Domani il sindaco di Roma Alemanno s’incontrerà con Berlusconi al quale proporrà un documento contenente le necessità di Roma Capitale e dei comuni che fanno parte dell’area metropolitana.
La speranza degli abitanti dei territori che sono fuori dagli attuali confini della Provincia di Roma è che Alemanno abbia compreso la sensibilità politica del candidato alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Storace, è faccia comprendere al presidente Berlusconi che un diverso assetto istituzionale della regione deve essere possibile nel breve tempo, prima che le province di Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti giungano al collasso economico e sociale.
Quella di un diverso assetto istituzionale della Regione Lazio è un’antica battaglia che con la Provincia di Latina, in primis, sta combattendo da qualche anno.
Ripetendo in ogni dove che il Comune di Roma non può essere gestito con leggi che sono uguali al più piccolo ente locale della regione e che ha un bisogno urgente di una revisione della legge costituzionale che faccia di Roma la 21° regione d’Italia, svincolando dalla stretta non più sostenibile le rimanenti province laziali.
Del resto il carattere speciale di Roma trova riconoscimento nel testo della nostra Costituzione come riformato nel 2001, con l’introduzione del terzo comma dell’art.114 il quale sancisce che: “Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.
Con Roma capitale cesserebbe, di fatto, l’utilità dell’area metropolitana, mentre la Provincia di Roma sarebbe accorpata alle quattro province nell’ambito della nuova Regione Lazio.
Sempre che il nuovo Governo che si formerà dopo il voto del 24 e 25 febbraio non continui il nefasto percorso di abolire– accorpare buona parte delle province.
Comunque sia, Roma dovrà necessariamente essere svicolata dal resto del territorio della Regione Lazio, che diversamente composto offrirà la giusta dignità alla Capitale e permetterà alle altre comunità del Lazio di poter ampliare le loro potenzialità, grazie anche a una nuova redistribuzione delle risorse economiche che di rappresentanza istituzionale nel Consiglio regionale.
L’auspicio rimane quello che Alemanno,come ha compreso bene Storace ponendo questa problematica all’interno del suo programma elettorale, domani ragguagli bene Berlusconi e non pensi solo agli interessi di Roma e sappia guardare in faccia ad una realtà che diventa per i territori provinciali ogni giorno più dura”.
On. Gina Cetrone
Consigliere regionale Fratelli d’Italia