sabato 23 Novembre 2024,

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Gazzettino del Lazio delle ore 17.30

scritto da Redazione
Gazzettino del Lazio delle ore 17.30

Roma; Fini a Radio Cusano Campus: “Meloni utilizzata da Salvini per rafforzare la sua leadership a livello nazionale. Appoggio di Berlusconi a Marchini non è detto che sia l’anticamera di un nuovo polo dei moderati”.  Sulla riforma costituzionale: “Renzi vuole una Costituzione ad personam”

Gianfranco Fini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

In merito alla scelta di Forza Italia di appoggiare la candidatura di Alfio Marchini a sindaco di Roma. “Bisogna intendersi sul termine populismo di destra –ha dichiarato Fini-. Quando Berlusconi ha scelto Marchini è perché si è reso conto che Bertolaso non era competitivo e che 4 candidati sarebbero stati un favore a Giachetti e Raggi. Oggi sono 3 e probabilmente domenica saranno 2 se Storace, come credo, appoggerà Marchini. Marchini e Meloni sono candidati che hanno due modi diversi di intendere il centrodestra. Non ho apprezzato la linea politica della Meloni che mi sembra la copia romana della politica di Salvini. Meloni è stata utilizzata da Salvini. A Milano Salvini non ha battuto ciglio sul candidato che è simile a Marchini. A Roma Salvini ha scelto di giocare una partita a livello nazionale su chi avrà la leadership nel centrodestra. Il fatto che Marchini abbia accettato di apparentarsi con Forza Italia sia significativo del fatto che è impossibile governare se non c’è la maggioranza in consiglio e quindi l’appoggio dei gruppi consiliari che sono espressione dei partiti. La natura civica della sua amministrazione credo si riferisca alla composizione della sua giunta”.

Risvolti nel panorama politico nazionale. “Il punto è se Berlusconi ha avuto una visione strategica e quindi anche in futuro il rapporto con la Lega sarà meno collaborativo, oppure se l’ha fatto solo in una dimensione cittadina –ha affermato Fini-. Mi fa sorridere chi dice che è tornato lo spirito del 1994. Quando ad ottobre ci sarà il referendum sulla Costituzione, una parte del mondo moderato come Alfano voterà in modo radicalmente diverso rispetto a Fi e Lega. Prima di dare per scontato che quello che è accaduto a Roma sia l’anticamera di uno scenario nazionale bisogna andare molto cauti”.

Comitato presidenzialisti per il no alla riforma costituzionale. “Il fronte del No è un fronte plurale –ha spiegato Fini-. Io ho fondato un comitato che parte dalla necessità di dar vita ad una riforma della Costituzione, in senso presidenzialista. Bisogna arrivare al monocameralismo e abolire il Senato, non trasformandolo come ha fatto Renzi. Il presidenzialismo presuppone un rafforzamento del potere rappresentativo e di controllo. La riforma Renzi insieme all’Italicum determinerà invece una condizione paradossale: il segretario del partito che raggiungerà la maggioranza avrà il 65% dei deputati e sarà un uomo solo al comando. Usciamo dalla Repubblica parlamentare ed entriamo in un limbo che non ha precedenti in Europa. Se si è deprecato Berlusconi perché faceva le legge ad personam, bisogna deprecare ancora di più Renzi che vuole una Costituzione ad personam. Non credo che abbia delle mire autoritarie, è semplicemente una legge pasticciata”.

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LA COALIZIONE A SOSTEGNO DI RODOLFO TURANO INCONTRA I CITTADINI DI NETTUNO

La coalizione a sostegno di Rodolfo Turano, scende di nuovo in piazza per incontrare i cittadini di Nettuno. Dopo l’annullamento, causa maltempo, dell’evento organizzato domenica scorsa, i candidati e lo staff a supporto del candidato sindaco torneranno sul lungomare Matteotti (all’altezza del piazzale Le Sirene) per spiegare ai residenti i punti principali del loro programma. “Vogliamo fare politica tra la gente – spiega Turano – stringere mani ed avere un contatto diretto con la cittadinanza, spiegando a ognuno quali sono i nostri obiettivi. Nulla deve essere lasciato al caso”. L’appuntamento è per domani dalle 9 alle 18 sul lungomare Matteotti.

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COMUNALI A MARINO, PAPPADIA: “BENE ADESIONE OTELLO BOCCI A ‘IDEE NUOVE’. SEMPRE PIU’ FORTI AL FIANCO DI STEFANO CECCHI”

“Apprendo con soddisfazione della decisione di Otello Bocci di ritirare la candidatura a sindaco per sostenere con entusiasmo e convinzione quella di Stefano Cecchi, candidato sindaco della coalizione “L’Officina delle Idee” alle prossime elezioni comunali di Marino. E’ una scelta molto importante, quella dell’amico Bocci, che ha inoltre deciso di aderire alla nostra lista “Idee Nuove”. Conosco Otello da molto tempo e si è sempre dimostrato uomo attento alle esigenze e alle istanze della comunità di Marino. Per questa ragione, sono molto felice di accogliere Bocci nella nostra grande famiglia, consapevole che la sua esperienza politica sarà un valore aggiunto per il nostro gruppo e per la nostra coalizione”. Così, in una nota, Alessandra Pappadia, coordinatrice della lista “Idee Nuove” nel Comune di Marino.

