GASPARRI: “FERMO? IL RAZZISMO LO INNESCA IL GOVERNO RENZI, CHE E’ CRIMINOGENO. IL FIGLIO DELLA RAGGI IN CAMPIDOGLIO? BARBARIE”, DICE IL SENATORE A RADIO CUSANO CAMPUS
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e vicepresidente del Senato, è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Il vicepresidente del Senato ha parlato di quanto accaduto a Fermo: “Ovviamente c’è stato un omicidio, sarà stato preterintenzionale, ma una persona è morta, quindi c’è poco da discutere. Si dovrà poi fare luce su ciò che accaduto, ci sarà un’inchiesta, lo vedranno gli inquirenti. Questo è un delitto orribile che non deve però impedire a chi ha qualcosa da dire sul degrado del nostro Paese di parlare. Qualcuno sta cercando di strumentalizzare quanto accaduto a Fermo. Bisogna circoscrivere i fatti. Il razzismo lo innesca chi in un giorno solo porta in Italia 4500 clandestini in Italia. Il governo Renzi è criminogeno, attenta alla sicurezza del Paese, crea tensioni, Renzi è criminogeno e generatore di razzismo. Per combattere il razzismo bisogna cacciare Renzi”.
Sulla vicenda Alfano: “Si dovrebbe dimettere tutto il governo, su Alfano non c’è nessuna rilevanza di natura penale ma ci sono delle vicende di opportunità che erano già note. Ormai comunque di Renzi si parla al passato in Parlamento, ci stiamo già occupando di una nuova legge elettorale che dovrà sostituire quella attuale quando il no vincerà, di Renzi da due giorni si parla al passato. Ormai Renzi è già un ricordo”.
Sull’insediamento di Virginia Raggi: “Il piccolo Matteo in Campidoglio? Non ho visto le scene, ma utilizzare i bambini in questi casi è una dimostrazione di barbarie, usare i bambini in questi casi, i bambini minori non vanno ostentati in queste occasioni, ma anche questa è una parentesi, bisogna attrezzarsi per il dopo Raggi, comunque le immagini non le ho viste”.
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GIOVANARDI: “LINCIATO IN SENATO SENZA UN MOTIVO, MI E’ STATO NEGATO IL DIRITTO DI PAROLA. HO RICEVUTO LA SOLIDARIETA’ DELLA COMUNITA’ NIGERIANA”, DICE IL SENATORE A RADIO CUSANO CAMPUS
Il senatore Carlo Giovanardi è intervenuto stamattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Giovanardi è tornato su quanto accaduto ieri in Senato: “E’ la prima volta nella storia repubblicana che viene fatta una censura preventiva a un senatore che ha il diritto di esprimere la sua opinione. La presidenza mi ha tolto la parola e mi hanno ricoperto di insulti, gridandomi verme e altre cose. All’ordine del giorno c’era la strage di Dakka, poi la presidente ha iniziato un giro di interventi per commentare la tragedia di Fermo. Secondo me mettere sullo stesso piano la morte di nove nostri connazionali con quello che è successo a Fermo non è una cosa giusta. Io ho detto che se un pazzo uccide una persona, come accaduto a Fermo, è una cosa gravissima. Poi la presidente mi ha tolto la parola. C’è stata una indignazione preventiva. Io ho regolarizzato 700.000 extracomunitari, ieri ho avuto la solidarietà della comunità nigeriana, e voglio poter dire che in Italia non siamo tutti razzisti e non siamo tutti xenofobi. Mi è stato negato questo diritto. Sull’episodio di Fermo, poi, ci sono versioni totalmente contrastanti. A Roma qualche giorno fa un balordo ha fatto annegare un ragazzo di 18 anni. Perché non l’abbiamo commemorato? Se non canti nel coro con lo stesso tono del coro vieni linciato e offeso, come è accaduto a me ieri. Sono veramente preoccupato, perché la censura preventiva non si è mai vista. Mica siamo alla camera dei fasci e delle corporazioni. Dovevo usare la parola ‘razzista’? Quel balordo che ha ammazzato il ragazzo americano è xenofobo e ce l’ha con gli americani? I processi vanno fatti in tribunale, alla fine di un processo emerge la verità. Che sia morta una persona l’ho definita una cosa gravissima. Sono stato linciato, viene linciato immediatamente chiunque si pone un problema”.
