Il Codacons ha già inoltrato una “diffida agli organi della Regione Lazio al fine di bloccare l’erogazione di qualsiasi somma relativa ai 21 milioni di euro illegittimamente concessi ai Gruppi politici regionali con la delibera del 28 giugno 2012”. E’ la stessa associazione di consumatori a renderlo noto con un documento che fa seguito alla decisione con la quale oggi il Tar ha sostenuto che non possono essere sospese le delibere di stanziamento dei fondi ai Gruppi, in quando l’erogazione dei contributi è stata già azzerata o sospesa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. “Il Tar – si legge nel documento a firma del presidente del Codacons, Carlo Rienzi – pur rigettando la domanda di sospensiva in quanto già il Consiglio di Presidenza della Regione, in ‘articulo mortis’, il 18 settembre scorso ha bloccato l’erogazione dei contributi, ha disposto perentoriamente il divieto di impiego o spesa di quelle somme. Se ciò non avverrà saremo costretti a denunciare nuovamente i consiglieri regionali e chiedere al Tar la nomina di un commissario ad acta”.