Nel nostro Paese oggi ci sono cinque anziani per ogni bambino, un numero cresciuto più di cinque volte rispetto al 1951, anno in cui è stato svolto il primo censimento della Repubblica. Questo significa che, in Italia, il tasso di invecchiamento della popolazione, è stato uno tra i più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che, nel 2050, la quota di ultra65enni ammonterà al 35,9% della popolazione totale, con una speranza di vita media pari a oltre 82 anni. Gli anziani rappresentano un grande patrimonio per la nostra società e soprattutto per le giovani generazioni; quindi, è importante che vengano salvaguardati nel miglior modo possibile, ottimizzando le opportunità di salute nonché le occasioni di socialità e di confronto intergenerazionale.
La Fap – Federazione Anziani e Pensionati delle Acli –, in ogni sua articolazione territoriale, è impegnata da sempre nel garantire la difesa e la tutela delle persone più anziane, trasmettendo il messaggio per cui, attraverso l’impegno della società nel suo complesso, è possibile garantire una migliore qualità della vita per chi si trova nelle cosiddette “Terza” o “Quarta età”. È necessario però favorire la loro opera nel volontariato, assicurare un’educazione continua, rendere possibile l’assistenza ai familiari con fragilità, ma anche il coltivare delle passioni. Tutto ciò diventa una strategia per ostacolare il decadimento psico-fisico e sostenere gli anziani. Papa Francesco ci ha recentemente ricordato che, la vecchiaia, è “un dono per il futuro di tutta l’umanità”. Noi tutti abbiamo il dovere di prendercene cura per far diventare la nostra società migliore.