Davide Bordoni, Coordinatore romano di Fi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alle elezioni amministrative a Roma. “Mi dispiace che una parte del partito, gli ex An, questo accordo con Marchini non l’ha visto bene o non l’ha capito e ha deciso di non concorrere –ha affermato Bordoni-. Mi dispiace anche che altri partiti stiano facendo campagna acquisti, parlando male di questo o di quell’altro schieramento. Soprattutto Fdi, sta chiamando in maniera scientifica tutti i nostri consiglieri e dirigenti. Ne stiamo prendendo atto, auguri per loro. Noi stiamo lavorando per vincere. Mi sembra che i sondaggi ci stiano premiando. Prima Marchini era dato per 4, oggi è uno dei papabili per il ballottaggio. Guido Bertolaso è un valore aggiunto importante, sono sicuro che Marchini lo farà partecipe delle sue scelte e avrà un ruolo di primissimo livello nella prossima giunta Marchini. Roma ha bisogno di Bertolaso. Secondo me lui e Marchini si somigliano molto. Alemanno non ha mai detto di sostenere Marchini. Credo che Storace possa portare un valore aggiunto, importante. La coalizione più di ampio respiro è e meglio è. In Roma Popolare c’è la Lorenzinj che sta cercando di portare avanti la sua lista civica insieme a Marchini, spero che lui dia il dovuto spazio anche a lei. Allargare la coalizione non è male. Ma rimane comunque un fatto locale. Credo che l’alleanza con Salvini e Meloni sia rimasta in tutte le altre città. Nonostante Roma, non è in discussione il valore del centrodestra. Spero che subito dopo le elezioni del 5 giugno, ci si possa ritrovare anche a Roma al ballottaggio. Se la Meloni andasse al ballottaggio non avremo problema a dare il nostro supporto, così come spero non ce l’abbiano loro a darlo a Marchini. Tra noi e i 5 stelle non credo che la Meloni voti i 5 stelle”.
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REGIONE, PALOZZI(FI): “L’UNICO DOSSIER DA CHIUDERE E’ ESPERIENZA ZINGARETTI”
“Apprendiamo dal presidente Zingaretti del suo incontro col premier Renzi, in cui si sarebbe fatta una panoramica sui dossier aperti nel Lazio da chiudere al più presto. Sinceramente in questa Regione l’unico dossier da chiudere è l’esperienza amministrativa targata Zingaretti, che su sanità, sviluppo e infrastrutture ha fallito su tutta la linea”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
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REGIONE, STORACE: ZINGARETTI CONTRO ROMA,OK COMMISSIONE A PRIMO
ARTICOLO DELRI O
“Eguali poteri tra Roma capitale e la città
metropolitana: un capolavoro di ipocrisia contro Roma e’ stato compiuto in
commissione alla Pisana dalla maggioranza di Zingaretti con l’approvazione
dell’articolo 1 alla legge sui poteri locali. Zingaretti umilia la città
perché sa di avere già perso le elezioni in arrivo: Roma ha diritto ad un
modello di governance chiara e senza pasticci”. Lo scrive in una nota
Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
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PSR, AURIGEMMA (FI): “CHIESTI CHIARIMENTI A BRUXELLES PER
INADEMPIENZE”
“Il Psr si sta rilevando un grande bluff e
l’ennesima occasione persa dall’amministrazione regionale. Infatti,
risulta che ci sarebbero difformità tra quanto previsto dal Psr, oggetto di
approvazione da parte dell’unione europea, e il bando operativo. Nello
specifico, non vi è traccia nel bando della possibilità di presentare la
domanda congiuntamente da cinque giovani con requisiti, negando loro
l’opportunità di ottenere il premio di 70mila euro a testa previsto dal
documento di programmazione. Perciò, questa decisione da parte della regione
non aiuterà la realizzazione di progetti e di compagini sociali complesse,
visto che rischia di isolare i giovani in piccole realtà. Quello che in
teoria poteva rappresentare un aiuto, un contributo allo sviluppo, potrebbe
rivelarsi invece un limite alla nostra economia. E questo la dice lunga sul
reale interesse e la capacità gestionale del presidente Zingaretti e
dell’assessore Hausmann. Inoltre, anche per quanto riguarda il
raggiungimento degli obiettivi, necessario ai giovani per ottenere il
premio, non c’è chiarezza. In sostanza, quello che in teoria doveva essere
un premio all’iniziativa e al progetto di un giovane nel settore agricolo,
potrebbe trasformarsi in un progetto di investimento degno di un vero
imprenditore. Quindi, il giovane per ottenere il saldo deve in sostanza
sostenere degli investimenti. E non tutti, naturalmente, possono supportare
questi costi. Noi chiederemo spiegazioni anche in commissione di vigilanza su
tutta questa vicenda e scriveremo anche alla commissione europea per le
inadempienze al testo originario finanziato da Bruxelles. Infatti, anche su
questo settore si dimostra la totale mancanza di programmazione, e non
vorremmo che anche questo si riveli alla fine un fallimento, targato
Zingaretti e Hausmann. E in questa eventualità si tratterebbe di una
mancanza di rispetto verso tutti coloro che hanno creduto in un documento di
programmazione, disatteso dalla regione nel suo bando operativo”.
