Oggi a Guidonia, comune vicino a Roma, due aerei militari del 60esimo Stormo sono precipitati dopo essere entrati in collisione durante un’operazione pre-pianificata a partire dall’aeroporto militare Afredo Barbieri con la morte dei due piloti. Un velivolo è direttamente caduto in una strada abitata provocando l’incendio di automobili e sfiorando una strage di civili.
Riteniamo inaccettabile le scelte del Ministero della Difesa e dell’Aeronautica, che legittimano addestramenti militari che tengono in scarsa considerazione i rischi per i cittadini nonostante i tragici insegnamenti del passato: ci ricordiamo nel 1990 a Bologna lo sventramento di un istituto scolastico con l’uccisione di 12 persone e 88 feriti durante un addestramento, così come la strage della funivia del Cernis in Val di Fiemme nel 1998 in cui un aereo militare tranciò il cavo di sostegno alle cabine. Ci opponiamo anche alla scelta di localizzare siti militari in territori urbani, come abbiamo più volte ribadito per il Centro Operativo di Vertice Interforze nel quartiere di Cinecittà a Roma.
Oggi con la scelta del governo Meloni di confermare l’escalation bellica dell’agenda Draghi con l’invio di armi, le basi militari diventano ogni giorno di più elementi di rischio per tutto il territorio circostante e obiettivi sensibili in caso di guerra.
Demilitarizziamo il nostro territorio!
Fuori dalla guerra e dalla NATO!
Per un Lazio Terra di Pace!
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