venerdì 22 Novembre 2024,

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I Cinque Stelle e la democrazia liquida

scritto da Redazione
I Cinque Stelle e la democrazia liquida

Lexè un caso interessante, ma presenta dei limiti“, spiega Barillari. “Non esiste un sistema di votazione interno, ma è stato predisposto un sistema di ‘valutazione di interesse’ basato su 5 generici valori di gradimento. I suggerimenti sono suddivisi per tipologia (integrazione, modifica, obiezione, suggerimento, vizio di forma), ma senza un tutorial per permettere al cittadino senza competenze tecniche, legali o economiche di proporre un suggerimento nella forma normativa corretta. Non è previsto un sistema di votazione trasparente e il codice non è aperto.
Attualmente non è previsto che un cittadino possa scrivere una proposta di legge, ma solo inviare suggerimenti e modifiche ai testi di legge elaborati dai parlamentari e dai consiglieri regionali 5 stelle“. Parelon, acronimo di “parlamento elettronico online“, invece, è un progetto attivo solo da pochi mesi, “ma che ha già superato tutte le barriere e i limiti raggiunti da Lex“, sottolinea Barillari. “Nessuna piattaforma di e-democracy, prima di Parelon, era in grado di fornire a un normale cittadino la possibilità di scrivere da zero una proposta di legge e vederla poi direttamente portata in un’aula legislativa. Le basi di questo progetto nascono nel dicembre 2012, con lo sviluppo del programma partecipato per le elezioni della Regione Lazio tramite liquid feedback e ora è online, dopo circa 2 anni di sviluppo da parte di programmatori volontari del movimento 5 stelle. Parelon è un progetto gratuito, che nasce con una filosofia open source e fonda la sua esistenza su piccole donazioni volontarie di cittadini italiani, senza alcuna connotazione partitica“. Questa piattaforma, infatti, “è a disposizione di tutti i partiti e movimenti politici“. Per Barillari, quindi, “il mondo è già cambiato. Dobbiamo solo avere il coraggio, oggi, di fare il salto in avanti per sancire e garantire la sovranità di ogni cittadino italiano stabilito dall’articolo 1 della Costituzione. Gli strumenti di democrazia diretta possono aiutare tutti i partiti politici – conclude – compreso il M5s“.

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