Lo dichiara, in una nota, il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio
Antonello Aurigemma.
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COMUNALI, RAMPELLI: FDI CRESCE ANCORA, MELONI UNICA CANDIDATA
CREDIBILE
“Fratelli d’Italia, anche a un passo dalla
chiusura delle liste per le candidature alle amministrative di Roma, continua
ad aggregare nuove realtà nella Capitale. Siamo felici per gli ingressi
dell’ex vice coordinatore vicario di Fi Alessandro Vannini e dell’ex
Coordinatore del XIII Municipio Marco Giovagnorio, a cui diamo il nostro
benvenuto, risorse importanti che hanno una storia profonda che non sfuggirà
alla città. Non lo dicono solo i sondaggi ma lo conferma anche il
territorio: la scelta di Forza Italia di sostenere il trasformista Marxini
non solo non è stata capita dagli elettori di centrodestra ma premia
soprattutto il nostro movimento, che continua a incassare adesioni e fa
guadagnare punti a Giorgia Meloni”. È quanto dichiara in una nota Fabio
Rampelli, parlamentare romano e capogruppo alla Camera di Fratelli
d’Italia-Alleanza Nazionale.
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ACEA, ABBRUZZESE (FI): SINDACI MARCINO CONTRO GESTORE
“Acea Ato 5 continua ad andare avanti a colpi di
atti giudiziaRi e ricorsi, ma non si preoccupa a tutt’oggi di migliorare
l’efficienza del servizio. Questo la dice lunga sulla volontà del gestore di
proporsi in modo positivo nei confronti del territorio. Qualche giorno fa
dissi Marciamo su Acea. Credo che tale eventualità sia ormai inevitabile. Il
territorio deve fare fronte comune contro il gestore”. Lo ha dichiarato in
una nota Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e
presidente della commissione speciale Riforme istituzionali.
“E’ logico che il gestore tenterà di dividere il fronte cercando di
influenzare qualche amministratore con questi continui ricorsi a cavilli
giuridici. Tra articoli, commi e scadenze, siamo venuti a conoscenza che lo
scopo del gestore è ‘in ogni caso, quello di limitare al massimo la
dispersione del flusso idrico, è tra i primi obiettivi del gestore, e quindi
di tutte le squadre operative ogni giorno al lavoro in provincia di
Frosinone’. Se fosse stato così in dodici anni di gestione, sicuramente la
provincia di Frosinone non sarebbe maglia nera a livello nazionale per la
quantità di acqua dispersa sul territorio. Si parla del 74% della fornitura
non di dati trascurabili”.
“Infine mi preme sempre ricordare che secondo l’antitrust, ha sanzionato Acea
per i modi poco ortodossi con il quale cerca di far esborsare denaro ai
cittadini e alle imprese. L’organismo infatti afferma che ‘Si tratta di
condotte connotate non solo da una mancanza di diligenza, ma anche di
carattere aggressivo: idonee cioè a determinare nei consumatori un indebito
condizionamento; ovvero a ottenere il pagamento di importi non corrispondenti
ai consumi effettuati, oppure dovuti ma con modalità e tempistiche diverse,
da parte delle imprese sanzionate che operano in regime di monopolio per la
fornitura di un bene vitale ed essenziale come l`acqua e dispongono di
un`importante leva commerciale come la minaccia di interrompere il
servizio'”, ha concluso Abbruzzese.
