FI: ORA AMICI CENTRODESTRA CONVERGANO SU MARCHINI
“Ci auguriamo che – superando questa
dolorosa divisione – tutto il centro-destra, tutti coloro che non
vogliono consegnare Roma ai Grillini o alla sinistra, possano
ritrovarsi e riprendere un cammino comune. In questo senso
rivolgiamo un appello ai nostri amici del centro-destra: siamo
ancora in tempo perche’ tutti convergano, come noi abbiamo fatto,
sul candidato che ha la piu’ alta possibilita’ di successo”.
Cosi’ una nota di Forza Italia.
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ROMA, SALVINI A RADIO CUSANO CAMPUS: “BERLUSCONI SCEGLIE MARCHINI?RENZI E CASINI CHIAMANO, LUI RISPONDE. POI BISOGNA VEDERE SE QUESTA DECISIONE DURERA’ ALMENO SEI ORE, VISTO CHE HA GIA’ CAMBIATO IDEA TANTE VOLTE. SI ROMPE IL CENTRODESTRA, MARCHINI NON E’ IN PARTITA, PRENDERA’ LA META’ DEI VOTI DI GIORGIA MELONI”.
Berlusconi appoggia Marchini. Matteo Salvini commenta a caldo la scelta del leader di Forza Italia raggiunto telefonicamente da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it)
Picchia duro, metaforicamente parlando, il leader della Lega: “Berlusconi appoggia Marchini a Roma? E’ fin troppo semplice da leggere, Renzi e Casini chiamano, Berlusconi risponde. La scelta di Marchini parla chiaro, lui ha già detto che sosterrebbe il Pd in caso di Ballottaggio è una scelta chiara, che rompe il centrodestra. Per me è anche più semplice la campagna elettorale a Roma, l’unica candidata di centrodestra in campo è Giorgia Meloni, poi bisogna vedere se la decisione di Berlusconi dura almeno sei ore, visto che ha già cambiato idea parecchie volte. Fino a ieri c’era Bertolaso che era un genio, che avrebbe risolto tutti i problemi di Roma, ora lo scarica anche lui, per sostenere Marchini, il candidato di Casini e di Alfano. Giudicheranno i romani, la Meloni arriverà al ballottaggio, anche senza Berlusconi”.
Secondo Salvini Marchini non ha alcuna possibilità di arrivare al ballottaggio: “Marchini al ballottaggio? (risata). Marchini piglia la metà dei voti di Meloni. C’è stato un messaggio chiaro di Renzi, che ha parlato di legge sui diritti televisivi e di calcio in tv, poi c’è stato il messaggio di Casini, che ha invitato Berlusconi a tornare con Verdini e Alfano per appoggiare Renzi. Saranno i romani a decidere se vogliono gli inciuci, le frittate, le marmellate, oppure risolvere davvero i propri problemi. Probabilmente Berlusconi ha nostalgia di Renzi, che controlla tutto e tutti. La partita a Roma è a tre, tra Meloni, Giachetti e Raggi. Marchini non è neanche lontanamente in partita”:
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Antonio Tajani, uno dei maggiori esponenti di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito al ritiro della candidatura di Guido Bertolaso. “E’ stato Bertolaso ad annunciare al Presidente Berlusconi la sua intenzione di rinunciare alla candidatura per far vincere il centrodestra a Roma con Alfio Marchini –ha affermato Tajani-. Siamo tornati alle origini, a quella che era la prima scelta, cioè Alfio Marchini, che era stato bocciato da Fratelli d’Italia. E’ stato un lavoro per ricucire il centrodestra e rafforzare l’area moderata. Siamo convinti che Marchini sia un candidato vincente e che possa diventare il prossimo sindaco di Roma. L’abbiamo sempre detto che volevamo un protagonista della società civile e non un uomo di partito. Abbiamo scelto Marchini perché non è un pupazzo nelle mani dei partiti così come non lo è Bertolaso. In Italia c’è un malcontento da parte dei cittadini nei confronti dei partiti, per questo abbiamo scelto di appoggiare un candidato civico. A Bertolaso va tutta la nostra stima e il riconoscimento per aver rinunciato alla candidatura prestigiosa, in nome dell’unità e del servizio della città. Lui già aveva dato disponibilità a fare un passo indietro a favore di Marchini e alla vigilia della presentazione delle liste ha voluto fare un passo concreto. Ci auguriamo che anche le altre forze di centrodestra in queste ore appoggino la candidatura di Marchini, che è sicuramente una scelta vincente. La Lega si era già dichiarata favorevole alla candidatura di Marchini, che ha vinto anche il sondaggio ai gazebo della Lega, le porte sono sempre aperte. Con Marchini si può vincere, lo dicono tutti i sondaggi. Ora bisogna lavorare e impegnarsi per aiutarlo a vincere”.
