COMUNALI, PALOZZI (FI): “BENE 4 ESPONENTI IN FI. NOI CON SALVINI PERDE PEZZI”
“Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per l’adesione al nostro partito di Pomarici, Aubert, Lorenzotti e Tommasi: quattro esponenti che lasciano “Noi con Salvini” per entrare nella grande famiglia di Forza Italia. Quattro uomini competenti e professionali che conoscono benissimo le esigenze del territorio capitolino e, sono convinto, sapranno fornire un contributo fondamentale in vista delle imminenti elezioni comunali di Roma. Il dato politico, inoltre, è che Noi con Salvini, alleato purtroppo inaffidabile a Roma, continua a perdere pezzi, al contrario di un partito, Forza Italia, che giorno dopo giorno aumenta sensibilmente il proprio radicamento sul territorio: i 50mila cittadini romani ai gazebo dello scorso weekend, d’altronde, rappresentano una grande testimonianza di amore e affetto. Una prova di forza, vinta su tutti i fronti, e che pone Fi come la vera locomotiva del centrodestra capitolino: locomotiva, guidata da un candidato sindaco, Guido Bertolaso, competente e autorevole. L’unico in grado di vincere le amministrative e ben governare la città di Roma”. Così, in una nota, il coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.
Mastella a Radio Cusano Campus: “Io sindaco di Benevento? Non ho deciso, non ho parlato con Berlusconi e la mia famiglia è contraria. Primarie Napoli, da ripetere nei seggi incriminati, qual è il problema? L’importante è che non rivinca De Magistris. Orfini e quelli del Pd criticano il governo Prodi perché c’eravamo io e Bertinotti, adesso c’è il monocolore toscano Renzi-Verdini. Sorgi ha raccontato che quando mi hanno indagato, un funzionario della prefettura gli consegnò intercettazioni che mi riguardavano. Perché nessuno ha voluto fare luce su questo?”
Clemente Mastella è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alla sua possibile candidatura a sindaco di Benevento. “E’ solo un’ipotesi, non ho ancora deciso –ha spiegato Mastella-. Se ne parla da mesi, ma non c’è alcuna conferma. Io subisco la comunicazione, non la fomento. Che ci sia in atto una possibilità è vero, ma che abbia già deciso è falso. Sicuramente deciderò nei prossimi giorni”.
Riguardo il dialogo con Berlusconi rivelato da La Stampa. “Come fanno a virgolettare? Io non ho parlato con nessuno –ha affermato Mastella-. Con Berlusconi ogni tanto mi sento, ma è sempre stato un atteggiamento di leale amicizia, anche quando non c’era collaborazione politica. Laddove dovessi essere candidato, la scelta partirebbe da me, allargando poi agli altri. La mia famiglia è contraria e la mia famiglia è più importante di quello che dice Berlusconi. La mia famiglia ha paura che si scateni quello che si è scatenato in passato dal punto di vista mediatico e giudiziario. Mi hanno colpito pure da ministro della giustizia, figuriamoci da sindaco. Io non ho potere, mi fa piacere che la gente mi appoggi. Chi è massacrato sul piano mediatico e giudiziario di solito esce con le ossa rotte, il fatto che io abbia retto mi fa piacere e mi commuove. Se mi candidassi sarebbe l’epilogo della mia carriera politica, non ho più l’età per ripartire. Se dovessi scendere in campo lo farei per la mia città, che è in caduta libera. E’ prima per quanto riguarda la disoccupazione in Italia e ultima per i servizi attivi in città. Se potessi fare qualcosa per i cittadini lo farei volentieri. Ho già detto che non prenderei lo stipendio se facessi il sindaco e lo farei al massimo per 5 anni, perché devo creare un gruppo dirigente, non è che posso andare avanti all’infinito”.
Riguardo i rapporti con Nunzia De Girolamo. “I rapporti con lei non sono idilliaci ma sono molto più scorrevoli –ha affermato Mastella-. L’ho incontrata, abbiamo superato i motivi di tensione che c’erano stati tra di noi”.
Sulla nuova generazione di politici. “I maestri non si eliminano –ha sottolineato Mastella-, è giusto che facciano i maestri per le giovani generazioni. Il dramma la sindrome di Anchise, non soltanto di scaricare i padri e i maestri, ma anche di mandarli al pubblico ludibrio della piazza. E’ saltata la generazione di Obama, Renzi non incarna la generazione di Obama. Lui fa gli slogan. Ma quando si parla di crescita del pil da 0,8 a 0,9, come diceva mia nonna sempre 0 è. Sono dati economici che vanno contro la realtà. Danno l’impressione che si marci sul posto senza muoversi. Se in Italia vanno via più ragazzi di quelli che arrivano vuol dire che il Paese è in crisi, non si fanno neanche più figli”.