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Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo l’omicidio del richiedente asilo nigeriano Emmanuel Namdi. “In Italia il livello di pace sociale si sta un po’ deteriorando –ha affermato Calcinaro- . Questo purtroppo può andare a colpire all’improvviso una cittadina come la nostra che, sbagliando, si riteneva immune e forse aveva abbassato la guardia da questo punto di vista. Certo, ne stiamo pagando le conseguenze anche in maniera esagerata dal punto di vista dell’immagine. C’è un grosso clamore mediatico attorno alla nostra città, con troupe televisive che si aggirano dappertutto. Stiamo diventando il capro espiatorio di un’Italia che fa i conti con le proprie difficoltà sociali. La presenza degli immigrati non è casuale, perché da anni qui ci sono progetti per gli immigrati. Abbiamo comunità per disabili, comunità di recupero. Siamo una città che ha molto interagito con le fragilità, da sempre. In generale, in Italia, non monitoriamo chi di nascosto pesca nel torbido. Dovremmo iniziare a intervenire già da chi imbratta i muri delle scuole con scritte razziste. Magari questi toni venivano usati anche prima, però ora ci sono i social che arrivano ovunque. Sono pieni di link, di notizie bufala che sono fatte apposta per alimentare il senso di intolleranza nei confronti degli immigrati”.
“Abbiamo espresso tutta la nostra vicinanza e dato la nostra disponibilità ad aiutare la vedova –ha aggiunto Calcinaro-. Questo segnale è arrivato anche dai vertici dello Stato. E’ una ragazza di 26 anni che ha vissuto molte tragedie, che magari era convinta di essersi messa alle spalle. Spero che la giovane età e la vicinanza di tutto un Paese le possa permettere in futuro di poter vivere la vita che sognava, anche riprendendo gli studi”.
Riguardo Amedeo Mancini, arrestato per omicidio con aggravante razzista. “E’ un criminale, idiota e razzista per quello che ha fatto –ha affermato Calcinaro-. Lo conosco anche perché è un mio coetaneo. 7-8 anni fa era infatuato di tutt’altri valori politici, poi invece lo si vedeva in giro con magliette con simboli di estrema destra. E’ sempre stato incline alla violenza fisica e alla prevaricazione sull’altro. Il classico bullo di quartiere”.
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Stefano Lepri, vice presidente del gruppo PD al Senato e membro della commissione lavoro di Palazzo Madama, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Lepri è il primo firmatario del ddl sui figli a carico. “C’è un paradosso tutto italiano –ha affermato Lepri-, le persone incapienti che sono esenti dalla dichiarazione dei redditi non hanno le detrazioni per i figli a carico. Le famiglie povere con figli non hanno quindi sgravi fiscali. Con il nostro disegno di legge vogliamo aiutare queste famiglie. Poi si punta a potenziare gli interventi che riguardano le mense, la distribuzione di generi alimentari. Finora sono state fatte misure frammentate e comunque le cifre che oggi vengono destinate alle famiglie povere sono nettamente inferiori a quelle degli altri Paesi europei. Noi rispetto agli altri Paesi spendiamo di più per le pensioni che per il sostegno alle famiglie e la natalità. Sono scelte storiche, che di certo non si possono cambiare da un giorno all’altro”.
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Gianni Tonelli, Segretario del Sindacato di Polizia Sap, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo la strage di poliziotti avvenuta a Dallas. “Il quadro italiano è diametralmente opposto rispetto a quello americano –ha spiegato Tonelli-. In Italia le forze dell’ordine da oltre 40 anni godono dell’80% della fiducia degli italiani. Questo motivo di tensione quindi non c’è. Invece negli Stati Uniti, e in particolare a Dallas, ci sono motivi di tensione tra le forze dell’ordine e la comunità afroamericana. In Italia non si può parlare di razzismo diffuso, a meno che non si voglia essere strumentali”.
Sull’uccisione del richiedente asilo nigeriano a Fermo. “Quando ero piccolo i fenomeni di intolleranza in Italia erano tra nord e sud –ha affermato Tonelli-. Ora sono stati superati e i problemi si sono spostati sull’immigrazione. Questi problemi vanno gestiti e amministrati. In Italia ancora non sono stati gestiti e amministrati. Lasciare persone abbandonate a se stesse dentro delle strutture per anni, a spese degli italiani, non facilita certamente la loro integrazione. Queste persone devono avere una collocazione, devono avere la possibilità di lavorare. Se la nostra capacità ricettiva è 10 e noi prendiamo 100, non riusciamo a garantire agli altri 90 l’accoglienza. E’ chiaro che poi quel 90% può entrare in contrasto con la comunità, ma non è una questione legata a un sentimento razzista. Chi ha ucciso il richiedente asilo a Fermo è un balordo, un omicida, se si vanno a vedere i precedenti ci si accorge che è un violento. Non vedo motivi razziali, sono quelle persone che vanno a fare casino allo stadio, alla manifestazione, ecc… Va fatta una valutazione più attenta e ponderata”.
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