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OSPEDALE DI MARINO, PALOZZI(FI): “ZINGARETTI IN PASSEGGIATA ELETTORALE SNOBBA RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO”
“Questa mattina il presidente Zingaretti, accompagnato dal dg D’Alba e dagli esponenti Pd Lena e Leodori, si è recato all’ospedale di Marino per visitare il polo oncologico e il nuovo consultorio familiare, guarda caso inaugurato a un mese dalle elezioni comunali. Il sopraluogo del presidente della Regione e dei suoi fidi scudieri rappresenta uno sgarbo istituzionale senza precedenti, considerato che non hanno avuto né la sensibilità né il buonsenso di invitare il sottoscritto e il collega di opposizione, Luca Malcotti, entrambi portatori delle istanze della comunità marinese. Ricordo all’irrispettoso governatore del Lazio, infatti, che sono stato sindaco di Marino per quasi un decennio, difendendo con le unghie e con i denti le sorti del San Giuseppe e lavorando sempre, oltre le sterili barriere ideologiche, per la completa valorizzazione del nosocomio cittadino. E posso certamente affermare di conoscere il comparto sanitario del mio territorio meglio di Zingaretti, Lena e Leodori messi insieme. Esprimo, dunque, tutta la mia indignazione per la slealtà istituzionale dimostrata dal governatore del Lazio e dal Pd regionale, evidentemente giunti al San Giuseppe di Marino con pure quanti inutili velleità elettorali. Un comportamento davvero ambiguo e irrispettoso verso tutta la comunità di Marino”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
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Misure cautelari a Marino, Stefano Cecchi spazza via ogni dubbio: “Mai saputo dell’inchiesta”
“A distanza di alcuni giorni dagli ultimi tre arresti dell’inchiesta a Marino, credo sia doveroso da parte mia chiarire ulteriormente la mia posizione rispetto – e soprattutto nel rispetto del lavoro svolto dalla magistratura – a quanto riportato nell’ordinanza del Gip del Tribunale di Velletri, dove compare il mio nome a proposito della visita al comandante della stazione dei Carabinieri di Santa Maria delle Mole. Come correttamente riportato, mi sono effettivamente recato alla stazione dei Carabinieri per sottoporre al comandante una questione personale. Al termine della conversazione, feci partecipe il comandante della mia intenzione di candidarmi a sindaco, palesando il sostegno che probabilmente avrei ricevuto dai politici locali, nella speranza che nessuno fosse coinvolto in inchieste giudiziarie. Voglio, cioè, precisare che la supposizione del Gip, relativa all’intenzione di aver avuto un incontro con il comandante al solo scopo di carpire informazioni, non è esatta, perché non potevo chiedere informazioni su qualcosa di cui non conoscevo l’esistenza. Il motivo della mia visita era un motivo personale, ma, come nelle abitudini di una piccola comunità, ho semplicemente ritenuto opportuno informare il comandante della mia volontà di partecipare ancora più attivamente alla vita politica della nostra Città. Nella speranza di avere dissolto ogni dubbio sulla mia persona, perché spazzare ogni sospetto è ciò che devo ai miei sostenitori e a tutti i cittadini di Marino, torno a fare il mio lavoro con la solita correttezza e buonafede. Due principi alla base del mio percorso di vita anche politica, esattamente come per tutte le persone che compongono la mia coalizione”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” nel Comune di Marino.
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CASO GRAZIANO, D’ANNA (ALA) A RADIO CUSANO CAMPUS: “MERDA CHE SI METTE NEL VENTILATORE PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE A NAPOLI DANNEGGIANDO IMMAGINE PD. CERTI PM HANNO LA LICENZA DI UCCIDERE E NESSUN POLITICO LO DICE PERCHE’ TEMONO TUTTI DI ESSERE COLPITI. ANCHE IO POTREI ESSERE COLPITO, UN PENTITO IN CAMPANIA PRONTO AD ACCUSARMI SI TROVA SEMPRE”
Vincenzo D’Anna, senatore di ALA, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Robero Arduini e Andrea Di Ciancio.
D’Anna ha dato il suo punto di vista su quanto sta accadendo in Campania: “Viviamo nell’epoca del moralismo impazzito, che io già altre volte ho definito come il travaglismo. La politica è ancella della magistratura. Il caso Graziano viene gonfiato, viene commentato da questi signori del Movimento Cinque Stelle che al di là del moralismo di facciata non ha niente da dire, perché non conosce, non ha gli strumenti politici per fare politica o per governare. Il caso Graziano si riassume in una intercettazione tra l’ex sindaco di Santa Maria Capo a Vetere che parla con una impresa, tra le altre cose munita di certificato antimafia, che sta eseguendo dei lavori su un palazzo di proprietà di suo padre. Nel corso di questa chiacchierata il sindaco, visto che eravamo in campagna elettorale, sponsorizza il voto per il candidato Graziano del Pd, con l’impresa che dice di aver già scelto di votare per Graziano. Di questo si tratta. Ora non conosco altri particolari sulla vicenda, ci troviamo di fronte alla solita merda che si mette nel ventilatore per fare la campagna elettorale a Napoli e nelle altre province per cercare di danneggiare l’immagine del Partito Democratico. Ieri la Camera ha approvato un provvedimento di una ferocia inaudita. Si vuole portare la prescrizione nei processi a 19 anni anni. Ormai la politica è stata spogliata dallo scudo protettivo che i padri costituenti le hanno dato e si misura con un potere che è irresponsabile, autonomo, quello della magistratura, che qualunque abuso commetta e qualunque errore commetta non ne risponde nessuno. In più è arrivata la demagogia di questi quattro scalzacani che fanno i moralisti senza neanche conoscere le carte. Noi ci troviamo davanti ad un uomo, Stefano Graziano, che io non conosco e che non è nel mio partito, politicamente distrutto. Siamo in uno stato di Polizia, siamo nelle mani di piccoli Robespierre. Abbiamo una classe politica di invertebrati, quello che sto dicendo io nessuno ha il coraggio di dirlo. Temono tutti di essere colpiti”.
