sabato 23 Novembre 2024,

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Gazzettino del Lazio delle ore 16.30

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio delle ore 16.30

Vino doc con mosto moldavo, Gdf ne sequestra 70mila litri
Due cantine nel mirino delle fiamme gialle in Piemonte

Settantamila litri di vino dop, doc e
docg, ma in realta’ ottenuti con mosti provenienti in prevalenza
dalla Moldavia, sono stati sequestrati nell’Astigiano e Cuneese,
dalla guardia di finanza. Sono due le aziende di Canelli e Santo
Stefano Belbo scoperte dalle fiamme gialle di Nizza Monferrato,
assistiti dai funzionari del Dipartimento dell’Ispettorato
Centrale della Tutela della Qualita’ e della Repressione Frodi
dei prodotti agroalimentari Nord Ovest dell’ufficio di Asti.
Nel corso dei controlli, sono state riscontrate numerose
irregolarita’ sui dati contabili dei registri di cantina, con le
qualita’ di vino e mosto giacenti in magazzino. In un caso, i
responsabili sono stati deferiti all’autorita’ giudiziaria per
“frode nell’esercizio del commercio” e “contraffazione di
indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti
agroalimentari”.
La guardia di finanza constata ricavi sottratti a tassazione
per oltre 1,5 milioni di euro e Iva evasa pari a circa 400 mila
euro.

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Comunali a Marino, affetto e partecipazione per le liste “Cecchi sindaco” e “Costruiamo il Decentramento

Nella serata di ieri 500 persone hanno “invaso” la sala Stardust, in Via del Divino Amore 145, per la presentazione dei candidati consiglieri comunali delle liste “Cecchi Sindaco” e “Costruiamo il Decentramento”. Un bagno di amore e affetto che la dice lunga sulla fiducia che abbraccia le due liste civiche che sostengono con convinzione Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” in vista delle elezioni comunali di Marino. Una serata all’insegna della convivialità, animata dal comico Gianfranco Butinar, dal cabarettista Rocco Borsalino e dal cantante Yuri B. Chiaramente grande protagonista dell’evento è stata la buona politica, quella vera e trasparente che da ormai 13 anni anima il gruppo di “Costruiamo il Decentramento”, dove Cecchi è umanamente e politicamente cresciuto.

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Morte Pannella; Vecellio a Radio Cusano Campus: “E’ grazie a Pannella se oggi abbiamo delle briciole di civiltà. Due giorni prima del referendum sul divorzio stampò la pagina del suo giornale col titolo ‘Il no ha vinto’. La Bonino è una di quelle persone che non ha capito che cosa è stato e cosa proponeva Pannella. Marco non aveva una buona opinione di Renzi, lo definiva un bulletto”

 

Il giornalista e attivista politico Valter Vecellio, autore del libro “Marco Pannella – Biografia di un irregolare”, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

Un ricordo di Marco Pannella, scomparso oggi all’età di 86 anni. “Lo ricorderei con le parole di Leonardo Sciascia, che in un articolo pubblicato molti anni fa sul giornale spagnolo El Pais definì Pannella l’unico uomo politico che aveva il senso del diritto e della legge e che si batteva per la tutela del diritto e della legge –ha affermato Vecellio-. Le costanti della vita di Pannella sono state il metodo non violento mutuato da Gandhi, da Tolstoj, da Mandela e la costante rigorosa rivendicazione che doveva essere rispettata la legge dalle persone che quella legge l’avevano fatta e che per primi la violavano. Poi se la legge era sbagliata, Pannella disobbediva, ma la sua era una disobbedienza civile, rivendicando il processo e le conseguenze che la violazione di quella legge comportava. Ricordo che nel 1975 decise, ritenendo che la legge antidroga di allora fosse sbagliata, decise di fumare uno spinello, avvertì polizia, carabinieri, tribunali e pretese di essere arrestato. Dopo quell’iniziativa la legge venne cambiata”.

