I comunisti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Livorno, dove iniziò la storia del PCI il 21 Gennaio 1921. La grande partecipazione ha dimostrato l’attualità della prospettiva comunista e la vitalità del partito su tutto il territorio nazionale.
C’era anche la sezione di Cori intitolata ad ‘Enrico Berlinguer’ alla manifestazione nazionale di sabato organizzata per il 96° anniversario del Partito Comunista Italiano. Nell’anno del centenario della Rivoluzione d’Ottobre, le compagne e i compagni provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Livorno, dove iniziò la storia del PCI il 21 Gennaio 1921.
Un lungo corteo ha attraversato nel pomeriggio le strade della città. È partito dal Teatro San Marco, dove il PCI fu fondato da Antonio Gramsci, Amedeo Bordiga e gli altri componenti dell’ala di sinistra del PSI, quella che si riconosceva nel Comintern, nei 10 punti del Programma di Milano e nella necessità di costituire un vero Partito di classe.
Sul palco di piazza Attias ha parlato, tra gli altri, il Segretario Nazionale Mauro Alboresi, che ha anticipato le prossime mobilitazioni per la riduzione dell’orario e dell’età di lavoro, per la completa gratuità dell’istruzione e della sanità pubblica. Sono queste le priorità politiche per i comunisti, per i quali al primo posto ci sono i diritti del popolo e la loro effettività.
Con questa iniziativa, alla quale ha partecipato anche FGCI – Federazione Giovanile Comunista Italiana, il PCI ha dato prova della sua vitalità e presenza su tutto il territorio nazionale. Ha dimostrato che è ancora viva la prospettiva comunista e le istanze da cui nacque. Oltre a riaffermare i diritti del lavoro, il progetto punta alla rottura dell’Ue e dell’euro e alla sovranità nazionale.