COMUNE, PALOZZI(FI): “PER ROMA FIGURACCIA INTERNAZIONALE GRAZIE A RAGGI”
“Il piccolo dramma della giunta Raggi sul Sueddeutsche Zeitung. Evitiamo altre figuracce internazionali per Roma #graziesindaca”. Così su twitter, come riporta una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
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“C’E’ UN FANTASMA IN CAMPIDOGLIO, LA FIGURA SPETTRALE DI UN FRATE MURATO VIVO PERCHE’ COLTO IN ATTEGGIAMENTI INTIMI. SIAMO STATI CHIAMATI DAI DIPENDENTI CHE LAVORANDO A PALAZZO SENATORIO LO HANNO VISTO PIU’ VOLTE”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS IL GHOST HUNTER DANIELE CIPRIANI
Daniele Cipriani, di Ghost Hunters Roma, associazione di Ricerca Scientifica che indaga fenomeni paranormali, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Cipriani ha spiegato qual è la sua attività: “Non sono un acchiappa fantasmi, questa espressione è fuorviante. Facciamo a tutti gli effetti ricerca scientifica, la nostra associazione nasce con lo scopo di indagare e studiare i fenomeni paranormali, lo facciamo con strumentazione scientifica e sempre gratuitamente. Di questi fenomeni si parla poco e in modo troppo leggera, ma esistono e avvengono giornalmente, noi riceviamo una media di due o tre chiamate a settimana”.
La chiamata più interessante per Ghost Hunters Roma è arrivata addirittura, tempo fa, dal Campidoglio: “Nel 2012 siamo intervenuti a Palazzo Senatorio, in Campidoglio. Abbiamo avuto la fortuna e l’onore di fare delle ricerche, siamo stati contattati dal personale che lavora all’interno del Campidoglio, dove molti dipendenti avevano visto qualcosa di strano, soprattutto i vigili urbani che poi ci hanno accolto vedevano il passaggio di una figura non definita. E’ successo più volte, succedeva spesso e accadeva di notte. E c’erano anche litigi tra di loro, che non volevano fare le ronde notturne. In effetti con i nostri strumenti abbiamo scoperto la figura spettrale di un frate che gironzola nel Campidoglio. Una figura che vaga, come un’immagine impressa in una lastra, che rimane lì e con la quale è impossibile di comunicare. E’ stato semplice capire chi fosse. La leggenda era già conosciuta, si parlava di questo frate che era stato colto in atteggiamenti intimi e quindi murato vivo”.
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Il Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale, è stato intervistato da Andrea Lupoli nel corso del format “Genetica oggi” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Legalizzazione cannabis. “Sono molto favorevole alla legalizzazione della cannabis perché i proibizionismi non funzionano –ha affermato Veronesi-. In Italia è proibito l’uso della cannabis e il 70% delle persone la usa o l’ha usata. Quindi è un insuccesso che va solo a vantaggio della criminalità organizzata, perché crea un mercato nero che fa vivere benissimo tutti i delinquenti. Se invece fosse libera, come lo è in molti altri Paesi, sarebbe tutto più facile, chi la vuole se la compra, non deve andare in un angolo della strada a farsela vendere da un pusher. Io non consiglio certo ai miei figli di fumare marijuana, così come non gli consiglio di bere alcol o di fumare tabacco. Il tabacco fa 10mila volte più morti di quanti ne faccia la marijuana. Non è un trattamento totalmente innocuo, ma ha un limite molto basso di pericolosità”.
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CONDANNA DON INZOLI, PARLA FRANCO BORDO, IL DEPUTATO DI SINISTRA ITALIANA CHE FECE PARTIRE L’INDAGINE: “ATTI PERPETRATI PER ANNI, NESSUNA COLLABORAZIONE DA PARTE DEL VATICANO”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS
Franco Bordo, deputato di Sinistra Italia, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso di Ecg Regione, il format condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Franco Bordo ha detto la sua sulla condanna a 4 anni e 9 mesi per abuso di minori subita ieri da Don Inzoli, denunciato proprio da Bordo due anni fa: “Feci partire l’inchiesta su Don Inzoli due anni fa, era il 28 giugno del 2014. Il tribunale ecclesiastico aveva dato una condanna interna per abusi su minori. Vedendo quella notizia mi chiesi come mai tutti restavano con le mani in mano e ho fatto un esposto in procura. Le vicende si sono perpetuate nell’arco di molti anni, da quell’esposto sono poi partite le indagini che hanno portato al processo che si è concluso ieri”.