Sulla situazione a Roma e Napoli. “La crisi porta la febbre e quando la febbre è alta fai cose che non faresti se avessi la temperatura normale –ha affermato Mastella-. Il centrodestra sta facendo cose contorte. Anche il centrosinistra a Napoli. Non si può dire che non si annullano i voti perché solo uno ha violato il regolamento. Fosse stato a Milano potrei crederci, ma a Napoli, considerando la povertà, credo che non sia stata solo una persona a prendersi l’euro. Se sono state riscontrate irregolarità si deve rivotare. Che problema c’è per la Valente se si va a votare di nuovo e rivince? In questo modo viene massacrato Bassolino. Se si va a rivotare si magnifica il risultato. Pd arrogante come dice D’Alema? Non mi avvalgo di questa capacità dialettica. Credo che le primarie ai seggi incriminati vadano ripetute per eliminare ogni dubbio. Il mio dispiacere è se a Napoli rivince De Magistris, quindi mi dispiace che il pd è in queste condizioni. Il dramma è che tutto questo fa rivincere De Magistris. La democrazia è questa, tra 500 beoni e 499 persone sagge, vincono i beoni”.
In passato Mastella disse che ai tempi in cui era ministro ci furono poteri che si mossero per attaccare lui e la sua famiglia, e che determinarono la caduta del governo Prodi. “Quelle cose che dissi le confermo e aggiungo un’altra cosa –ha affermato Mastella-. Cinque mesi fa il giornalista Marcello Sorgi a ‘Porta a Porta’ ricordò che durante il periodo delle mie vicende drammatiche, accadde una cosa strana: lui era inviato a Napoli per La Stampa e, mentre era con altri giornalisti, arrivò un funzionario della prefettura che gli consegnò intercettazioni che mi riguardavano. Ma come mai nessuno si è incaricato di fare luce su chi era quel funzionario? Come faceva la prefettura ad avere queste cose? C’era qualcuno dei servizi intrufolato nella prefettura? Perché nessun magistrato ha voluto sentire Sorgi su questo? Dovrebbero darmi una spiegazione. Si voleva colpire il governo Prodi, forse perché non era simpatico ad alcune grandi potenze internazionali. Secondo me era una bella esperienza di governo e avrebbe aiutato l’Italia. Quelli del pd oggi screditano quell’esperienza, pure Orfini ha detto che c’erano Bertinotti e Mastella, oggi però ci stanno Renzi e Verdini, tralasciando il mio amico Alfano. Perlomeno io e Bertinotti ci eravamo presentati insieme prima delle elezioni, questi no, questi sono partiti da una parte e sono finiti all’altra. Hanno trovato l’oro che qualcuno gli ha fatto trovare. E’ un governo di alleanze spurie. Le nostre non erano spurie. Adesso è il governo Renzi-Verdini. Almeno noi eravamo di Lombardia e Campania, qua c’è il monocolore toscano al governo”.
Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 Stelle, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo le polemiche sulle dichiarazioni di Guido Bertolaso nei confronti di Giorgia Meloni. “C’è una strumentalizzazione del ruolo della donna su ogni piano, non solo in politica –ha affermato Taverna-. Nel 2016 rasenta il ridicolo. Noi come M5S abbiamo espresso più candidati sindaco donna rispetto agli uomini, ma non è un qualcosa di calcolato, è il risultato della consultazione popolare tra gli iscritti. Le uscite di Bertolaso nei confronti della Meloni le trovo ridicole, non sa cosa affronta quotidianamente una donna, una mamma, una compagna, una lavoratrice nella vita quotidiana. So per esperienza che una donna ogni mattina affronta una serie di incombenze legate al fatto di essere donna, mamma e lavoratrice senza che nessuno va a mettergli una stelletta sul petto. Noi donne abbiamo ormai un ruolo importantissimo nella società. Bertolaso lo lasciasse decidere alla Meloni se in questo momento sente di dedicare più spazio alla sua condizione di gravidanza piuttosto che alla sua attività politica, ma una cosa non esclude l’altra. La nostra Virginia Raggi ha un bimbo piccolo eppure è candidata sindaco. Mi sembra una grande cretinata che una donna in gravidanza non possa svolgere attività politica. Anzi, la Meloni è anche più tutelata dal punto di vista economico per affrontare entrambe le situazioni, rispetto magari ad altre donne in difficoltà che comunque lavorano pur avendo un bambino. E’ stato uno scivolone quello di Bertolaso, che poi ha anche in parte ritrattato. Facendo una battuta, dico che se la gravidanza fosse affidata all’uomo probabilmente andremmo in conto all’estinzione della specie”.