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Comunali a Marino, Otello Bocci: “Ritiro la mia candidatura a sindaco e sostengo Stefano Cecchi”

L’esponente marinese aderisce con convinzione alla lista Idee Nuove: “Ma non mi candiderò per la carica di consigliere comunale. Metto a disposizione della coalizione la mia esperienza politica”

Dopo attenta e meditata riflessione, Otello Bocci ha deciso: “Ritiro la mia candidatura a sindaco di Marino e sostengo con convinzione la figura di Stefano Cecchi, candidato primo cittadino sostenuto da L’Officina delle Idee”. L’esponente marinese, con un curriculum politico di tutto rispetto e con tanti anni di esperienza amministrativa alle spalle, spiega così la sua scelta: “Cinque mesi fa avevo annunciato la mia intenzione di candidarmi a sindaco, appoggiato dalla lista civica “Noi.. oggi e domani”, nella speranza si potesse aprire un dibattito serio e che avesse come unico fine il bene della nostra città. In questo arco di tempo, tuttavia, molto cose sono mutate nel contesto politico di Marino, e ho avuto modo di riflettere concretamente sui recenti posizionamenti elettorali e sulla eccessiva frammentazione delle candidature, venutasi a creare. Frammentazione assai destabilizzante per l’elettorato di Marino. Per questa ragione – dice Bocci – con un atto di buonsenso e responsabilità ho deciso di ritirare la mia candidatura e dare il mio sostegno all’amico Cecchi, col quale ho condiviso tanti anni di buongoverno per la nostra città. Al contempo, ho deciso di vivere questa nuova esperienza elettorale, aderendo convintamente a “Idee Nuove”. Un gruppo di persone per bene, al quale auspico possano dare il proprio rilevante apporto anche i tanti amici di “Noi… oggi e domani”. Comunico, inoltre, che non è mia intenzione candidarmi alla carica di consigliere comunale. La mia volontà è più semplicemente quella di mettere a disposizione della coalizione e della comunità di Marino la mia esperienza politica e la mia voglia di lavorare per il bene della città”, conclude Otello Bocci.

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Casini a Radio Cusano Campus: “Spero che la scelta di Berlusconi a Roma sia frutto di ponderazione. Nuovo polo dei moderati? Lo scopriremo solo vivendo. Se i nuovi protagonisti della politica sono come Salvini c’è da preoccuparsi. Renzi è il migliore. Caso Regeni; basta chiacchiere, l’Egitto deve dimostrare con i fatti di non essere sceso più in basso dei tempi di Moubarak”

 

Pierferdinando Casini è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

 

In merito alla scelta di Forza Italia di appoggiare la candidatura di Alfio Marchini a sindaco di Roma. “Si è pensato per Roma che ci fosse una personalità in grado di rappresentare questa città, un imprenditore serio come Marchini –ha affermato Casini-. I cittadini, più che disorientati, dovrebbero essere contenti di avere un’ampia gamma di personalità autorevoli da scegliere. Ho condiviso quello che ha fatto Berlusconi, è stato un gesto decoroso, poi se è casuale o se è frutto di ponderazione lo sa Berlusconi. Mi auguro che sia la seconda ipotesi”.

 

Risvolti nel panorama politico nazionale con la creazione di un nuovo polo dei moderati. “Chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo –ha dichiarato Casini-. O i moderati mettono le carte in tavola oppure sono destinati a fare una brutta fine. In italia sta crescendo l’antieuropeismo, ma se cade l’Europa sarà una catastrofe. L’Italia diventerà una specie di hotspot, con i profughi che arrivano dal sud e i muri dei Paesi confinanti. Ma c’è ancora qualcuno che continua a dire basta Europa. Chiacchierare è facile, prendere voti pure, ma risolvere i problemi è difficilissimo. E’ cambiato tutto nella storia della Lega, la Lega era secessionista poi è diventata federalista anche grazie a Berlusconi. Oggi con Salvini è diventata la succursale italiana di Le Pen. Oggi servono nuovi protagonisti della politica, ma serve anche chi abbia cultura politica. Se i nuovi protagonisti della politica vanno in Corea del Nord e pensano che sia un paradiso come dice Salvini, allora ci sono problemi”.

 

Approccio di Renzi alla politica estera. “Delle giovani generazioni che si sono affacciate alla politica, Renzi è il migliore –ha affermato Casini-. Ha capacità, vuole più Europa. Anche in politica internazionale si è mosso con serietà e sicurezza”.

Caso Regeni. “In Italia siamo esportatori di immigrati –ha sottolineato Salvini-. Ogni anno dall’Italia se ne vanno più giovani di quelli che arrivano. Se ne vanno diplomati e laureati e vengono dall’Africa giovani spesso senza arte né parte. Regeni è figlio di una generazione di nostri ragazzi che hanno fatto un loro percorso, sono cittadini del mondo. E’ una ferita aperta per l’Italia, ma il governo non poteva fare niente di più. E’ l’Egitto che deve dimostrare coi fatti di non essere sceso più in basso dei tempi di Moubarak. Basta chiacchiere, servono i fatti”.

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