venerdì 22 Novembre 2024,

Politica

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Gazzettino del Lazio delle ore 14.30

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio delle ore 14.30

Il Prof. Claudio Borghi, consigliere regionale della Lega in Toscana ed ex managing director della Deutsche Bank, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

In merito all’indagine su Deutsche Bank. “Ce la ricordiamo un po’ tutti quella cosa, aveva dato inizio alla famosa estate dello Spread –ha affermato Borghi-. In una situazione internazionale non particolarmente stabile, si lesse che Deutsche Bank aveva azzerato la sua posizione sui titoli di stato italiani. Da lì, tanti altri cominciarono a vendere i loro titoli fino a che non si arrivò al famoso momento dello spread a 500. Secondo me fanno bene ad indagare, perché è sospetta come mossa. Però da ex trader, se devo giudicare quegli eventi, io all’epoca capii perfettamente le ragioni per cui Deutsche Bank vendette quei titoli, lo feci anche io prima di loro. I motivi erano molto semplici, si era deciso di far fallire la Grecia. Nel momento in cui si è capito che si sarebbero fatti pagare gli investitori che avevano titoli di stato greci, è normale che gli altri avrebbero cominciato ad avere timore per i propri titoli di stato. Gli investitori non stanno mica lì ad aspettare che arrivi la mazzata. Merkel e Sarkozy decisero di punire la Grecia e quindi i titoli di stato greci avrebbero dovuto fallire. Questa notizia all’epoca fu rovinosa e io, vedendo che questo succedeva alla Grecia, ho pensato: se poi lo stesso ragionamento lo fanno sull’Italia, meglio vendere i miei titoli di stato. Tutto torna. Per essere machiavellici, se la Germania avesse voluto mettere in difficoltà alcuni stati a suo vantaggio, quella manovra sulla Grecia era perfetta. Rendendo insicuri i titoli dell’eurozona, sapendo di essere dalla parte forte, ha spinto gli investitori a fare delle differenze sui titoli. A quel punto succede che, vendendo i titoli italiani, la gente compra i titoli tedeschi che sono più sicuri, così facendo si genera lo spread. Io spavento il mercato, gli investitori reagiscono e io ne traggo vantaggio, questa potrebbe essere stata la strategia della Germania. Al momento l’inchiesta della Procura di Trani parte col piede sbagliato. Se ci si concentra su quello che faceva Deutsche Bank, si può tranquillamente dire che faceva una cosa logica, stante le informazioni che c’erano al momento. Certo, se per ipotesi venisse fuori che Schauble ha parlato con i vertici di Deutsche Bank anticipando il piano di cui parlavo prima, è evidente che la cosa sarebbe clamorosa e molto grave. Però, se anche fosse così, non arrivi a capirlo da Trani”.

Sistema bancario italiano. “E’ successa una cosa analoga alla Grecia ai tempi dello spread, ovvero il bail in –ha spiegato Borghi-. Se io faccio passare una cosa che era considerata sicura come mettere i soldi in banca e, con una decisione politica come il bail in, la faccio diventare meno sicura, poi ci sono delle conseguenze. Mi viene da pensare che ci siano dei piani di destabilizzazione. Chi ha congeniato queste direttive confidava sulla cretineria dei nostri rappresentanti, che lo hanno votato tutti in Europa tranne Fratelli D’Italia e la Lega”.

Il decreto per i truffati dal salva banche. “Il decreto per i rimborsi sia incostituzionale e anche ignobile –ha affermato Borghi-. Incostituzionale perché è totalmente assurdo porre differenze tra i cittadini basate su date arbitrarie. Così come non c’entra niente il discorso reddituale, non è che se io ho più reddito sono meno truffato rispetto ad un altro. E’ la fine della logica, del diritto. E soprattutto, non si capisce che cos’è il reato, non si capisce perché vengono indennizzati questi signori. Se il problema era la vendita delle obbligazioni subordinate sono colpevoli tutte le banche, non solo quelle quattro lì”.

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GASPARRI SHOW SU RADIO CUSANO CAMPUS: “CANNABIS? CHI VUOLE LEGALIZZARLA E’ UN ASSASSINO TRAVESTITO DA POLITICO. GIACHETTI SI DROGAVA E GLI EFFETTI SI VEDONO ANCORA”. POI SCOPRE IN DIRETTA CHI E’ DILETTA LEOTTA…”I SOCIAL SONO UN INCUBATOIO DI IMBECILLI” 

 

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, vicepresidente del Senato, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

 

