venerdì 22 Novembre 2024,

Cronaca

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Gazzettino del Lazio delle ore 17

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio delle ore 17

PROVINCIA DI ROMA, PALOZZI(FI): “RIGHINI E SILVESTRONI SI NASCONDONO DIETRO UN DITO”

“Dispiace costatare come Silvestroni e Righini continuino a giustificare l’impossibilità di alleanze elettorali in provincia di Roma, sbandierando illogicamente un presunto astio nei riguardi del sottoscritto. Una sterile mossa politica, quella dei due esponenti meloniani, per nascondere le gravi colpe di Fratelli d’Italia, a Roma come nell’area metropolitana, che hanno portato il centrodestra a dividersi. Basti ricordare il repentino dietrofront di FdI sulla candidatura di Guido Bertolaso o l’abbandono del tavolo provinciale, istituito con lealtà e impegno da Forza Italia al fine di arrivare a una coalizione forte e coesa nei comuni al voto in provincia. Tentativi di unione e dialogo democratico, purtroppo naufragati per colpa di taluni personaggi che oggi mi attaccano a mezzo stampa, evitando tuttavia di capire che, con il loro atteggiamento, non stanno facendo altro che spianare la strada al Pd e ai grillini. Eppure continuo a credere che la via del dialogo e dell’unità del centrodestra sia ancora percorribile: rinnovo, dunque, l’invito al consigliere regionale e al coordinatore provinciale, a sotterrare l’ascia di guerra, riaprire al confronto e comprendere che il mondo non finisce ad Albano Laziale o Velletri. Le porte di Forza Italia, primo partito in provincia di Roma, sono sempre aperte”. Così, in una nota, il coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.

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PROVINCIA DI ROMA, GASPARRI(FI): “ATTACCHI PERSONALI PENALIZZANO TUTTO IL CENTRODESTRA”

“Ricercare con accanimento la divisione del centrodestra è un grave errore politico, sia che lo si faccia nella Capitale, che nella provincia di Roma, che in qualsiasi parte della nostra Nazione. Adriano Palozzi ha dato un contributo fondamentale alla crescita del centrodestra nella provincia di Roma e attualmente con Forza Italia ha promosso, ovunque fosse possibile, la ricerca di intese che altri invece hanno scientificamente rifiutato con l’obiettivo, forse, di affermare il proprio ruolo. Così il centrodestra non va lontano. Pertanto nell’esprimere apprezzamento per il lavoro politico che ha fatto Palozzi invito chi lo critica in maniera inaccettabile a riflettere sui danni causati dalle troppe divisioni. Nella provincia di Roma il centrodestra ha conquistato importanti risultati che talvolta gli egoismi di alcuni hanno finito per vanificare”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).

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PROVINCIA DI ROMA, ARACRI(FI): “PALOZZI HA SEMPRE LAVORATO PER UNIONE CENTRODESTRA”

“Rispetto alle dichiarazioni del capogruppo regionale di FdI e del coordinatore provinciale FdI relative al comportamento di FI nella provincia di Roma, mi permetto solo di ricordare che da mesi FI e il suo coordinatore Palozzi hanno varato tavoli di lavoro, con particolare riferimento a quei comuni chiamati al voto, proprio per cercare una sintesi fra tutte le forze di centrodestra. A fronte di questo comportamento responsabile di FI, abbiamo registrato da parte di FdI un atteggiamento di totale chiusura e di aggressione politica nei confronti di alcuni consiglieri comunali, i quali vengono sollecitati a lasciare FI sulla base di mirabolanti promesse e di fulgide carriere. Più o meno lo stesso comportamento che FdI ha avuto a Roma, dove a fronte delle pubbliche dichiarazioni di Berlusconi dell’autunno scorso “Meloni se la candidata sei tu noi siamo tutti con te”, FI e Berlusconi hanno registrato l’atteggiamento ondivago della Meloni che prima dichiarava “non posso candidarmi perchè sono in stato interessante”, dopo qualche mese si è candidata intestandosi con ciò la frattura del centrodestra”. Così, in una nota, il senatore FI, Francesco Aracri.

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Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

Traffico di armi dall’Europa all’Egitto. “E’ una rivelazione scioccante –ha affermato Noury-. Dodici su 28 degli stati membri Ue, tra cui l’Italia, hanno tradito le direttive date dalla stessa Unione che aveva proibito di vendere armi all’Egitto. Fa impressione constatare che questa decisione è stata violata, pur nella piena consapevolezza che la situazione dei diritti umani in Egitto nel 2015 è ulteriormente peggiorata. L’Egitto ha acquistato dalla Repubblica Ceca una quantità impressionante di munizioni, si parla di milioni di pezzi, e sicuramente non le usa per la caccia alla volpe, piuttosto per la caccia ai manifestanti. Il rischio è che l’esempio statunitense venga imitato dagli altri Paesi europei. Noi chiediamo che ci sia uno stop vincolante da parte dell’Ue nei confronti degli stati membri, che se violano le regole devono essere sottoposti a procedure d’infrazione. Altrimenti continuiamo a dare il coltello alla controparte e glielo diamo dalla parte del manico”.