Se Meloni decidesse di scendere in campo ci sarebbero due candidate sindaco donne. “Io –ha spiegato Taverna- potrei criticare sotto il profilo politico la candidatura della Meloni, per quello che è il suo partito e la vicinanza alla giunta Alemanno. Più di peso sono i candidati che vengono proposti, più c’è un filo di dignità a concorrere a questa competizione elettorale. Il nome di Bertolaso scredita la destra. Meloni quantomeno riveste un profilo più concreto di quello che dovrebbe essere il ruolo della destra, anche se la destra con la giunta Alemanno ha dimostrato di essere vicina ad una concezione di politica che non c’entra più con destra e sinistra, ma con mafia capitale. Sono gestioni che non c’entrano niente con appartenenze ideologiche, sono gestioni delinquenziali, a favore di una classe dirigente corrotta gravemente compromessa. Noi ci proponiamo con una candidata che è lo specchio di quello che dovrebbe essere la nuova politica. Non metto bocca su Giachetti che si tiene stretta la sua poltrona parlamentare, dico semplicemente che il M5S è l’unica forza credibile per rilanciare questa città”.
Sulla rinuncia di Patrizia Bedori alla candidatura a sindaco di Milano. “I motivi per cui la Bedori ha lasciato sono quelli che ha detto lei, il resto sono invenzioni della stampa –ha affermato Taverna-. Patrizia ha deciso di fare un passo indietro perché, con un M5S che è sottoposto ad una campagna mediatica che rasenta la persecuzione, non ha retto la pressione, si è resa conto che le aspettative nei confronti del Movimento sono grandissime. Ha fatto una scelta da persona adulta, che si propone con umiltà, trasparenza e onesta. La pressione è stata stata troppo grande per un cittadino che vorrebbe essere utile alla politica anziché essere fagocitato dalla politica. Io credo che sia stata una presa di coscienza a posteriori. Per nessuno di noi è semplice, fortunatamente continuiamo a rimanere cittadini, a volte si incappa in errori, si rischia di fare gaffe, perché nessuno di noi fa la PNL (programmazione neuro-linguistica, ndr), che sostengono sia una pratica quotidiana a cui Casaleggio ci sottopone. Nessuno di noi si struttura per essere mediaticamente appetibile. Io sto esprimendo tutta la mia solidarietà alla Bedori, l’ho già fatto in privato. Non vorremmo fosse un’ulteriore spettacolarizzazione di una divisione dei generi, se questa scelta l’avesse fatta un uomo sarebbe stato lo stesso”.
La “Cocina Mexicana” sbarca da Officina Birra
Venerdì 18 Marzo a partire dalle ore 20:00, Officina Birra organizzerà una serata all’insegna dei sapori decisi del Messico con piatti caratterizzati da ingredienti ed aromi che rendono questa cucina unica e speciale….un’esplosione di odori, sapori e colori che hanno origine da diverse culture e tradizioni culinarie antichissime.
Lo Chef ha ideato uno special menù con pietanze semplici ma allo stesso tempo decisamente gustose e stuzzicanti per una cena all’insegna del gusto dove la gastronomia messicana si esprime in tutta la sua particolarità grazie agli ingredienti e alle spezie utilizzate.
Per iniziare la serata, come antipasto sarà servita una bruschetta messicana ai fagioli piccanti, un piatto “classico” ma che riesce sempre a stimolare appetito e papille gustative.
Terminato l’antipasto, lo Chef preparerà Spaghettoni al Guacamole con salmone saltato, un connubio insolito di sapori che racchiudono le note speziate e piccanti tipiche della tradizione messicana. Per assaporare i veri gusti messicani non mancheranno i famosi Burritos con chili di carne e si potrà guastare anche Petto di pollo con Guacamole avvolto nel bacon, una pietanza strutturata, ricca e saporita, in grado di soddisfare qualsiasi palato!
Opzioni menù
– antipasto più un piatto: 15 euro
– antipasto più due piatti: 22 euro
Officina Birra continua la sua mission culinaria sperimentando nuove ricette con ingredienti genuini e stagionali che stimolano l’appetito e la fantasia di chi li assaggia.
La serata inizia alle 20:00, venerdì 18 Marzo.