Gasparri non ha lesinato frecciate nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini: “Mia figlia come tanti giovani ha sempre sempre espresso simpatia per Marchini. Tanti i giovani lo apprezzano, lo vedo come il candidato ideale. All’inizio in tanti dicevamo ‘ma perché non candidiamo Marchini?’ Poi fu solo la Meloni che si dissociò. Anche Salvini fece delle consultazioni in cui vinse Marchini. Il leader della Lega disse che gli andava bene Marchini, chissà perché ha cambiato idea. Comunque quando viene a fare il leader a Roma spero che qualcuno lo accompagni, altrimenti si perde. Mi ricorda gli acquiaoli che vendevano l’acqua in campagna o gli osti che dicono che il vino è buono, si è autoeletto capo. La coalizione di centrodestra non si deve sfasciare, bisogna fare come abbiamo fatto a Milano: Salvini si è scordato di quello che accade a Milano: come mai a Milano ha accettato un candidato sostanzialmente civico, Parisi. Ha accettato l’allargamento della coalizione a un ministro di Renzi, Lupi, e a un compagno di governo della Fornerlo, Passera.  Perché a Roma ha un atteggiamento diverso? Io credo che se Salvini fosse capo del centrodestra rischierebbe di non far vincere il centrodestra, anche se non uso il linguaggio sprezzante che lui sta usando contro Berlusconi. Io a differenza sua non ho intenzione di fare regali alla sinistra, perché se tutti usiamo i toni della rissa, vince la sinistra”

 

Da Gasparri, poi, un forte plauso a Marchini per le sue dichiarazioni contro la cannabis: “Marchini sulla cannabis? Bravissimo! Ha detto che la cannabis fa male, ha parlato anche di esperienze personali, ha detto cose verissime, io mi batto contro le droghe, sono un esperto di questa materia, antagonista delle droghe. Marchini è stato attaccato dagli assassini travestiti da politici, delinquenti e mascalzoni che vogliono legalizzare la droga. La legalizzazione delle droghe è una scelta suicida, favorirebbe la criminalità, perché avrebbe una massa sterminata di nuovi consumatori che potrebbe indirizzare verso le droghe pesanti, come cocaina, eroina e droghe chimiche. Sono un grande conoscitore della materia. Chi sostiene la legalizzazione delle droghe favorisce la criminalità, fingendo di volerla combattere, è in malafede. Del resto Giachetti non ha mai nascosto di aver fatto uso di droghe, spero che abbia smesso, perché le droghe fanno male, non potremmo avere un sindaco tossicodipendente. Ogni tanto, lo dico col sorriso affinché non si offenda, su Giachetti si vedono ancora gli effetti delle droghe”.

 

Poi Gasparri ha detto la sua sulle insidie che si nascondono nel mondo dei social, scoprendo in diretta chi sia Diletta Leotta:“Non so chi sia, aspetti che vado a cercarla su google. Come si chiama? Diletta Leotta. Eccola, la sto guardando ora.  E’ molto bella, complimenti, ci sono anche delle foto un po’ osè. E’ pieno di persone su Facebook che le scrivono porcherie? I social network sono un incubatoio di imbecilli. Sono fondamentali, ineliminabili ma sono anche una fogna, purtroppo non si è trovato il modo di cacciare dalla rete quelli che scrivono in modo violento. Ogni tanto ne segnalo qualcuno alla procura, ma la procura non indaga, chissà perché Pignatone non indaga mai su quelli che mi minacciano di morte. Pignatò, sveglia!  Anzi, io dico a Pignatone che andrò a trovarlo la settimana prossima!”

 

________________________________________________________________________________Matteo Salvini, Segretario della Lega Nord, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ( www.unicusano.it ).

 

Bossi dice che a Roma voterebbe Marchini. “In politica come nella vita contano i valori e contano i numeri –ha affermato Salvini-. Tu puoi avere le idee e il prodotto più buoni del mondo, ma se non ti sceglie nessuno rimani da solo. Se qualcuno pensa che il futuro dei romani sia un candidato sostenuto da Berlusconi, da Bossi, da Casini, da Fini, sbaglia. Io invece voglio investire sul futuro. I leader li scelgono gli elettori, che mi dicono che non vogliono più marmellate e minestroni. Tiro dritto con delle idee che guardano avanti e non al passato”.

 

Salvini premier. “Dovrei rispondere che non sono pronto a fare il premier perché conosco i miei limiti e i miei difetti –ha spiegato Salvini-. Ma se guardo ciò che non ha fatto Renzi, se vedo i mediocri di cui si è circondato, penso che la mia squadra farebbe cose migliori  per l’Italia rispetto alla cricca che c’è adesso al governo”.

 

Deutsche Bank indagata. “L’abbraccio e i baci in bocca tra Renzi e Merkel mi hanno fatto schifo –ha attaccato Salvini-. La Germania fa lezioni agli altri, dice che non possiamo salvare le banche italiane, quando loro invece salvano le loro. Dicono che non si possono chiudere i confini, quando invece loro controllano bene chi entra e chi esce. Baciare e abbracciare la Merkel mi sembra servile meschino e suicida”.