 

Pannella leader. “Quando ha avuto modo di essere riconosciuto e non è stato ostracizzato dai grandi media, i risultati di Pannella sono stati importantissimi –ha affermato Vecellio-. Il referendum sul divorzio tutti avevano paura di perderlo, l’unico che era sicuro di vincere era Pannella. Racconto un aneddoto che pochi sanno: esisteva nel 1974 un quotidiano che si chiamava Liberazione, diretto proprio da Pannella. Aveva dei mezzi scarsissimi e per stamparlo adeguatamente, due giorni prima del referendum venne stampata la pagina con il titolo “il no ha vinto”. Questo per dire quanto era sicuro di essere in sintonia con il Paese. Io so che sicuramente facevano paura e fanno tuttora paura le battaglie che Pannella incarnava. Possiamo citare divorzio, aborto e tante altre. Gli anni ’70 sono stati una felicissima stagione di grandi conquiste: il voto per i 18enni, il nuovo diritto di famiglia, l’abolizione del regime manicomiale di allora che era qualcosa di immondo e di criminale, la non punibilità dell’aborto. Portano tutte il timbro di Marco Pannella e dei radicali. A Pannella dobbiamo dire grazie e dobbiamo dedicargli riverenti strade, piazze e monumenti. Se noi oggi abbiamo delle briciole di civiltà, in larga misura lo dobbiamo a Pannella e a persone come lui”.

 

Pannella irregolare. “Il titolo del mio libro lo scelse l’editore, io avevo scelto come definizione ‘eretico riformatore’ –ha raccontato Vecellio-. Pannella voleva che leggi le facesse il Parlamento, era contrarissimo all’uso e all’abuso dei decreti legge. Era irregolare rispetto alla politica politicante, ma regolarissimo per ciò che riguardava i diritti, il rispetto della legge. Lui si batteva non per la liberalizzazione, ma per le legalizzazioni”.

 

Pannella e il partito radicale. “Sono orgogliosamente un pannelliano –ha affermato Vecellio-. Pannella diceva sempre che se riusciva a convincere i radicali avrebbe convinto il mondo. C’è sempre stato un gruppo di radicali che non era d’accordo con Pannella, però la storia ha dimostrato che Pannella aveva ragione e gli altri torto”.

 

Pannella e gli avversari. “Uno come Andreotti mi disse che Pannella anche quando graffia non fa male –ha raccontato Vecellio-. Intendeva dire che c’era sempre un qualcosa che lo rendeva accettabile perché si percepiva che non c’era un doppio fine in quello che faceva e in quello che diceva”.

 

Pannella e Bonino. “La Bonino fa parte di quelle persone che non hanno capito cosa sia stato, cosa proponeva e cosa rappresenti Marco Pannella, capita a molti e capita anche a lei” ha affermato Vecellio.

 

L’opinione di Pannella su Renzi. “Di Renzi non aveva una grande opinione, spesso lo chiamava il bullo di Firenze –ha raccontato Vecellio-. Secondo Pannella, Renzi, a torto o ragione, ha una straordinaria tattica ma gli manca completamente la strategia. E’ tanto fumo e poco arrosto.

 

“Il nostro gruppo – ha spiegato il coordinatore Paolo Patriarca – nasce ad ottobre del 2002 con l’intento di contribuire a risolvere le varie problematiche che attanagliano il territorio di Marino. Ci presentiamo oggi al fianco di Stefano Cecchi con una lista composta per il 75% di gente nuova e il 25% che è soltanto la seconda volta che partecipa alle elezioni amministrative. Lo scopo fondamentale di “Costruiamo il Decentramento” è quello di cercare di contribuire in modo significativo ad un rinnovamento della classe dirigente. E’ una lista dove si respira una gran voglia di fare e tutta gente tenace che si è messa in prima linea con grande entusiasmo e determinazione, per dare un apporto significativo attraverso la propria partecipazione al fine di  migliorare le condizioni di vita del nostro territorio. Stasera presentiamo due liste ma è come se ne presentassimo una sola: siamo una grande famiglia che da oltre un decennio si è messa a disposizione della nostra città e quest’anno ci riproviamo con rinnovato slancio”.

 

Sulla falsariga anche il coordinatore di Cecchi sindaco, Cinzia Lapunzina: “Si tratta di una lista nuova. Una squadra all’insegna del rinnovamento”. Il giusto mix tra giovani generazioni ed esponenti con un importante passato politico. E con un progetto di città chiaro e preciso: “L’interessante, ma soprattutto realizzabile programma elettorale studiato su misura per realizzare una città vivibile – conferma Cinzia Lapunzina -. Tutto questo ci da l’energia e l’entusiasmo di metterci in gioco e soprattutto a disposizione della nostra città per lo sviluppo del nostro territorio, al fine di creare le condizioni per un buon presente ed un futuro migliore per noi e le generazioni a venire”.

