Apprendiamo dal reportage del giornalista investigativo statunitense già vincitore del Premio Pulitzer nel 1970, Seymour Hersh, che nell’operazione condotta dagli USA per far saltare i due gasdotti Russo/Tedeschi Nord Stream avrebbe avuto un ruolo determinante la base di Gaeta. Si legge infatti:
“…La Sesta flotta americana, la cui nave ammiraglia ha sede a Gaeta, in Italia a sud di Roma, ha sponsorizzato un’importante esercitazione NATO nel Mar Baltico coinvolgendo decine di navi alleate in tutta la regione. L’esercitazione tenutasi lo scorso Giugno sarebbe nota come Operazioni Baltiche 22 o BALTOPS22… copertura ideale per piantare le mine”
Da anni come sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista, ed oggi anche come Democrazia Sovrana Popolare, denunciamo con forza i pericoli alla pace e per la sicurezza del nostro territorio, che mai come adesso vengono mossi dalla presenza della base statunitense a Gaeta e dalla partecipazione dell’Italia alla NATO. Un’organizzazione anacronistica e pericolosa, che ha fatto ripiombare l’Europa in una guerra devastante. Per questo auspichiamo che si crei un fronte, il più vasto possibile, del rifiuto della guerra. Ciò di cui abbiamo bisogno è un nuovo modello di convivenza economico e sociale, che metta al centro l’uomo e i suoi bisogni e non gli interessi di gruppi multinazionali guerrafondai.
Dai politicanti locali che evidentemente fanno tutti riferimento al partito unico della Guerra o forse sono troppo presi a spartirsi la torta delle regionali, nemmeno un accenno al fatto che Gaeta sia obiettivo sensibile, in quanto porto di stanza della USS Mount Whitney; nave da guerra della sesta flotta degli Stati Uniti. Ci piacerebbe sapere dal primo cittadino, quali sarebbero le iniziative poste in essere dal comune in caso di conflitto, a cui parteciperebbe anche il fronte NATO. Vorremmo sapere se esiste un piano di sicurezza ed evacuazione della popolazione civile nel caso esistesse un reale pericolo per il territorio.
FUORI L’ITALIA DALLA NATO
FUORI LA BASE DA GAETA
Partito Comunista Sez. “Mariano Mandolesi”
Democrazia Sovrana Popolare
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