venerdì 22 Novembre 2024,

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Giorno memoria: studenti incontrano sopravvissuti Shoah

scritto da Redazione
Giorno memoria: studenti incontrano sopravvissuti Shoah

Ricordare la Shoah, le vittime del nazismo e del fascismo per tenere viva la memoria e coltivare la speranza sul futuro delle nuove generazioni. E farlo attraverso le parole di chi quell’orrore l’ha visto con i propri occhi. All’Auditorium Parco della Musica di Roma i ragazzi e le ragazze delle scuole che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz incontrano, in occasione del Giorno della Memoria, i sopravvissuti ai campi di concentramento Piero Terracina e Sami Modiano. Presenti il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore capitolino alla Scuola Alessandra Cattoi. Durante la mattinata è stato proiettato il film documentario del giornalista Rai Roberto Olla ‘L’amore dopo la tempesta‘, realizzate con le immagini tratte dal viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. Il docufilm approfondisce la storia d’amore tra Sami Modiano e sua moglie Selma, sopravvissuta nascosta nelle montagne di Rodi, donna coraggiosa senza la quale Sami non sarebbe diventato uno dei più grandi testimoni della Shoah. “Io non voglio che i vostri occhi vedano quello che i miei hanno visto a Birkenau – dice Sami Modiano rivolgendosi ai ragazzi – ovvero morte, morte e morte. State attenti e fate in modo che tutto ciò non accada mai più. Mai più“. “Celebriamo l’importanza della memoria alla presenza di figure straordinarie come Sami Modiano, uno dei pochissimi sopravvissuti – commenta Marino – È importante farlo anche oggi, così come lo abbiamo fatto nel viaggio con i ragazzi di 24 istituti romani, perché tutto quello che abbiamo letto, ascoltato e visto dagli occhi dei sopravvissuti, non accada mai più“. “E’ anche grazie a queste iniziative – aggiunge Cattoi – che si crea un rapporto diretto tra i ragazzi e i testimoni che io ritengo fondamentale. Un rapporto che ognuno di loro si porta dentro per tutta la vita. Per questo noi siamo grati a persone come Sami e Piero che, nonostante l’età, gli acciacchi e il dolore, provano a tirare fuori dal cuore quei pensieri e quei terribili momenti vissuti, e ancora oggi non fanno mancare ai più giovani la loro testimonianza“.

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