 

Omicidio Regeni. “La mia sensazione è che il caso Regeni sia passato in terzo piano nell’agenda del governo italiano –ha affermato Noury-. Se noi abbiamo una questione importante che va affrontata rispetto alla Libia e se l’Egitto non ci sta e pensa ad una soluzione di tipo diverso, perché dobbiamo essere sottoposti ad una sorta di ricatto da parte dell’Egitto? Dovremmo avere il coraggio di avere una politica estera che abbia la pretesa di stabilire la verità su ciò che è accaduto ad un nostro connazionale. Il governo non sta abbandonando la famiglia Regeni, ma il tempo non è galantuomo e non vorrei che quest’ansia di normalizzare i rapporti nei prossimi mesi non portasse a qualche cattivo risultato. Noi cerchiamo di essere ottimisti, ma la versione dei fatti che viene dal Cairo non vorrei che alla fine fosse presa per buona. Se c’è qualcuno che pensa che possa diventare un altro caso Ilaria Alpi si sbaglia, perché di morti dimenticati ce ne sono già tanti nella storia di questo Paese e sicuramente Giulio non sarà il prossimo”.

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Sabato, 28 maggio presso hotel Europa

CENTRO DONNA LILITH

Presenta

“AFFETTI SPECIALI”

Sabato, 28 maggio alle ore 20,30 presso l’hotel Europa, in via Emanuele Filiberto, si svolgerà la serata conclusiva del Concorso Nazionale di video-cortometraggi “AFFETTI SPECIALI”, promosso dal centro Donna Lilith e rivolto alle giovani cineaste/i che vivono in Italia, che si sono cimentate nella realizzazione di video-cortometraggi sul tema delle relazioni affettive per promuovere una cultura della non violenza e nel contempo valorizzare la produzione culturale delle donne.

“Il tema centrale del concorso è stato quello di evidenziare – dichiara la professoressa Maria Marinelli, Presidente del Centro Donna Lilith –  quanto l’affettività, che è l’incontro con l’alterità, possa contribuire alla crescita culturale delle persone, a stimolare la capacità di riflessione e quindi a sradicare pregiudizi e stereotipi di genere. Questa è anche l’occasione di offrire alle /i ragazze/i l’opportunità di confrontarsi con modelli diversi per guardarsi reciprocamente al fine di contrastare e rimuovere gli stereotipi negativi”.

“Ovviamente, al concorso hanno partecipato sia uomini che donne, e non potrebbe essere diversamente, non potremmo mai essere noi del Centro Donna Lilith – prosegue Maria Marinelli – ad innalzare muri ad aggiungere steccati; noi, che da sempre siamo in prima linea per abbattere gli stereotipi di qualunque genere. A spingerci a scegliere un concorso di video-cortometraggi, ovvero ad esprimersi con il linguaggio cinematografico, è stata la constatazione, amara ma non sorprendente, che le donne, anche in questo ambito, sono pesantemente discriminate rispetto agli uomini. Basti pensare che la quota di mercato delle registe italiane è più o meno del due per cento contro il novantotto per cento di quella maschile. Né possiamo sottovalutare che, a parità di preparazione, le giovani cineaste hanno maggiore difficoltà ad accedere ai finanziamenti pubblici. Questo si trasforma in un circolo vizioso fortemente penalizzante per le donne. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire ad accendere i riflettori sul tema.  Abbiamo voluto titolarlo con un gioco di parole continua – Maria Marinelli –  “Affetti Speciali” perché, e prendo in prestito le parole di una giovane studiosa del cinema italiano, Emma Gobbato: “La visione di un film si trasforma, con le sue strategie di identificazioni, in un esperienza intellettuale, in un’esperienza che si può definire affettiva, poiché il film stabilisce una prossimità, una vicinanza”. Noi del Centro Donna Lilith, sabato, alla serata, che abbiamo voluto con ingresso gratuito alla proiezione dei lavori presentati, vogliamo condividere insieme alla città questa vicinanza, questa speciale prossimità affettività”.

Il concorso, “Affetti Speciali” è inserito nell’ambito delle celebrazioni del Trentennale del Centro Donna Lilith ed è stato seguito e supportato dal Festival Pontino del Cortometraggio diretto da Meri Drigo.

