domenica 24 Novembre 2024,

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Il Gazzettino del Lazio delle ore 17.30

scritto da Redazione
Il Gazzettino del Lazio delle ore 17.30

STORACE: L’INCONTAMINATA MELONI A BENEVENTO SOSTIENE MASTELLA

“Meravigliosa Giorgia: a Roma strillano da
ossessi contro noi che abbiamo lottato per Marchini, uno strano
figuro comunista, almeno cosi’ l’hanno descritto; da ieri urlano
contro la Mussolini rea di aver fatto campagna elettorale in
direzione opposta alla Meloni; loro, puri e incontaminati, al
ballottaggio a Benevento – che si svolgera’ in contemporanea a
quello romano tra Raggi e Giachetti – sosterranno Clemente
Mastella contro il sinistro Del Vecchio”. Lo scrive Francesco
Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Il portavoce locale di Fratelli d’Italia, motiva l’importante
decisione con la necessita’ di ‘ridare alla nostra citta’ una
nuova speranza e un nuovo futuro’. Tanti anni fa, quando la
destra era una cosa seria, il sistema di potere di Mastella a
Benevento fu sgretolato da Pasquale Viespoli. Oggi, la nuova
‘destra’ si accuccia, persino senza lista ma con una sola
candidatura in una civica del principe di Ceppaloni, e loda
Clemente. In citta’ dicono che l’operazione l’ha cucita Nunzia De
Girolamo, dopo che con il vecchio nemico ha fatto pace.
Portandogli in dote financo gli applausi di Fratelli d’Italia.
Mastella- prosegue Storace su Il Giornale d’Italia- non e’
Marchini. Il cui nonno non ha fatto il ministro di Romano Prodi:
no, Mastella l’ha fatto direttamente, proprio lui, in persona. A
Marchini hanno rimproverato pure una Ferrari sua, ma credo che
gli manchi alla collezione una villa con tanto di piscina a forma
di conchiglia, che certo l’ottimo Clemente si e’ sudato in una
vita di lavoro. Anche se non e’ un manager, ma solo un rudere
partitocratico risalente alla prima repubblica. Pero’, un merito
Mastella forse ce l’ha: ha tentato di consegnarmi alla giustizia,
da ministro guardasigilli, per il famoso vilipendio nei confronti
di Giorgio Napolitano. Ma sono andato a conquistare
un’assoluzione – l’ennesima – in Corte d’Appello. La rivoluzione
si ferma alle porte di Roma, perche’ poi – laddove la grande
stampa non ti segue – altrove tutto e’ permesso. Ma – conclude
Storace – basta un post maldestro su Facebook per far capire
anche nella Capitale che ‘cca nisciuno e’ fesso…”.

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COMUNALI. POLVERINI: SOPRAVVALUTATA CAPACITÀ MARCHINI SU VOTI DESTRA
‘RESPONSABILITÀ NON TUTTA DI FI, DA MELONI FUGA IN AVANTI’
– “Respingo il fatto che la responsabilita’
di quanto e’ accaduto sia tutta della dirigenza di Forza Italia”.
Cosi’ in una intervista a ‘Il Tempo’, Renata Polverini deputata
di Forza Italia ed ex governatrice del Lazio.
“Voglio ricordare che la scelta di candidarsi autonomamente e’
stata di Giorgia Meloni, quando gia’ aveva sottoscritto, insieme
a Salvini, la candidatura di Guido Bertolaso in rappresentanza di
tutta la coalizione. Insomma, c’e’ stata una fuga in avanti della
Meloni che in qualche modo ha messo noi in un angolo. Da questo
punto di vista una parte di responsabilita’ l’andrei a caricare
anche sulle spalle di FdI”.
“Dovevamo tentare di tenere unita la coalizione- ha proseguito
Polverini- a prescindere dalla fuga in avanti di Meloni, anche se
aveva sbagliato nei modi prima ancora che nel merito della
questione. In quel momento pero’ ha prevalso l’atteggiamento di
chi si e’ sentito tradito da Giorgia”. E per quanto riguarda il
partito a Roma, la deputata afferma: “In parte cio’ e’ dipeso
dalla coalizione divisa – fatto che ai nostri elettori non e’
piaciuto – in parte ha riguardato una lista troppo debole per una
competizione cosi’ importante. È mancata, poi, l’attivita’
concreta del partito in senso stretto: ci siamo mobilitati noi
sui singoli candidati quasi a titolo personale. Non c’era una
regi’a del partito romano ne’ tantomeno di quello regionale. È
chiaro che occorre rivedere gli aspetti organizzativi del
partito. Aggiungiamoci anche che abbiamo sopravvalutato la
capacita’ di Alfio Marchini di intercettare un voto di destra”.
Infine, alla domanda su Giorgia Meloni conclude: “Non l’ho
assolutamente sottovalutata. Giorgia e’ un animale politico, nel
senso nobile del termine. Sono rimasta male dal fatto che lei era
la candidata naturale per Roma. La disponibilita’ gli era stata
chiesta non a caso mesi prima: lei poi ha rivendicato di non
potersi impegnare e allora abbiamo cercato un candidato
alternativo a Marchini su cui aveva posto il veto. Invece,
all’ultimo momento, si e’ messa a seguire quella che era
un’indicazione di Salvini… È lui il vero responsabile del
mancato ballottaggio di Meloni. FI, con lealta’, ha avuto il
coraggio di non sostenere Meloni. Salvini ha quasi imposto la sua
candidatura ma non e’ stato in grado poi, con la sua politica
troppo lepenista, di portarle un sostegno adeguato”.

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ROMA.  SALVINI: FI HA CORSO CONTRO MELONI? DA RICOVERARE

“Alessandra Mussolini ha detto che il suo
unico obiettivo era frenare Meloni e Salvini? Roba da matti,
questa e’ la migliore dimostrazione di quello che sono andato
dicendo per mesi a Berlusconi, e cioe’ che l’unica che poteva
andare al ballottaggio era Meloni. Se veramente fosse cosi’, se
nessuno smentisse il delirio della Mussolini, se veramente Forza
Italia avesse corso a Roma, sulla pelle dei romani, solo per fare
uno sgarbo a Salvini e alla Meloni, sarebbero da ricoverare. Noi
siamo stati ligi, compatti e onesti, anche dove non abbiamo
nostri candidati”. LO ha detto il leader della Lega Matteo
Salvini, intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus,
l’emittente dell’Universita’ degli Studi Niccolo’ Cusano
(www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto
da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
“Non mi sarei mai aspettato che in Forza Italia qualcuno
preferisse il Pd all’unita’ del centrodestra. Io non sono
vendicativo, andiamo avanti uniti coi ballottaggi, ma non sono
neanche scemo. Le parole della Mussolini sono di una gravita’
inaudita. Se qualcuno, con Berlusconi in testa, sapendo di
perdere ha scelto di giocare contro di me e contro la Meloni lo
ha fatto sulla pelle dei romani. Le parole della Mussolini
confermano un patto del Nazareno occulto? Mica tanto occulto, se
uno che e’ tuo alleato in tutta Italia dice che a Roma si e’
candidato solo per farsi un dispetto, vuol dire che siamo
all’asilo. Io non sono di questa pasta, mi spiace per chi si
dimostra una piccola donna o un piccolo uomo”, aggiunge Salvini.

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