta a far correre i cavalli, che ogni puntualmente cadono e muoiono. Forse sarò anche a Siena in occasione del Palio per protestare, sicuramente ci sarà una protesta. I fantini di Siena amano i cavalli? Ma che, li mettono sempre in pericolo con il palio. Come i cacciatori che dicono di amare la natura e poi inquinano l’ambiente. Ricordatevi che il cacciatore buono è il cacciatore morto, basta fare i buonisti”:

Martani ha parlato poi della torta veg di Di Maio: “Ho letto che al suo compleanno c’era una torta vegana, mi ha fatto molto piacere, sono molto contenta. I giovani come lui sono più sensibili rispetto a certe tematiche e poi all’interno del Movimento Cinque Stelle ci sono tanti vegani”.

Infine la Martani è tornata sulla querelle che ha avuto con Facci, editorialista di Libero, che qualche giorno fa scrisse un editoriale “attaccando” l’ex gieffina: “Sto cercando di capire se lo posso denunciare, non si può scrivere che una persona è buona soltanto per essere messa in orizzontale. E non solo, ha anche detto che questo mio modo di essere, la bellezza, possa essere sufficiente per abbozzare una carriera. Mi piacerebbe capire a cosa si riferisse in particolar modo. Lo manderei nell’arena con un centinaio di donne che si sono sentite offese dalle sue parole, perché non ha offeso soltanto me, ma la figura femminile in generale, con parole sessiste e inaccettabili”.

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PAOLO DIOP, NERO DI ORIGINI SENEGALESI MILITANTE IN SOVRANITA’: “GLI AFRICANI MI MINACCIANO DI MORTE E MI CONSIDERANO UN NERO DI SERIE B, NON E’ GIUSTO CHE NESSUNO SE NE INTERESSI”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS 

Paolo Diop, militante di CasaPound di origini senegalesi, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Paolo Diop, nero, di origini africane, racconta di essere minacciato da altri africani: “Mi chiamano negro da cortile, come se fossi diventato servo del padrone. Ci sono dei senegalesi e degli africani che mi minacciano di morte. Stavolta si sono arrabbiati perché ho detto che alcuni africani speculano sull’immigrazione. Io ho detto che bisogna vedere non sempre come nemico il bianco, ma anche sé stessi, perché penso che il peggior nemico dell’africano sia sempre l’africano, che sfrutta la gente che scappa dalla guerra, la carica su dei barconi condannando nell’80% dei casi questi disperati a morire in mare. Gli africani che vengono in Italia non possono avere un futuro, le risorse sono finite. Mi scrivono che mi vengono a prendere, che mi ammazzano, ogni giorno ricevo minacce. Pensano che io sia un traditore, in quanto nero e di origini africane. Poi succedono cose come quella che è successa a Fermo ieri, come la tragedia in cui questo ragazzo nigeriano è stato ucciso e la stampa si esalta con la solita ipocrisia, perché il giorno prima sempre a Fermo degli africani avevano attaccato degli italiani. La violenza non va mai giustificata, ma se la gente non si sente tutelata a livello di sicurezza è normale che l’esaltato cerchi di farsi giustizia da sé. Se sei il nero che sta dalla parte giusta vieni subito pubblicizzato e la stampa dice poverino, se sei un nero come me che invece sta con CasaPound e viene picchiato e minacciato, nessuno se ne interessa. Io non posso essere un nero di Serie B“.

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