________________________________________________________________________________
Pino Maniaci, direttore di Telejato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito all’inchiesta che lo vede coinvolto. “L’interrogatorio non è stato secretato, posso parlarne a ruota libera –ha affermato Maniaci-. Abbiamo chiarito, ho risposto a tutte le domande del giudice. Ho chiarito la mia posizione, non c’è stata alcuna estorsione. Si tratta solo di alcune supposizioni da parte degli inquirenti. Non c’è alcuna intercettazione in cui chiedo soldi a qualcuno. Le somme ricevute sono il dovuto di una pubblicità messa in onda su Telejato del negozio della moglie del sindaco di Borgetto, prima di diventare sindaco. Per quanto riguarda Partinico sono somme per una persona in difficoltà. Ho dato mandato ai miei legali di denunciare i sindaci per calunnia. Dai media è stato fatto uno spot maligno nei miei confronti dove il nome è stato messo all’interno di un’operazione anti-mafia, accostato a pezzi di merda con cui non abbiamo niente a che vedere. E’ un’operazione mediatica, per gettare fango sulla mia persona e fermare le inchieste che stiamo facendo”.
Il caso dei cani. “E’ stata presa un’intercettazione strettamente privata –ha spiegato Maniaci-. Al telefono uno può farsi bello e dire tutte le minchiate che vuole, ma contano i fatti. L’assassinio dei miei cani fu un’intimidazione mafiosa. Il problema è che questa storia è stata confezionata ad arte perché non fa nemmeno parte del fascicolo penale. Se io effettivamente ho detto qualcosa del genere, come mai gli inquirenti non hanno indagato o non hanno interrogato quelle persone che io ho accusato di aver ucciso i miei cani? E’ solo gossip. Il giudice ha detto che non c’entra nulla con l’inchiesta”.
La telefonata con Renzi. “Per me Renzi è uno str…, lo confermo” ha affermato Maniaci
“Sono molto amareggiato e molto stupito da quello che è stato l’impatto mediatico studiato a tavolino per farmi passare per delinquente –ha concluso Maniaci-. Questo dovrebbe far riflettere. Sono già stato mediaticamente processato e condannato. Ho dovuto abbandonare i telefoni su ordine dei miei avvocati, per rimanere sereno prima dell’interrogatorio con i magistrati. Da oggi in poi risponderò a tutti e darò a tutti i chiarimenti. Le persone sono rimaste deluse dal messaggio mediatico che i giornali hanno fatto passare. Ai ragazzi dico solo che non li ho mai delusi”.
________________________________________________________________________________
VITALIZI, EX CONSIGLIERI LAZIO: BOERI CONFONDE, NON SONO PENSIONI
“Boeri continua a confondere, e ne rimaniamo
sorpresi. I vitalizi non sono pensioni e quindi l’Inps su essi non ha
competenze”. Lo afferma, in una nota, Enzo Bernardi, presidente
dell’Associazione ex consiglieri della Regione Lazio.
________________________________________________________________________________
COMUNALI, FORZA ITALIA: CHIUSA LISTA
Di seguito la lista dei candidati all’Assemblea
capitolina di Forza Italia. Capolista Alessandra Mussolini. Tra i 48
candidati ci sono due consiglieri uscenti dall’Aula Giulio Cesare: Davide
Bordoni (che è anche coordinatore romano del partito) e Dario Rossin. ________________________________________________________________________________
AGRICOLTURA. AURIGEMMA: DUBBI SU BANDO PSR, ABBANDONATI GIOVANI
“Nutriamo forti dubbi sull’efficacia del
bando del PSR, dedicato ai giovani che si insediano per la prima
volta in un’azienda agricola. Infatti, a quanto risulta
sembrerebbe che per concorrere a ottenere il premio di 70.000
Euro, il giovane agricoltore debba iscriversi alla camera di
commercio, aprire partita Iva e una posizione previdenziale, e
soprattutto avere la disponibilita’ dei terreni sottoscrivendo
contratti di affitto. Inoltre, il meccanismo perverso, che
prevede l’impossibilita’ di attuare il piano aziendale prima
della presentazione della domanda, costringe il giovane a
dotarsi di terreni a volte anche 10 volte maggiori del
necessario. Se per esempio il giovane intende realizzare un
allevamento di lumache per il quale si richiede un estensione di
terreno molto limitata, non potendo avviare gli interventi prima
della presentazione della domanda, dovra’ dimostrare una
disponibilita’ di terreno ‘con una dimensione economica minima,
in termini di produzione standard totale, non inferiore a 15.000
Euro’ (cfr. Bando). Quindi, se il terreno individuato fosse
destinato a pascolo occorrerebbero contratti di affitto per circa
10 ettari a fronte di un utilizzo reale di neanche mezzo ettaro.
Non appare certo uno scenario favorevole all’insediamento in
agricoltura, ma la vera domanda da porsi e’ perche’ tutto questo
quando altre regioni hanno concesso sul medesimo bando la
possibilita’ di ottemperare a questi obblighi solo dopo
l’accettazione della domanda da parte della Regione?
Tale quesito insieme ad altre considerazioni, come l’insediamento
multiplo previsto dal Psr ed assente sul relativo bando o come la
trasformazione di un premio in un contributo ad un progetto di
investimento con tanto di anticipo e saldo, non sono che la prova
che ancora una volta la giunta Zingaretti non e’ stata in grado
interpretare le esigenze del territorio e piu’ specificamente di
un settore come quello dell’agricoltura che vive in una stabile
crisi economica”.