Per info e prenotazioni
(+39) 3334981458 (+39) 06 9357 1248
Capol Latina e Parent Project Onlus insieme per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica contro la distrofia muscolare Duchenne/Becker che colpisce i bambini
LATINA: L’OLIO DELLA SOLIDARIETÀ
Domenica 10 Marzo, alle 11:45, presso la Chiesa Sacratissimi Cuori di Gesù, a Borgo Sabotino (LT), sarà possibile partecipare alla staffetta di beneficenza acquistando gli oli extravergini di oliva di qualità, classificati all’XI Concorso provinciale ‘L’Olio delle Colline’
Che fosse di ottima qualità e salutare, lo sapevamo. Ma l’olio extravergine d’oliva pontino è anche solidale. Domenica 20 Marzo, dopo la santa messa delle ore 11:00, nella sala parrocchiale della Chiesa Sacratissimi Cuori di Gesù, a Borgo Sabotino, grazie alla disponibilità del parroco Don Giuseppe, sarà possibile acquistare in beneficienza gli oli classificati all’XI edizione del Concorso provinciale ‘L’Olio delle Colline’, organizzato dal Capol di Latina, e messi a disposizione dagli olivicoltori partecipanti. Tutto il ricavato verrà devoluto all’Associazione Parent Project Onlus e destinato alla ricerca scientifica contro la distrofia muscolare Duchenne e Becker che colpisce i bambini.
Parent Project Onlus nasce negli Stati Uniti nel 1994, diffondendosi presto in tutto il mondo. Due anni dopo si costituisce in Italia con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini affetti dalla distrofia muscolare Duchenne e Becker. Si tratta di una malattia rara, che colpisce 1 su 3.500 bambini, esclusivamente maschi, tranne rarissime eccezioni. La causa è l’alterazione di un gene localizzato sul cromosoma X che contiene le informazioni per la produzione della proteina Distrofina. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette da tale patologia. Ad oggi una cura non esiste ancora. La strada da fare per ottenere risultati concreti è lunga e onerosa.
Oltre a promuovere e finanziare la ricerca scientifica, dal 2002 Parent Project Onlus ha dato vita al Centro Ascolto Duchenne, servizio di informazione e divulgazione clinica, legale e sociale, rivolto alle famiglie e agli specialisti. In collaborazione con Oracle Italia, ha inoltre sviluppato il Registro Italiano DMD/BMD, banca dati on-line che intende colmare la mancanza di informazioni sui pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne/Becker e permettere la comunicazione relativa alle sperimentazioni cliniche.
IL TEATRO BERTOLT BRECHT IN TUNISIA
Il collettivo formiano al Festival Méditerranéen du théâtre pour Enfants
15-20 Marzo, Ben Arous
Il Teatro Bertolt Brecht di Formia dal 15 al 19 Marzo vola in Tunisia per l’ottava edizione del “Festival Méditerranéen du théâtre pour Enfants” di Ben Arous promosso dal Ministero della Cultura e della Conservazione del patrimonio, dal Commissariato Regionale del governatorato di Ben Arous in collaborazione con l’associazione “Cultura per Tutti”.
Cinque giorni di laboratori sulla commedia dell’arte e di spettacoli con i cavalli di battaglia “Pulcinella Mon Amour” ed “I racconti di Fernando”. Dopo la Spagna e l’Albania, il festival tunisino segna un’altra importante tappa del progetto “I Fari culturali del Mediterraneo”, di cui il Teatro Bertolt Brecht è capofila, che punta sull’arte come veicolo fondamentale per una cultura di integrazione e di pace, come occasione di scambio e di crescita, che parte da Formia e si muove a livello internazionale verso altri possibili partner come Grecia e Africa.
La partecipazione al Festival di teatro per ragazzi tunisino porta avanti l’idea ed il valore di un sorriso senza frontiere dove il teatro di strada, il teatro popolare ed i burattini hanno i bambini come interlocutori privilegiati. Da Pulcinella a Fernando fino a Giufà i personaggi del Mediterraneo raccontano le loro storie di tradizione e di pace.
“Il Mediterraneo è un oceano, un continente, un globo di relazioni ed umori, porti, terre, frutti, parole, navi, zattere, musiche, maschere, costumi, danze. Un universo straordinario per diversità e cultura, religioni ed ateismo, filosofie, scienza astronomica. Tutto quello che siamo si è messo in cammino da qui. Anche noi, con la nostra carovana ci mettiamo in cammino intorno a questo splendido e maledetto mare portando la nostra arte e investendo nel nostro Festival dei Teatri d’arte Mediterranei, ad agosto alla sua XXII Edizione, come punto di incontro di culture e pensieri”, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.