PARTECIPATE, PICCOLO (PD): PIANO ESUBERI ASSURDO IN ASSENZA
INDIRIZZI POLITICI
“La lettera con la quale si chiede a tutte
società capitoline di: ‘Provvedere alla ricognizione del personale da
inserire nell’apposito elenco, con puntuale indicazione dei profili
posseduti, da trasmettere alla Regione Lazio, per la successiva gestione
delle procedure di mobilità, in ambito regionale’; è quantomeno assurda e
inopportuna. Faccio presente che già nel mese di agosto 2016 era stata
preannunciata una delibera sulla ‘governance’ delle società capitoline,
riannunciata poi nel corso della sessione di bilancio e di cui non vi è
ancora traccia. L’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban ha annunciato
la settimana scorsa l’intenzione di riaccorpare le società per ridurle a
12, e di presentare il piano in Assemblea Capitolina entro un mese. Una
riorganizzazione che nelle intenzioni dello stesso Colomban non deve
aumentare i livelli di disoccupazione in città. Ci domandiamo a questo
punto su quali basi debba avvenire l’individuazione degli esuberi in
assenza di indirizzi politici chiari, pubblici e trasparenti. Non vorremmo
doverci trovare di fronte un tentativo di epurazioni per aprire il campo a
promozioni per gli amici degli amici come già avvenuto in queste settimane
in ATAC e AMA”. E’ quanto dichiarato in una nota dalla consigliera
capitolina del PD Ilaria Piccolo.
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Politici spiati: Pignatone, piena collaborazione con Usa
Procura in attesa dati server chiesti con rogatoria
C’e’ “piena collaborazione” tra la
procura di Roma e le autorita’ americane sull’indagine che ha
portato all’arresto un mese fa dei fratelli Giulio e Francesca
Maria Occhionero, con l’accusa di cyberspionaggio nei confronti,
tra gli altri, degli ex premier Matteo Renzi e Mario Monti e del
presidente della Bce, Mario Draghi. Non sono ancora arrivati –
ma ci vogliono i tempi tecnici, non ci sarebbero ritardi – i
dati richiesti tramite rogatoria internazionale agli Usa per
acquisire il contenuto dei server utilizzati dagli Occhionero e,
quindi, accertare la qualita’ e quantita’ delle notizie da loro
carpite illegalmente. Lo ha riferito, a quanto si apprende, il
procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, ascoltato in audizione
al Copasir. Sulla stessa vicenda ieri il Comitato ha sentito il
capo della Polizia Franco Gabrielli.
Mentre i due fratelli sono ancora in carcere, non sono stati
fatti passi avanti – sempre a quanto si apprende – sui tentativi
di decrittare le migliaia di file cifrati che gli indagati
avevano archiviato su cloud e computer. E dunque non e’ ancora
chiaro se gli Occhionero siano effettivamente riusciti ad
‘esfiltrare’ informazioni sensibili dai loro attacchi
informatici a cariche istituzionali ed enti pubblici.
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PATANÈ (PD): “REGIONE IN PRIMA LINEA AL FIANCO DEI LAVORATORI”
“Oggi sono qui per manifestare fattiva solidarietà
a tutti i lavoratori coinvolti che chiedono giustamente un impegno da parte
di tutte le Istituzioni su questa vertenza di fondamentale importanza. La
Regione Lazio è in prima linea al loro fianco, dopo la mozione approvata in
Consiglio e le audizioni in commissione è in atto un’interlocuzione attiva
con i rappresentanti di Sky Italia per contribuire concretamente alla
definizione di una soluzione. Ora ci aspettiamo che l’azienda faccia la sua
parte”. Così in una nota il consigliere regionale Eugenio Patanè (Pd) a
margine del presidio dei lavoratori Sky a Montecitorio.
“In gioco non c’è solo il futuro di 669 lavoratori e altre centinaia di
persone impiegate nell’indotto – aggiunge – Questa vicenda è l’ennesimo
campanello d’allarme, Roma sta progressivamente perdendo competitività in
tantissimi settori, non solo nell’audiovisivo. Pensiamo solo alle vertenze
Alitalia e Almaviva, nelle quali la Regione si è subito attivata, ora è
indispensabile a tutti i livelli una reale consapevolezza della portata dei
problemi che siamo chiamati a fronteggiare. Roma ha bisogno di risposte di
sistema nella quale tutti gli attori in campo assumano fino in fondo le
proprie responsabilità, dal Governo alla Regione al Campidoglio, insieme.
Roma non può non avere un’idea di sviluppo per la città che porti ad
attrarre investimenti ed opportunità per tornare a difendere il futuro di
cittadini e lavoratori”.
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AGRICOLTURA, REGIONE: 150 PRODUTTORI LAZIO PRESENTI A FIERA BERLINO
“La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial,
partecipa a Fruit Logistica, la più grande fiera internazionale dedicata al
settore dell’ortofrutta in programma a Berlino da oggi fino al 10 febbraio,
con oltre 2.884 espositori, 83 Paesi partecipanti e 70.000 buyers”. Così in
una nota la Regione Lazio.