Lo stesso D’Anna aggiunge che anche lui potrei essere colpito: “Tutti temono di essere colpiti. Potrei essere colpito anche io. Un pentito in Campania si trova sempre per dire che il senatore D’Anna un certo giorno a una certa ora ha incontrato una certa persona. Poi con le leggi speciali sul pentitismo sarei io a dover dimostrare che non è vero, perché ormai la parola di un pentito, camorrista, varrebbe più della mia. Ormai viviamo in uno stato di polizia dove si può mettere alla gogna un politica come Graziano solo perché un politico chiede ad un imprenditore di votarlo. I magistrati se la cantano e se la suonano come gli pare. E tra un po’ di tempo, quando questa cosa si sgonfierà, nessuno pagherà. Quelli del Movimento Cinque Stelle sono dei Robespierre alle vongole che fanno di ogni cosa uno scandalo. E non è un caso che certe cose escano fuori in campagna elettorale. Quel sindaco è stato perquisito un anno fa, mi spiegate perché ci hanno messo un anno per arrestarlo? Abbiamo a che fare con dei pubblici misteri che come 007 hanno la licenza di uccidere, non rispondono a nessuno, perché Graziano adesso, politicamente parlando, è un uomo morto“.
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MAFIA CAPITALE. ALEMANNO: DIMOSTRERÒ LA MIA PIENA INNOCENZA
“STRALCIATO DA PROCESSO PER 416BIS, SOLO PROCEDIMENTO SINGOLO PER CORRUZIONE”
“Siamo stati stralciati dal grande
processo sulla mafia, ho un processo singolo di corruzione su cui
sto dimostrando la mia innocenza e spero che sia riconosciuta dal
tribunale perche’ sostanzialmente si tratta di un fatto che non
ha nessuna prova effettiva e oggettiva. Io rispetto a quelle che
sono le accuse professo la mia piena innocenza”. Lo ha detto l’ex
sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della presentazione
nella sede dell’Associazione Civita del suo libro ‘Verita’
Capitale. Caste e segreti di Roma’, edito da Koine’ Nuove
edizioni.
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MAFIA CAPITALE. ALEMANNO: CERCATO DIALOGO CON BUZZI PER NON DARE IDEA ROTTURA
“ERA PUNTO RIFERIMENTO PD PER POLITICHE SOCIALI E ICONA SINISTRA”
“Salvatore Buzzi, vero uomo chiave di
Mafia Capitale, era un’icona per la sinistra. Diventa il leader
delle cooperative rosse, punto di riferimento del Pd per le
politiche sociali”. Lo ha detto l’ex sindaco di Roma, Gianni
Alemanno, durante la presentazione nella sede dell’Associazione
Civita del suo libro ‘Verita’ Capitale. Caste e segreti di Roma’,
edito da Koine’ Nuove edizioni.
Salvatore Buzzi “era cresciuto durante le Giunte di Rutelli e
Veltroni, io sia perche’ ero esponente della destra sociale e sia
per non dare un’idea di rottura ho cercato di avere un buon
dialogo con Buzzi- ha proseguito Alemanno- Dall’inchiesta vediamo
che il 70% dei coinvolti sono della sinistra, il 30% di destra.
Noi abbiamo sbagliato ad essere troppo indulgenti ma il primo
esame di coscienza deve essere fatto dal Pd”.
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Furto alla scuola di Castelluccia, Stefano Cecchi: “Da sindaco, immediata installazione di videosorveglianza in tutte le scuole di Marino”
“Quando sarò sindaco di Marino, voglio che in tutte le scuole vengano installati sistemi di videosorveglianza, con collegamento h24 alle centrali operative delle Polizie locali. Questa è l’unica concreta risposta che possiamo dare per fermare gli atti vandalici di soliti infami anonimi che, come successo questa notte nell’istituto comunale “Alessandro Silvestri” di Castelluccia, rubano all’interno delle scuole. I bambini non si toccano e non si toccano neanche gli strumenti indispensabili alla loro educazione”. Così, in una nota, Stefano Cecchi, candidato sindaco de “L’Officina delle Idee” nel Comune di Marino.