giovedì 21 Novembre 2024,

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I Sindaci italiani: “per sopravvivere sfondare il patto di stabilità”

scritto da Redazione
I Sindaci italiani: “per sopravvivere sfondare il patto di stabilità”

Erano circa un migliaio i sindaci e gli amministratori locali che questa mattina, rigorosamente tutti con fascia tricolore, sono tornati a manifestare per chiedere una revisione del patto di stabilità. Dopo le aperture dall’Ue di tre giorni fa l’Anci e il suo presidente Graziano Delrio vedono uno spiraglio sulla possibilità che possano essere liberati nove miliardi per garantire il funzionamento delle città e il pagamento alle imprese. ‘Complici’, anche i neo presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, che alla delegazione dell’Anci hanno annunciato la propria disponibilità a istituire una Commissione Speciale che esamini un provvedimento ad hoc che il Parlamento dovrà inviare all’attenzione dell’esecutivo. Il cambio di passo nei rapporti tra Sindaci e Camere è stato sottolineato da Delrio. Gli incontri con i presidenti di Camera e Senato, ha spiegato, “hanno evidenziato da parte loro una straordinaria sensibilità alle nostre istanze, confermata dall’impegno per varare una Commissione Speciale“. Poi, forse non dimenticando gli stop and go dell’ultimo anno, ha auspicato: “Ora speriamo che il governo bruci le tappe e che quanto prima venga approvato un decreto che sblocchi i pagamenti alle imprese. Ma se così non fosse valuteremo una deadline per autorizzare unilateralmente i pagamenti“. In forma congiunta Anci e Ance (l’Associazione dei costruttori edili) hanno chiesto, oltre allo “sblocco immediato e con un decreto d’urgenza dei nove miliardi di euro bloccati dal patto di stabilità“, il passaggio immediato “dall’avanzo al pareggio di bilancio, adottando la regola stabile della golden rule, che comporti l’equilibrio di parte corrente e limite all’indebitamento, consentendo così una equilibrata politica di investimenti“.
La manifestazione – a cui hanno partecipato tra gli altri Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, ma anche Rete Imprese, Abi, Confartigianato Imprese, Lega delle Cooperative e la Conferenza delle Regioni – ha evidenziato il malcontento dei primi cittadini. “Per noi il patto di stabilità – ha ribadito il sindaco di Roma Gianni Alemanno – significa l’impossibilità di realizzare cose semplici, come ad esempio la manutenzione delle strade e delle scuole, che al momento non possiamo fare pur disponendo delle risorse necessarie“. Per Roma Capitale, ha aggiunto, lo sblocco del Patto libererebbe 350-400 milioni di euro, di cui 200 potrebbero essere utilizzati per i pagamenti. E se il sindaco di Firenze Matteo Renzi, non presente alla manifestazione, saluta con favore le possibili aperture (“era ora!“), sono ancora tanti i sindaci arrabbiati, come quello di Cagliari, Massimo Zedda, che dice “basta con questo patto di instabilità“. O il suo collega di Pavia, Alessandro Cattaneo, che ribadisce come “per i Comuni la misura è colma”. Chiaro poi l’invito del presidente dell’Upi Antonio Saitta affinché tutti sforino il patto. “Vedrete che magari a breve la Corte dei Conti prenderà qualche provvedimento, ma se lo facciamo tutti voglio proprio vedere cosa succederà“.

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