Google ha pronto un algoritmo che invece di classificare i risultati delle ricerche per popolarità, come avviene adesso, riesce a capirne l’affidabilità, scovando ‘bufale‘ e notizie false. L’articolo che descrive il sistema, che non è ancora operativo, è pubblicato sul sito Arxiv.org. Il sistema di ricerca attuale ordina i risultati in base alla popolarità, mettendo in alto nei risultati le pagine che hanno più link da parte di altri siti e vengono visitate di più.
Questo espone a dei problemi. Lo dimostra, ad esempio, il fatto che le ricerche sui vaccini danno sempre come primi risultati siti antivaccinisti, che tendono a citarsi reciprocamente. La soluzione proposta da un gruppo di sviluppatori di Google è misurare l’affidabilità di un sito, invece che la popolarità.
Per determinarla l’algoritmo elaborato confronta le affermazioni e i fatti presenti all’interno di una pagina con il Knowledge Vault, l’enorme archivio automatico che ‘Big G‘ sta costruendo che contiene ormai 1,6 miliardi di fatti verificati. “Invece che contare i link in entrata – scrivono gli autori – il sistema conta il numero di fatti non corretti all’interno della pagina. Una fonte che ha pochi fatti falsi è considerata affidabile, e finisce in alto nell’elenco“.