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Caso Pino Maniaci; Ingroia (legale del giornalista) a Radio Cusano Campus: “Sull’uomo Maniaci e la sua attività anti-mafia sono pronto a mettere la mano sul fuoco. Dimostrerà che non ha mercanteggiato la sua professionalità”. Sulla questione morale nel Pd: “Berlusconi attaccava direttamente i magistrati, Renzi invece li fa attaccare dai suoi uomini all’interno del Csm”
Antonio Ingroia, Presidente di Azione Civile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) .
In merito all’inchiesta su Pino Maniaci, assistito da Ingroia. “Lo stato d’animo di Maniaci è di un uomo che per anni e anni si è battuto per l’antimafia, esponendosi e rischiando davvero –ha affermato Ingroia-. Quello che emerge oggi non può cancellare la storia, lui ha fatto giornalismo anti-mafia e ne ha subito le conseguenze, subendone anche le conseguenze. In Italia purtroppo si fanno sempre le crociate, o santi o diavoli. Parliamo di uomini. Rispetto all’uomo Maniaci non si può mettere in dubbio la veridicità delle sue inchieste giornalistiche e delle minacce e aggressioni ricevute, su questo ci metto la mano sul fuoco. Su questi fatti recenti vedremo. Se la procura procede per estorsione, l’estorsione prevede che ci sia stato un mercanteggiamento dell’attività giornalistica da parte di Maniaci. Noi dimostreremo che lui non ha cambiato modo di fare giornalismo, indipendentemente dai contributi che eventualmente ha ricevuto. E, se li ha ricevuti, sicuramente lui dimostrerà che si tratta di contributi leciti, che nulla hanno a che vedere con il mercanteggiamento della sua professionalità”.
In merito alla questione morale nel Pd dopo l’arresto del sindaco di Lodi. “Questa vicenda sta assumendo contorni di un copione già visto –ha affermato Ingroia-. Solo che quando c’era Berlusconi, lui attaccava in prima persona i magistrati. Renzi formalmente dice di non avercela coi magistrati, ma poi i suoi uomini nel Csm attaccano la magistratura. Il Csm dovrebbe avere un ruolo di tutela dell’autonomia della magistratura dalla politica, invece si sta trasformando in un luogo di attacco nei confronti della magistratura. E’ legittimo il diritto di critica nei confronti dei provvedimenti giudiziari, però la politica non deve interferire. Fermo restando che questa era la regola nel ventennio berlusconiano, siccome da quando il Pd è al potere la corruzione sta coinvolgendo questo partito, anche loro si stanno rivoltando contro la magistratura, e questo è grave per il Pd, che ha dimenticato completamente i valori di Berlinguer e della questione morale. Renzi dice che la questione morale riguarda tutti? La sua dichiarazione somiglia al famoso intervento di Bettino Craxi in parlamento. Niente di nuovo sotto il sole. Quello che viene contrabbandato come conflitto tra politica e magistratura, è invece un conflitto tra la giustizia e l’illegalità”.
Sulle dichiarazioni di Davigo. “Davigo dice le stesse cose da tanti anni, non vedo quale sia lo scandalo –ha spiegato Ingroia-. Sono le stesse cose che dico anche io. Si è voluto fare polemica facile, si è distorta la dichiarazione di Davigo che non ha mai detto che tutti i politici rubano, ha detto che quelli che rubano oggi non si vergognano. Aggiungo io che non tutti rubano ma ce ne sono di più rispetto a prima”.
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AGRICOLTURA: MIPAAF, AGEA APPROVA CONVENZIONI CON CAA =
L’Agea ha approvato le convenzioni che
disciplinano i rapporti tecnici ed economici con gli Organismi
pagatori e con i Centri di Assistenza Agricoli. Lo rende noto il
ministero delle Politiche agricole in un comunicato.
I relativi accordi 2016, in corso di sottoscrizione, tengono conto per
la prima volta, degli obiettivi connessi all’introduzione della
‘domanda grafica’ da quest’anno. Ne deriva un ulteriore rafforzamento
del quadro tecnico-giuridico, dal quale ci si aspetta un nuovo impulso
nelle procedure di acquisizione delle domande da parte dei Caa.