Da parte del Vaticano nel corso di questi anni non c’è stata alcuna collaborazione: “La collaborazione non c’è stata. L’anno scorso il pubblico ministero della procura di Cremona chiese gli atti dell’indagine interna in cui si capiva bene che ci fu un’omissione di responsabilità da parte del sacerdote, ma quegli atti non sono mai arrivati alla magistratura. Il rammarico che esprimo io è legato al fatto che con quegli atti si sarebbero ricostruiti molti più episodi. La polizia ha indagato su una scuola privata, un liceo linguistico di cui Don Inzoli era stato preside, in quanto fondatore, a quanto pare non molestava solo gli studenti, ma anche chi stava in ambienti della parrocchia o delle comunità, visto che era presidente di una associazione che aveva molte comunità per minori. Secondo la procura anche in questa struttura si sono consumati dei reati. Si parla di atti che si sono perpetrati per anni. Il procuratore dichiara che probabilmente i fatti possono quantificati in un centinaio. Il quadro è inquietante, vuol dire che don Inzoli è stato coperto per anni, se non ci fosse stata questa omertà questa tragica sequenza di episodi che hanno rovinato la vita a tanti ragazzini”.
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MARTANI, PASIONARIA VEG: “HO SALVATO UN CUCCIOLO DI PICCIONE GRAZIE ALL’ENERGIA POSITIVA E ALLE PREGHIERE.”. POI SU DI BATTISTA: “E’ UN MALEDUCATO, CON ME SI E’ COMPORTATO COME UN FASCIO DELLA PEGGIOR SPECIE”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS
Daniela Martani, pasionaria veg e ambientalista, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Daniela Martani ha raccontato con grande orgoglio di aver salvato un piccione qualche giorno fa: “Stavo tornando a casa, fuori da una frutteria c’era un cucciolo di piccione fermo immobile che non si muoveva. Sembrava morto, per fortuna era vivo. L’ho portato dal veterinario, che mi ha detto che non aveva speranze. Non mi sono arresa, il veterinario gli ha dato degli antibiotici, ho preso il piccione, l’ho portato a casa e l’ho messo in uno scatolone insieme a un pupazzo. Lui subito, appena gli ho messo il pupazzo, gli si è accoccolato. Evidentemente si sentiva solo. Poi ho chiesto a tutti i miei amici di Facebook di pregare per il piccione, che ho chiamato Vispo, di inviargli energie positive affinché si salvasse. L’ho vegliato tutta la notte nel terrore che morisse e invece ce l’ha fatta. La mattina dopo l’ho portato alla Lipu. L’energia positiva e le preghiere dei miei amici hanno inciso sicuramente nella salvezza di Vispo. L’energia fa parte del nostro essere, noi siamo in vita perché siamo energia pura”.
Daniela Martani dopo aver raccontato di Vispo, cucciolo di piccione salvato in extremis, ha svelato di uno screzio avuto di recente con Alessandro Di Battista: “Ci sono rimasta molto male, da un leader politico che si presenta come il nuovo, come sganciato dai vecchi soliti partiti. L’avevo conosciuto perché ero andata a un incontro dei Cinque Stelle sulla dieta vegan in cui era presente lui. L’altra sera sul Lungo Tevere l’ho rivisto, mi sono avvicinata per andarlo a salutare memore del fatto che lo avessi già incontrato. Lui appena mi ha visto mi ha detto ‘Te sei quella che ha appoggiato Giachetti, con i Verdi, salutami Giachetti’, si è girato e se ne è andato. E’ stato maleducato, saccente. Si è comportato come un fascio della peggior specie”.