Cosi’ in un comunicato il Capogruppo di Forza Italia della
regione Lazio Antonello Aurigemma.
_______________________________________________________________________________
LISTA CALVI, BRUNO CREO INTERVIENE SULL’EMERGENZA ALLOGGIATIVA DI EDILIZIA POPOLARE
“L’emergenza alloggiativa di edilizia popolare è di altissima priorità e credo sia doveroso intervenire in maniera efficace e nel più breve tempo possibile – sostiene con determinazione Bruno Creo, candidato al consiglio comunale con la Lista Calvi-. Nel comune di Latina c’è una lista di attesa di 1158 nuclei familiari, parliamo quindi di circa 6000 cittadini che attendono una casa popolare. Gli ultimi alloggi assegnati sono stati quelli relativi alle torri di Via Pionieri della Bonifica, ma si tratta di diversi anni fa. Ci sono tantissime persone, tra le quali anche anziani, bambini e portatori di handicap, che necessitano di una dignitosa abitazione popolare.
Per risolvere nel più breve tempo possibile questa drammatica situazione c’è bisogno prima di tutto della individuazione, da parte dell’amministrazione, di un piano particolareggiato di edilizia residenziale e recupero urbanistico-alloggiativo. Esistono, infatti, in città diverse strutture che il Comune potrebbe acquisire e riconvertire in abitazioni grazie ad un accordo ad hoc con l’Ater.
Ed è auspicabile assolutamente porre rimedio all’annosa questione degli abusivi. Esiste un mercato parallelo, una organizzazione occulta che indirizza le persone all’interno delle case rimaste inabitate. Un fatto inaccettabile, un abusivismo sfrenato che va combattuto con la composizione di una task force formata da Vigili, Polizia, Ater e Comune. Solo grazie a questa sinergia sarà possibile assegnare gli alloggi a chi ne ha diritto, in modo tale da ripristinare la legalità, uno dei temi principali inseriti nel programma di Alessandro Calvi”.
Lo dichiara in una nota Bruno Creo, candidato al Consiglio comunale con la Lista Calvi.
________________________________________________________________________________
Adusbef e Federconsumatori, dopo aver appreso con grande soddisfazione la lodevole apertura d’inchiesta del Pm Michele Ruggiero su Deutsche Bank, si costituiranno parte civile. Elio Lannutti, presidente Adusbef, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Dal 2008 al 2013 Lannutti è stato senatore di Italia dei valori. “Quelli furono gli anni della grande bufera finanziaria sui mercati –ha affermato Lannutti-. Ci fu un vero e proprio golpe contro l’Italia. Io sono stato oppositore del governo Berlusconi, però devo dire che quello è stato l’ultimo dei governi democraticamente eletti. Questo della Deutsche Bank è un altro tassello sul quale sta indagando il pm Ruggiero, serio e competente, bisognerebbe clonarlo. In quegli anni ci dissero che l’Italia non ce l’avrebbe fatta, abbassarono il rating, fecero alzare lo spread e determinarono la lettera della Bce. Draghi si è pentito di quelle manovre, nel senso che le sue politiche monetarie sono state tutte fallimentari. Ruggiero è stato deriso, ma lui interpreta la legge che deve essere uguale per tutti, non dev’essere più uguale per i banchieri. Quella di Trani è un’inchiesta solida perché la Deutsche Bank ha venduto i titoli di Stato italiani in segreto e in pubblico diceva che il debito italiano era sostenibile. Io allora ero al Senato e ricordo che facemmo il finimondo. Venivano questi burocrati europei in commissione bilancio dicendo che loro erano i padroni perché noi avevamo perso la sovranità popolare. Qui si fanno solo decreti a favore delle banche, dal 2013 ne sono stati fatti 13. E nessuno a favore delle famiglie. Noi ce li ricordiamo i risolini di Merkel e Sarkozy dietro Berlusconi. Non è possibile che una burocrazia europea prevalga sulle democrazie, sulla volontà popolare, l’Europa sta fallendo. E’ l’Europa dei fili spinati, dei muri, l’idea iniziale di Europa è fallita. La Troika, Juncker e la Bce: i sonno della ragione dell’Europa genera mostri”.
________________________________________________________________________________
L’Avv. Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti (in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ( www.unicusano.it ).
In merito alle lettere hard tra Bossetti e un’altra detenuta. “E’ stato fatto scempio di Bossetti e della sua famiglia. Ricordiamoci che ha 3 figli minorenni. E’ stata dimenticata la presunzione d’innocenza sancita dalla nostra Costituzione. Ci voleva molto più rispetto nei confronti di Bossetti. La sua vita è stata stravolta e, anche qualora venisse assolto, non potrà mai più essere come quella precedente. E’ stata stravolta anche la vita di tutta la sua famiglia. Stigmatizzo e condanno la pubblicazione di questa corrispondenza privata. Si è voluto mettere l’occhio nel buco della serratura per andare a vedere le abitudini e i comportamenti sessuali di Bossetti che vanno contestualizzati. Bossetti è un uomo che da due anni è in cacere, è stato 4 mesi in isolamento. Chi scrive e chi parla non conosce la situazione carceraria italiana. Una parola di una persona ti offre amicizia e complicità, in quella situazione estrema, in molti farebbero fatica a non accoglierla. Purtroppo anche questo fatto è stato strumentalizzato. Questa è l’Italia”.
________________________________________________________________________________