“Il Lazio, in uno spazio di 130 mq sarà presente con circa 150 produttori
(Agrinsieme OP, AOP CSC Lazio, Biodinamica Parlapiano Donato, C.O.P.A.,
Mafalda, MOF, Olive.R, Parlapiano Demetrio), – prosegue la nota – per
promuovere a livello internazionale le eccellenze ortofrutticole insieme al
suo immenso patrimonio turistico e culturale. Durante le giornate
fieristiche, infatti, i visitatori dello stand Lazio potranno intraprendere
un viaggio fatto di sensazioni visive, olfattive e percettive. Un racconto
del territorio narrato attraverso le eccellenze produttive, che potranno
essere degustate tal quali o come centrifughe e cocktail nei 6 appuntamenti
quotidiani di animazione proposti dalla Regione Lazio, in collaborazione con
AgroCamera. Una importante occasione per promuovere un comparto strategico,
che offre grandi opportunità economiche agli imprenditori agricoli e agli
operatori commerciali, e al contempo per veicolare ai consumatori una giusta
e corretta informazione sulla qualità e sulla sicurezza degli alimenti.
Stand Regione Lazio c/o Messe Berlin – Messedamm 22, Berlino – Pad. Hall
4.2/C-08”.
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Roma: Berdini, Raggi impreparata, intorno a lei una banda
‘Con Romeo sono proprio sprovveduti. Secondo me erano amanti’
“Su certe scelte sembra inadeguata al
ruolo che ricopre. I grand commis dello Stato, che devo
frequentare per dovere, lo vedono che e’ impreparata. Ma
impreparata strutturalmente, non per gli anni”. Lo dice della
sindaca di Roma Virginia Raggi l’assessore all’Urbanistica della
Capitale Paolo Berdini, in un colloquio con la Stampa.
“Se lei si fidasse delle persone giuste… – si sfoga Berdini
– Ma lei si e’ messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in
quel caso, io glie l’ho detto: ‘Sei sindaco, quindi mettiti
intorno il meglio del meglio di Roma’. E invece s’e’ messa vicino
una banda”.
“Sono proprio sprovveduti – dice quindi Berdini su Raggi e
Salvatore Romeo, il funzionario del Comune che le ha intestato
una polizza assicurativa – Questi secondo me erano amanti. L’ho
sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo, com’e’ che c’e’
questo rapporto?”.
“Io sono amico della magistratura – dice anhce Berdini –
Paolo Ielo lo conosco benissimo, e’ un amico, ma lei e’
stata interrogata otto ore. Anche li’ c’e’ qualcosa che non mi
torna”.
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Roma: Pd, salutiamo Berdini, si stara’ dimettendo
La capogruppo del PD in Campidoglio Michela Di Biase posta questa mattina su Twitter l’immagine
dell’articolo de ‘La Stampa’ che riporta le parole di Paolo Berdini e commenta: “Dopo questo salutiamo @paoloberdini che immaginiamo si stia dimettendo #cortedeimiracoli”.
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C. destra: Gasparri, manca una guida politica come Tatarella
“Fu geniale costruttore della moderna destra di governo”
“Diciotto anni fa perdemmo
prematuramente Pinuccio Tatarella, autentico, geniale,
infaticabile costruttore della moderna destra di governo”. Lo
dichiara il sen. Maurizio Gasparri (Forza Italia).
“Patriota, meridionalista ma – aggiunge Gasparri – contrario
alle autocommiserazioni del Sud”, Tatarella era “attento alla
selezione di classi dirigenti della politica nella militanza e
tra i promotori di pensiero. Per passione, intuito,
intelligenza, amore per l’Italia rappresenta per qualita’ e
creazione di soluzioni l’esatto opposto delle nullita’ che
emergono ai giorni nostri. Ricordiamo con rimpianto una guida
politica la cui mancanza – conclude – pesa ogni giorno nella
travagliata vita del centrodestra”.
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PASOLINI, M5S: INTERROGAZIONE A FRANCESCHINI SU BOBINE DI SALÒ
“Nonostante siano trascorsi 42 anni da quella
tragica notte, ancora non è stata fatta piena luce sull’omicidio di Pier
Paolo Pasolini. Naturalmente ci auguriamo che la Magistratura possa, anche in
virtù di nuove prove e testimonianze dare un volto e delle pene a colpevoli
e mandanti del massacro dell’Idroscalo. Non tutti sanno che quella notte è
probabile che il poeta di Casarsa si fosse recato ad Ostia per recuperare le
bobine del suo ultimo film <<Salò o le 120 giornate di Sodoma>> che erano
state trafugate e per le quali era stato chiesto un corposo riscatto in
danaro. Di fatto il film uscirà con un finale diverso da quello inizialmente
pensato dal regista e presente nelle bobine rubate. A nostro avviso accanto
alle responsabilità sulla morte di Pasolini è opportuno porre
l’attenzione sull’opera e pertanto abbiamo presentato un’interrogazione
al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per sapere di
quali elementi disponga in relazione a quanto esposto e se non ritene
opportuno assumere ogni iniziativa di sua competenza per agevolare il
recupero delle citate bobine originali per riportare alla luce parti di
pellicola che sono importanti per definire l’opera di uno dei più importanti
artisti italiani di sempre”. Lo afferma in una nota il deputato M5S
Massimiliano Bernini primo firmatario dell’interrogazione.