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L’intervista completa del Prof. Umberto Veronesi a Radio Cusano Campus: “Non stiamo vincendo la lotta contro il cancro. Eutanasia? Abbiamo il diritto di morire quando vogliamo, senza doverci buttare dalla finestra. Giusto legalizzare la cannabis. Non è un trattamento totalmente innocuo, ma ha un limite molto basso di pericolosità”
Il Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale, è stato intervistato da Andrea Lupoli nel corso del format “Genetica oggi” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Eutanasia. “L’eutanasia è ovviamente la sconfitta della medicina. Vuol dire che la medicina palliativa non è stata in grado di sollevare il malato da questo desiderio. Però è un diritto, a mio parere. Abbiamo il diritto di morire quando vogliamo, suicidarsi non è perseguibile per legge. Possiamo chiedere, in un momento di disperazione, al medico di aiutarci a lasciare la nostra vita in maniera non traumatica, cioè senza buttarci dalla finestra. Occorre una legge del Parlamento. Il Parlamento da due anni ha davanti agli occhi una richiesta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia, ma non fa assolutamente niente. Questo perché c’è una forte contrarietà da parte del mondo della religione”.
Religione e medicina. “La religione è stata la prima spinta verso la cura. I primi medici dell’antichità erano sacerdoti. Ancora oggi molti enti religiosi si occupano della gestione di ospedali e li gestiscono bene. Se da un punto organizzativo tutto è apposto, dal punto di vista morale le cose cambiano. La morale cattolica e la morale laica sono molto lontane. Per l’etica cattolica la nostra vita è dono e prosperità di Dio, lui ce la dà e lui ce la toglie, non possiamo farci niente. Invece per l’etica laica siamo noi i responsabili della nostra vita, possiamo organizzare come vogliamo sia il nostro progetto di vita sia quello di morte”.
Sanità italiana. “La sanità Italiana è una buona sanità. Il sistema sanitario è straordinario, perchè permette a tutti di farsi curare. Purtroppo è nato sulla scia della vecchia mutua e sulla scia del sistema assicurativo: Ti ammali e io ti curo. Ma se non ti ammali io non mi preoccupo di te mentre sarebbe interessante occuparsi del mantenimento della salute per prevenire le malattie e quindi questo è un altro ambito poco toccato dal sistema sanitario”.
Lotta contro il cancro. “Non stiamo vincendo la lotta contro il cancro, però abbiamo migliorato molto. Purtroppo il cancro non è una malattia, sono 100 malattie diverse. Alcune sono state messe sotto controllo completamente e guariscono tutte, altre invece non sono state messe sotto controllo come i tumori cerebrali e quelli del pancreas; altre hanno indici variabili di guaribilità soprattutto in rapporto alla precocità della diagnosi. Noi stiamo puntando adesso ad anticipare la diagnosi il più possibile perché un tumore piccolo è facile da asportare e da curare e la guarigione è molto frequente”.
Legalizzazione cannabis. “Sono molto favorevole alla legalizzazione della cannabis perché i proibizionismi non funzionano. In Italia è proibito l’uso della cannabis e il 70% delle persone la usa o l’ha usata. Quindi è un insuccesso che va solo a vantaggio della criminalità organizzata, perché crea un mercato nero che fa vivere benissimo tutti i delinquenti. Se invece fosse libera, come lo è in molti altri Paesi, sarebbe tutto più facile, chi la vuole se la compra, non deve andare in un angolo della strada a farsela vendere da un pusher. Io non consiglio certo ai miei figli di fumare marijuana, così come non gli consiglio di bere alcol o di fumare tabacco. Il tabacco fa 10mila volte più morti di quanti ne faccia la marijuana. Non è un trattamento totalmente innocuo, ma ha un limite molto basso di pericolosità”.
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L’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Brexit. “C’è Londra e c’è il resto dell’Inghilterra –ha affermato Tremonti-. Londra è una metropoli cosmopolita e miliardaria. Quando vai in giro ti chiedi ‘Cosa ho fatto di male per non avere almeno una Rolls Royce?’. Londra è un mondo a sé. Il resto dell’Inghilterra è quello che ha determinato la Brexit. Un voto arrivato dopo 30 anni di stampa popolare inglese contro Bruxelles, con gli effetti della paura della crisi e delle migrazioni”.
I rapporti Italia-UE e gli ‘illuminati’. “Quando ho proposto la banconota da 1 euro non era per egoismo o debolezza dell’Italia –ha spiegato Tremonti-. Se c’è la banconota da 1 dollaro e se l’Euro vuole diventare una moneta globale come il dollaro, la cosa che sembra giusta è avere la banconota di carta da 1 euro. Questo fu respinto. Quando in Europa abbiamo chiesto di mantenere i dazi, che ci sono ancora in Cina e in America, non era una posizione primitiva. Fummo considerati primitivi. In realtà era un modo per difendere il nostro lavoro, poi sarebbero lentamente caduti. Ma l’errore che hanno fatto gli illuminati è stato di pensare che un cambiamento potesse essere un cambiamento così forte e così improvviso”.