Al video vincitore, oltre all’assegnazione del premio di 1.000 euro (mille), sarà consentito di apporre nei titoli di testa il logo del Centro Donna Lilith con la dicitura “Vincitore del Concorso “Affetti Speciali” per i 30 anni dell’Associazione”, ed entrerà automaticamente nel circuito documentazione storica del Centro Donna.

Durante la serata della premiazione sarà presente la giuria, composta da: Loredana Rotondo, presidente; Gaia Capurso, Arianna Forte, Ilaria Fraioli, Maria Marinelli, Anna Eugenia Morini, Barbara Pellegrini.

Qualche curiosità sulla presidente della giuria: Loredana Rotondo, storica regista del film “Processo per stupro”, e capostruttura di Rai International e Rai Educational. Leggiamo nelle sue note biografiche: “Il suo impegno professionale e di ricerca l’ha portata a realizzare, all’interno della struttura Rai, un gruppo di lavoro molto speciale, segnato dall’intreccio di relazioni femminili ed un’attenzione particolare alle storie passate e presenti delle donne: il primo esteso progetto di simbolico femminile realizzato in Rai”.

Ingresso libero.

Associazione Centro Donna Lilith

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Tiziano Treu, ex ministro del lavoro, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

La situazione dell’occupazione in Italia. “E’ passato un anno e poco più dal jobs act, la crescita è lenta ma c’è. Il jobs act ha sicuramente aperto alle novità e questo è un fatto positivo, ma è solo un primo passo. Poi bisogna sperare che questa ripresa che è in atto si consolidi e aumentino le opportunità di lavoro. E’ importante che le imprese capiscano che ci sono vari modi di dare lavoro, diversi da quelli di una volta. Poi chi opera sul mercato del lavoro, i centri pubblici e le agenzie private. Se le opportunità sono poche è un problema, ma almeno quelle poche vanno prese. Ancora però non ci sono però operatori sufficienti per coglierle tutte. Ci sono opportunità per i giovani che non vengono colte perché la gente non lo sa, la comunicazione non funziona del tutto o perché la scuola non sforna ancora sufficienti professionalità. E’ passato un anno e poco più dal jobs act, la crescita è lenta ma c’è. Bisogna fare più istruzione che sia finalizzata al futuro, con specializzazioni tecniche e scientifiche”.

Il ‘pacchetto Treu’ viene indicato da alcuni come il provvedimento che ha dato vita al precariato. “Chi dice questo pensa che il mondo sia fermo ad un secolo fa –ha affermato Treu, quando l’industria era ferma, uno entrava in un’azienda e moriva lì, non c’era bisogno di flessibilità. Ora la flessibilità è inarrestabile, occorre regolarla. Credo che il jobs act abbia regolato la materia nel modo giusto. Nel mio caso avrei fatto di più per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali per aiutare chi perdeva il posto di lavoro, li avevamo previsti ma poi il governo Prodi è crollato”.

 Referendum costituzionale. “Io ho firmato il manifesto del sì –ha affermato Treu-. Avere due Camere che fanno le stesse cose, che si pestano i piedi, è un unicum in tutta Europa, crea solo complicazioni. E’ una follia. Per alcune leggi che ho seguito abbiamo dovuto fare la navetta 7 volte tra Camera e Senato. Già solo la semplificazione e il miglioramento della qualità legislativa sono un grande passo avanti. Possiamo discutere dei dettagli, ma tutta Europa va in questa direzione, noi siamo solo in ritardo di decenni. In questo senso le riforme di Renzi possono rappresentare una continuità con quello che era il nostro governo. L’Ulivo queste cose in passato le diceva, adesso non bisogna pentirsi. Quelle idee che avevamo nel 96-97 erano le migliori idee che circolavano in Europa, altri le hanno attuate, noi no”.

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L’Avv. Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“Se Bossetti dovesse decidere rilasciare dichiarazioni spontanee in aula, lo farà nell’ultimissima udienza, il 10 giugno –ha affermato Salvagni-. Secondo me sarebbe utile che parlasse in aula, perché è molto convincente, parla con il cuore e si capisce che sta dicendo la verità”.

Salvagni farà la sua requisitoria nell’udienza di venerdì.  “Non è importante suonare una sinfonia, ma suonare l’accordo giusto –ha spiegato Salvagni-. Le cose importanti sono poche ed è facile evidenziarne. Poi ovviamente l’arringa dipende dal momento. Noi abbiamo invocato perizie su tutto, la difesa non ha mai temuto il confronto. Per noi l’accertamento della verità è imprescindibile in un processo come questo in cui l’imputato rischia l’ergastolo, che in Italia è la pena di morte. Questo processo rimane un punto interrogativo su tutto”.

