Entra in vigore dal 1° febbraio il nuovo DPCM firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Sono nove le tipologie di negozi dove si potrà entrare senza avere bisogno del green pass base. In tutti gli altri esercizi commerciali servirà essere guariti o vaccinati, oppure avere il tampone.
I controlli ed il rispetto delle misure dovranno essere assicurati dai titolari degli esercizi attraverso lo svolgimento di controlli anche a campione. È su questo aspetto che l’Unione Artigiani Italiani del Lazio esprime preoccupazione: “Se il green pass serve a completare la campagna vaccinale – spiega il presidente UAI Lazio, Francesco Michele Abballe – aumentare i livelli di sicurezza e a non chiudere e/o sospendere più le attività già fortemente provate, la nostra Confederazione è sicuramente d’accordo con questa decisione. È giusto e doveroso però che il Governo faccia più chiarezza sull’utilizzo di green pass semplice o rafforzato, sull’obbligo vaccinale, sulle attività interessate e non far ricadere sugli esercenti l’onere e la responsabilità dei controlli.
I nostri uffici – prosegue Abballe – supportati dalla Confederazione Nazionale che chiede semplicità burocratica ed operativa, continuano ad essere vicini alle aziende mettendosi a disposizione per Consulenze gratuite per rispettare queste linee guida difficili da interpretare ed evitare che si possano intraprendere azioni al limite della regolarità che possano mettere a rischio i sacrifici di una vita dedicata al lavoro. Le aziende non devono essere lasciate sole in questo momento e soprattutto su di loro non devono gravare ulteriori incombenze che richiedono sforzi organizzativi ed economici non sostenibili, per questo motivo la UAI ha chiesto al Governo il riconoscimento di un Credito di imposta alle aziende che possa ricompensare minimamente tali Controlli”.
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