Bail in peccato originale? “La crisi dell’Europa dipende dal fatto che negli ultimi 20 anni si sono accumulati fatti che, ciascuno da solo è di enorme rilievo, ma tutti insieme hanno creato l’effetto di implosione o di esplosione. Il primo fatto è stato l’allargamento che non è stato solo orizzontale-geografico, ma verticale e politico. L’Europa ha cessato di essere solo mercato europeo comune ed è diventato un corpo politico. Poi la globalizzazione. Non è l’Europa che è entrata nella globalizzazione, ma la globalizzazione che è entrata in Europa e l’ha spiazzata. Poi i trattati, dove non c’era la parola crisi. I trattati sono come i matrimoni, nella buona e nella cattiva sorte. Mentre il trattato europeo è solo nella buona sorte, dove il bene è la regola e il male non esiste. Questo ha causato tutti i disastri che sono stati fatti nel gestire la crisi. Non sono state cambiate le regole della finanza.. Non sono state messe regole per, ad esempio, impedire la speculazione con i soldi dei risparmiatori. Si sono inventati il cosiddetto bail in, la cui spiegazione è: non possiamo più chiedere i soldi ai contribuenti e allora li chiediamo ai risparmiatori, il che è ancora peggio.
Prodi ha detto che l’Euro è stato creato soprattutto per creare un’Europa di pace. “E’ una visione romantica –ha osservato Tremonti-. E’ il derivato di una storia che forse è superata. Io non vedo più negli Stati l’incubatore delle guerre. Adesso negli Stati nazionali vedo l’ultimo contenitore che resta della democrazia. Credo che la visione adesso debba essere cambiata. Non ho mai pensato che la politica sia inferiore all’economia, la moneta è uno strumento, non può essere la base su cui costruisci la politica”.
Gli scenari futuri. “Adesso io vedo tre scenari –ha affermato Tremonti-: continuare con l’Unione che c’è adesso anche se è sempre più evidente il fallimento di questo progetto. Il secondo scenario è un ritorno tale e quale a come gli stati erano prima ovvero isolati: magari diventano padroni del loro passato ma hanno meno futuro. Il terzo scenario è quello di ripartire dagli Stati e dai popoli e disegnare una confederazione europea, che vuol dire fare sopra le cose che si possono fare meglio sopra, ad esempio la difesa. Sotto invece la legge che riguarda la vita dei popoli la fanno con la democrazia i Parlamenti”.
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Il Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale, è stato intervistato da Andrea Lupoli nel corso del format “Genetica oggi” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Eutanasia. “L’eutanasia è ovviamente la sconfitta della medicina –ha affermato Veronesi-. Vuol dire che la medicina palliativa non è stata in grado di sollevare il malato da questo desiderio. Però è un diritto, a mio parere. Abbiamo il diritto di morire quando vogliamo, suicidarsi non è perseguibile per legge. Possiamo chiedere, in un momento di disperazione, al medico di aiutarci a lasciare la nostra vita in maniera non traumatica, cioè senza buttarci dalla finestra. Occorre una legge del Parlamento. Il Parlamento da due anni ha davanti agli occhi una richiesta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia, ma non fa assolutamente niente. Questo perché c’è una forte contrarietà da parte del mondo della religione”.
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Il Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale, è stato intervistato da Andrea Lupoli nel corso del format “Genetica oggi” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Lotta contro il cancro. “Non stiamo vincendo la lotta contro il cancro, però abbiamo migliorato molto –ha affermato Veronesi-. Purtroppo il cancro non è una malattia, sono 100 malattie diverse. Alcune sono state messe sotto controllo completamente e guariscono tutte, altre invece non sono state messe sotto controllo come i tumori cerebrali e quelli del pancreas; altre hanno indici variabili di guaribilità soprattutto in rapporto alla precocità della diagnosi. Noi stiamo puntando adesso ad anticipare la diagnosi il più possibile perché un tumore piccolo è facile da asportare e da curare e la guarigione è molto frequente”.
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