 

La contestazione al mercato della Montagnola a Roma. “L’altro giorno a Roma c’erano una ventina dei centri sociali ma c’erano almeno un centinaio di commercianti e persone per bene che ci erano grati perché abbiamo portato un po’ di pulizia –ha affermato Salvini-. Il proprietario del mercato mi ha ringraziato perché era la prima volta che non c’erano stranieri abusivi con la loro merce davanti al mercato. C’è tanta gente che si ferma e dice “daje mattè”, non ci avrei creduto fino a qualche anno fa. Sono commosso delle reazioni dei romani”.

 

Il nuovo libro. “Stanno arrivando una marea di selfie con il mio libro anche da Roma –ha raccontato Salvini-. Fa piacere perché può essere scontato che il libro sia esaurito a Milano e Padova, meno scontato che sia esaurito a Roma, Lecce e Palermo. Dopo Milano, la seconda città che manda più selfie è Roma”.

 

Milan. “Non vedo l’ora che il Milan venga venduto –ha detto Salvini-. Ho riconoscenza nei confronti di Berlusconi, eterna gratitudine, però il mondo va avanti e se non si è più in grado di garantire gli stessi investimenti lasciamo il passo a qualcun altro. Il problema non è chi sta in panchina. Potrebbe arrivare anche Gesù bambino in panchina, se in campo ci vanno quelli. Sicuramente io avrei tenuto Mihajlovic, cambiarlo a 6 giornate dalla fine e con una finale di Coppa Italia da giocare non è da Milan”.

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Il sindaco di Verona Flavio Tosi, leader del movimento Fare!, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

In merito all’intenzione di Renzi di abolire il bollo auto. “La proposta di legge l’abbiamo fatta noi, ci fa piacere che il governo l’abbia presa in considerazione –ha affermato Tosi-. A noi interessa il risultato. Speriamo che possa essere approvata. Non c’è alcuna stangata. Stangata sulle accise? La forbice è da 8 a 15, sarà 10 centesimi al litro. Alla fine dell’anno rincaro sarà di gran lunga inferiore a quello che oggi gli italiani pagano di bollo. Oggi su 40 milioni di veicoli in Italia quasi il 10% è targato all’estero, poi c’è l’evasione, i turisti che non pagano il bollo e la maggioranza assoluta dei camion targati stranieri. Se tu lo metti sull’accisa pagherebbero tutti indistintamente quindi il sistema Italia avrebbe un risparmio del 50%. E’ un modo più equo di far pagare la tassa del bollo. Le famiglie e gli imprenditori italiani si troveranno un forte sconto rispetto a quello che oggi pagano di bollo”.La corsa a sindaco di Roma. “Ho rinunciato –ha spiegato Tosi-. In primis perché avrei dovuto lasciare la mia città. E poi quello che è accaduto, con la concentrazione delle candidature nel centrodestra è un segnale positivo. Adesso c’è una partita vera. Mi è piaciuta la scelta di Berlusconi, una scelta da uomo di governo, che anziché regalare Roma a Beppe Grillo ha scelto di riaprire la partita. La Raggi è una brava ragazza, onesta, ma non so se è in grado di amministrare una città complessa come Roma. Salvini voleva schiantare Berlusconi dopo averlo corteggiato, ma con la mossa di appoggiare Marchini, Berlusconi è uscito dall’angolo”.

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Il primo trapianto di testa su un uomo è stato annunciato da Sergio Canavero, Professore all’Università di Harbin in Cina. Il professore, che afferma di aver messo a punto una tecnica rivoluzionaria per questo intervento che ha dello sbalorditivo, eseguirà l’operazione in Cina all’Università Medica di Harbin, a dicembre 2017. Canavero è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi” condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ( www.unicusano.it ). “Il Newsweek – ha spiegato Canavero- sta per pubblicare un articolo sul trapianto di testa, dove il Prof. Michael G.Sarr della Mayo Clinic, uno dei centri di ricerca più importanti al mondo, afferma che il trapianto di testa assolutamente si può fare e con ogni probabilità avrà anche successo, anche se sarà un’impresa titanica. Nel frattempo abbiamo fatto vedere i primi animali tetraplegici che rincamminavano dopo la transezione del midollo cervicale. I ratti camminano. Adesso stiamo provando con animali più grandi come i cani, abbiamo appena iniziato. So che gli animalisti si arrabbieranno, ma purtroppo gli enti regolatori vogliono degli studi animali, quindi siamo costretti a fare qualche sperimentazione animale. Vedere questi animali tetraplegici rincamminare è stata una gioia per gli occhi”.

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