 

La parola è, quindi, passata al candidato sindaco, Stefano Cecchi che, dopo aver enunciato i capisaldi del programma di governo, ha sottolineato: “Qui allo Stardust c’è un colpo d’occhio magnifico. Vedere cosi tanto affetto dimostra che siamo sulla strada giusta e mi sprona nell’andare avanti con grande entusiasmo”. Il discorso di Cecchi è accorato, emozionato: “Oggi vedo persone con cui sono cresciuto e altri che per la prima volta hanno deciso di darmi fiducia. Passato, presente e futuro si mescolano in un principio univoco: la persona al centro della politica. Il cuore del Programma della coalizione “L’Officina delle idee”, infatti, è in primis quello di ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni: un percorso assolutamente propedeutico ad ogni altro tipo di attività amministrativa – ha ribadito Cecchi -. Scuole, sociale, sviluppo sano e virtuoso del territorio e rilancio dell’economia locale: tante le proposte che condivideremo con cittadini. Fondamentale l’obiettivo: rendere Palazzo Colonna un palazzo di Vetro”.

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Roma; Marchini a Radio Cusano Campus: “Vogliamo bloccare l’emorragia di ragazzi che sono costretti ad emigrare all’estero, creeremo una città a misura di giovane. Sblocca Roma? Il governo è entrato in campagna elettorale, se non ci daranno il miliardo promesso a Giachetti ci incateneremo davanti a Palazzo Chigi. Berlusconi non è invadente, mi ha sorpreso in positivo”.

 

Alfio Marchini, candidato sindaco a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

Sondaggi. “Ci sono degli scarti talmente alti che lasciano il tempo che trovano –ha affermato Marchini-. Il mio sondaggio è quello che sento tra la gente. I risultati li vedo quando finisce la partita. Quello che mi sta a cuore è vincere la partita e non vincere i preliminari, quelli li lascio volentieri agli altri. Noi abbiamo creato un movimento che è nato per Roma. Gli altri usano Roma come un taxi,  chi per ambizioni nazionali, chi parlando a nome del governo come Giachetti, chi come la Raggi dice che se Grillo le chiede di dimettersi lei si dimette. Noi siamo gli unici che possiamo avere la certezza che ci impegniamo per Roma. Io metto la mia esperienza, quella di tutta una squadra di persone straordinarie, per fare di questa città una città finalmente vivibile”.

 

I giovani. “I giovani oggi sono i grandi assenti di questa città –ha sottolineato Marchini-. Voglio bloccare l’emorragia dei giovani che sono costretti ad emigrare perché non trovano speranza di futuro in questa città. Non è possibile che nel 2016 a Roma le poche biblioteche che ci sono chiudano alle 18 oppure che un giovane fuori sede debba andare a prendersi dentro al post-it sulla bacheca il numero della casa che affittano in nero a 500 euro al mese. Va creata una città a misura di giovane, dove ci possa essere tempo libero, svago, musica, università, vanno aiutati anche con un sistema di servizi pubblici che gli possa consentire finalmente di avere quell’accesso e quella semplificazione che oggi non c’è. Non è sopportabile sentire gli amici dei miei figli che dicono in continuazione che vogliono andare a vivere a Londra. Noi dobbiamo ridare a questa città ricchezza, benessere, opportunità”.

 

Mobilità. “Quando ero ragazzo vivevo a New York ed era evidente che c’era  il tasso più alto di delinquenza e di evasione nella metropolitana. Hanno alzato i tornelli e solo questa semplice cosa ha fatto sì che oggi la gente paga il suo biglietto e la metro di New York è completamente diversa rispetto a quella del passato. Noi lo faremo anche a Roma. Per quanto riguarda il discorso delle strade, a Londra il manto stradale è perfetto nonostante le condizioni atmosferiche. Io voglio che ci sia a Roma il manto stradale che c’è a Londra. Noi stiamo già facendo un piano d’intervento per cui sfrutteremo il periodo estivo per rimettere a posto le strade”.

 

Le risorse economiche. “Bisognerà fare una riflessione sui tassi d’interesse che si pagano sul debito regresso –ha affermato Marchini-. Si potranno recuperare risorse abbattendo l’evasione sui mezzi pubblici. Bisognerà fare anche operazioni di efficientamento sui costi per i servizi del Comune di Roma”.