In merito alle minacce ricevute dal pm Letizia Ruggeri e e la Corte d’Assise chiamata a giudicare. “Lo scontro deve essere aspro, però razionale e logico, non deve mai sconfinare in situazioni fuori controllo come questa. Queste sono aberrazioni che condanno in maniera netta” ha affermato Salvagni.

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Michel Emi Maritato, candidato sindaco a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

“Più di una volta, in qualche confronto televisivo, ho riscontrato il desiderio dei principali candidati di non voler vincere queste elezioni –ha affermato Maritato-. Roma è una piazza importante, quindi se si sbaglia a Roma si può sbagliare anche il progetto per le prossime elezioni politiche. Anche il M5S ce la sta mettendo tutta per non vincere. Se proprio non vogliono vincere, che facciano vincere noi. Io non ho paura di governare, quando c’è la trasparenza nel confronto con i cittadini c’è tutto. La Meloni ha fatto parte della giunta Alemanno quindi tanto nuova non mi sembra, Giachetti ha avuto incarichi politici, Marchini già ci ha provato nelle scorse elezioni e lì mi convinceva di più, stavolta mi convince meno. La Raggi su alcuni temi fa voli pindarici che un candidato sindaco non può permettersi. Ballottaggio? La nostra associazione è composta da liberi cittadini, io non impongo il voto ai nostri iscritti, ognuno è libero di votare ciò che vuole, li invito solo ad andare a votare”.

Debito di Roma. “Giachetti, in un confronto diretto su una tv nazionale, ha detto che lui risolverebbe questo problema accendendo un altro finanziamento per coprire gli interessi –ha raccontato Maritato-. Questo non è possibile per legge. La legge 108 del testo unico bancario vieta l’accensione di mutui, prestiti e prodotti finanziari per la chiusura di interessi di altri prodotti finanziari. La Raggi dice che il debito pubblico di Roma è la sottoscrizione dei prestiti per pagare le aziende comunali. C’è veramente una mancanza di cultura economica impressionante”.

_______________________________________________________________________________Maria Teresa Fagioli, presidente dell’Ordine dei geologi della Toscana, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

In merito alla voragine che si è aperta questa mattina nel pieno centro di Firenze sul Lungarno Torrigiani. “L’incidente è stato provocato dalla perdita di un tubo d’acqua, i nostri acquedotti sono dei colabrodo. L’evento sicuramente è stato preceduto da una serie di perdite di cui non ci si è accorti evidentemente. Sarei portata ad escludere che c’entri qualcosa l’erosione del fiume. Bisogna vedere come viene fatta la manutenzione della rete acquedottistica. In Italia si sa che la rete è vecchia e andrebbe risistemata completamente. In Italia ha sempre prevalso la logica dell’emergenza piuttosto che di un’accurata programmazione. Nel caso di Firenze spero che il sindaco si attivi subito per ottenere fondi e risistemare la situazione in breve tempo visto che si tratta di una zona di pregio della città. E bisogna anche capire se ci sono responsabilità”.

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RIFIUTI, LA DESTRA “UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE”

“Latina Ambiente necessita di un nuovo modello di sviluppo sostenibile finalizzato alla crescita della raccolta differenziata, grazie a un’informazione corretta, alla diminuzione dei tributi e alla salvaguardia e alla valorizzazione del personale”. Così Giampaolo Leo, candidato consigliere con La Destra-Tripodi, che aggiunge: “La crescita dei consumi, l’urbanizzazione e lo sviluppo economico degli ultimi decenni hanno determinato un diffuso incremento della produzione dei rifiuti. Per gestire l’ingente richiesta occorre mettere in campo un piano serio, concreto e realizzabile nel pieno rispetto delle normative. L’obiettivo è una gestione integrata efficiente e funzionale che torni finalmente pubblica”.

“Ma Latina ha bisogno di un maggiore senso civico dei propri cittadini – ha spiegato il candidato consigliere de La Destra-Tripodi – che devono essere i veri protagonisti del cambiamento per sradicare il degrado e l’abbandono dell’immondizia. E il Comune, dal canto suo, dovrà istallare i contenitori negli spazi di aggregazione e nelle aree verdi sia del centro sia della periferia.

Inoltre – è la proposta di Leo – daremo lotta agli incivili con le guardie ecologiche dotando anche la Polizia locale di sistemi mobili di videosorveglianza: i droni, ad esempio, sono stati fondamentali per lo smantellamento di organizzazioni criminali. Un sistema di sicurezza sempre più all’avanguardia per massimizzare l’efficacia dell’attività dei vigili urbani e delle forze dell’ordine”.

 

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