 

Giachetti ha promesso lo sblocca-Roma di 1 miliardo. “Prendo atto che il governo è entrato in campagna elettorale –ha affermato Marchini-. Al di là del commento sull’opportunità, visto che hanno fatto una promessa del genere, se noi vinceremo ci dovranno dare esattamente le stesse identiche risorse, altrimenti ci incateneremo davanti a Palazzo Chigi. Non mi sembra corretto supportare un candidato, schierando il governo in prima persona”.

 

Quartieri. “Il nostro piano industriale è su 10 anni, ma da subito metteremo in piedi cose concrete e pratiche e daremo risposte –ha spiegato Marchini- Il nostro modello è basato sui quartieri, ogni singolo quartiere avrà un suo responsabile e ogni responsabile avrà altre 10 persone che avranno il presidio di alcuni luoghi sia in centro che in periferia, perché oggi i cittadini non sanno a chi rivolgersi e dove sbattere la testa.

 

Berlusconi invadente? “Assolutamente no, mi ha sorpreso in modo positivo –ha affermato Marchini-. L’ho sentito questa mattina, gli ho detto che nelle prossime ore comunicheremo la nostra squadra. Era felicissimo, non avrei mai immaginato che ci potesse essere un politico con un approccio così laico, così aperto e così generoso nei confronti della città. Questo denota la bontà della nostra scelta di aggregare qualcuno sul nostro progetto civico, che potesse valorizzarlo rispettandolo dalla A alla Z”.

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La mostra  di Eugenio Tosi “Dall’inconscio al segno dal segno all’inconscio” al Palazzo “M” di  Latina dal  21-29 Maggio 2016

 

Lo storico palazzo di Latina ospiterà le creazioni inconscio-immaginative di Eugenio Tosi, un appuntamento con l’arte da non perdere.  Il vernissage della mostra  “Dall’inconscio al segno dal segno all’inconscio” avrà luogo all’interno dell’enorme spazio espositivo del Palazzo “M” di Latina, alle ore 16.00 del 21 maggio 2016. La mostra, con ingresso libero, sarà aperta al pubblico fino al 29 maggio 2016. Eugenio Tosi, sociologo e docente d’arte, per la prima volta incontra il pubblico di Latina e mette a nudo la sua percezione del mondo attraverso la libera associazione di forme e colori.

<<Le mie creazioni – spiega Tosi – affondano le sue radici nella profondità del mio animo, abitato dai simboli degli archetipi che affollano l’inconscio collettivo. Quando disegno, le linee che appaiono sul foglio prendono forma consistenza e colore, recuperando e restituendo frammenti dell’anima del mio mondo interiore. Il pozzo da cui attingo è l’inconscio, con un moto continuo che va dall’inconscio al segno e dal segno all’inconscio, svelando le luci e le ombre dell’essere, dando vita a un’arte inconscio-immaginativa con la quale, come sostiene Alejandro Jodorowsky: “Non si può guarire il mondo, ma si può guarire se stessi”. E’ vero, non si può guarire il mondo ma si può cominciare ad arricchirlo portando alla luce quanto dorme nel pozzo del nostro inconscio>>.

Nei disegni di Eugenio Tosi ricorrono spesso dei simboli frequenti che riportano lo spettatore a un lungo viaggio interiore.  I paesaggi dell’anima, la scacchiera dell’eterno gioco con la morte, le terre lontane, la forza della natura e i demoni dell’inconscio che si manifestano nel sogno sono riportati alla luce nelle sue opere.

EUGENIO TOSI è nato a Sabaudia il 14/07/1954, ha insegnato figura disegnata e ornata disegnato al Liceo Artistico Statale di Latina. Ha insegnato inoltre educazione artistica nella scuola media e storia dell’arte nei licei. La sua vita professionale è caratterizzata dalla passione per la consulenza e la formazione manageriale alle imprese. L’arte, la psicologia, il teatro e il cinema sono le sue grandi passioni. Questa è la sua prima mostra a Latina.

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 “Dall’inconscio al segno dal segno all’inconscio” di Eugenio Tosi

 Palazzo “M”  Corso della Repubblica di  Latina

Dal  21-29 Maggio 2016

Ingresso Libero

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