USA, STORACE: ELEZIONI SPARTIACQUE ANCHE IN ITALIA
“Domenica 4 dicembra anche per l’establishment
italiano suonerà la sveglia con il trionfo del “no” al referendum
costituzionale”.
Lo scrive in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Prima la Brexit, ora Trump – prosegue – questa è la rivolta dei popoli
contro il potere. Chi comanda non ha compreso nulla del bisogno di protezione
che sale dai popoli nell’era del trionfo della globalizzazione. C’è bisogno
di sicurezza sociale e non di chiacchiere. In Italia il voto americano avrà
influenza sul referendum. La politica del Premier ci ha costretto a
trasformarci in costituzionalisti per tentare di capire su che cosa si deve
votare. Casa, lavoro, sicurezza, fisco sono le questioni campali per gli
italiani e Renzi ci serve invece pietanze decotte a suon di riforme fasulle.
La gente normale non si nutre di bicameralismo più o meno paritario quando i
problemi sono la montagna di tasse, la prepotenza eurocratica, la marea
dell’immigrazione che monta. Il voto Usa – prosegue Storace su Il Giornale
d’Italia – ha anche simboleggiato il rifiuto di quella macchina del fango che
ha puntato a triturare Donald Trump e la ingloriosa fine della presidenza
Obama. In Italia, se ne avvantaggerà solo Matteo Salvini. Che tutto questo
sia sufficiente ad accreditarlo come il nuovo capo del centrodestra non si
può ancora prevedere perché molto dipenderà dalle sue mosse e dai
contenuti politici. Noi diremo quel che pensiamo alla manifestazione romana
del 20 novembre: se il centrodestra italiano indugerà ancora sul tema
decisivo della sovranità, potrà solo limitarsi ad applaudire Trump. Ma la
vittoria non sarà sua”.
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REGIONE, CANGEMI (NCD): NUOVA LEGGE EDITORIA GUARDA ALLE NUOVE
TECNOLOGIE
“La legge approvata dal Consiglio regionale del
Lazio sul riordino in materia di informazione e comunicazione ha necessitato
di 36 articoli per riordinare il comparto. E’ una legge che guarda alle nuove
tecnologie e si pone alcuni problemi come la salvaguardia di principi etici,
e che va incontro alla crisi che sta vivendo questo. È una legge che
riordina in maniera complessiva e definitiva il ruolo del Corecom della
nostra regione, parte dalle nuove tecnologie, senza trascurare i vecchi
sistemi dell’informazione tradizionale. Abbiamo sostanzialmente inserito
tutti i vari passaggi fino ad arrivare anche alla distribuzione sul
territorio. È stata finanziata in questo momento difficile per la nostra
regione, nel tentativo di recuperare anche tutte quelle professionalità che
hanno perso il posto di lavoro e per arrivare a queste definizioni di
necessità abbiamo audito circa 150 realtà, sia del settore che legate a
realtà sindacali, proprio per raccogliere il grido di allarme. Abbiamo
registrato anche la necessità di garantire trasparenza e più protezione per
alcuni sistemi di informazione, pensando ai minori a alla tutela delle fasce
protette e deboli. È stata finanziata per un biennio con 2 milioni di euro,
quindi prevede impegni diretti a sostegno di nuove progettualità, ma anche a
sostegno delle situazioni critiche che stanno vivendo molte realtà
regionali”.
Così, in una nota, il consigliere regionale Giuseppe Cangemi (Ncd).
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REFERENDUM, GIUDICE: COMPETE A SINGOLO ELETTORE VALUTAZIONE PRO E
CONTRO
“E’ del tutto evidente che competerà a ogni
singolo elettore formulare una valutazione complessiva di tutte le ragioni a
favore e di quelle contrarie di tutte le parti di cui è composta la
riforma., insieme considerate, esprimendo infine un voto sulla base della
prevalenza del giudizio favorevole o sfavorevole formulato in ordine a talune
sue parti, ovvero secondo ogni altra personale valutazione”. Così il giudice
della prima sezione civile Loretta Dorigo nel provvedimento con cui ha
rigettato i ricorsi presentati da Valerio Onida e da un pool di legali contro
il referendum costituzionale del 4 dicembre sulla base del fatto che esclude
la scomposizione del quesito sono più temi.
Se si votasse su più quesiti, diversi per temi, sulla riforma
costituzionale, sottolinea ancora, “l’esito potenzialmente alternato di
approvazione-dissenso in relazione ad ogni singola domanda referendaria,
finirebbe per condurre ad una ineludibile distruzione dell’unita’ del disegno
di revisione approvato dal Parlamento, con buona pace della volontà
dell’Assemblea costituente laddove optava per un esercizio della sovranità
popolare in termini di rappresentanza indiretta”.
Dunque, nel caso del referendum del 4 dicembre, “il diritto di voto non pare
leso dalla presenza di un quesito esteso e comprensivo di un’ampia varietà
di contenuti, in quanto è lo stesso articolo 138 della Costituzione a
connotare l’oggetto del referendum costituzionale come unitario e non
scomponibile a mente dei commi primo e secondo”.
Neppure, prosegue il giudice, è “prospettabile una lesione del diritto
elettorale per un difetto di ‘chiarezza’ presente nella concreta formulazione
dell’odierno quesito”, perché “avuto riguardo all’elettore medio, appare
difficile individuare un diverso livello di comprensione, e quindi di
consapevole manifestazione di voto, ove in luogo dell’oggetto della legge di
riforma sottoposta all’approvazione (e degli estremi identificativi della
stessa), venisse sottoposto all’elettore un articolato elenco di tutte le
specifiche disposizioni soggette a modifica”.
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REFERENDUM, ABBRUZZESE (FI): STRAVOLGIMENTO DEMOCRAZIA
RAPPRESENTATIVA
“Voglio ringraziare in primis gli studenti per
l’invito a questo dibattito sulla riforma costituzionale del governo Renzi.
Un provvedimento che porta in grembo anche una legge elettorale e
rappresenta, infatti, un vero stravolgimento della democrazia
rappresentativa. Ricordo, infatti, che questa combinazione, inoltre,
permetterà il condizionamento da parte della Camera dei deputati,
dell’elezione del Presidente della Repubblica, dei giudici della Corte
Costituzionale e dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,
organi di garanzia e di controllo fondamentali per la vita della democrazia
costituzionale”. Così, lo riferisce una nota, Mario Abbruzzese, consigliere
regionale di forza Italia del Lazio e presidente della Commisione speciale
riforme Istituzionali “nel suo intervento al confronto sulla riforma
costituzionale che si è tenuto questa mattina presso il Campus Universitario
della Folcara a Cassino”.
“Inoltre, le funzioni attribuite al nuovo Senato sono ambigue e il modo di
elezione dei nuovi senatori è totalmente confuso. Insomma l’organismo sarà
trasformato e depotenziato delle sue funzione senza competenze legislative
rilevanti e soprattutto senza un risparmio degno di nota – aggiunge – Per non
parlare del nuovo riparto di competenze tra Stato e Regioni, che,
sicuramente, non porterà affatto alla diminuzione dell’attuale pesante
contenzioso. Piuttosto lo aumenterà a dismisura. Infatti il processo di
centralizzazione rappresenta un passo indietro rispetto ai tanti dibattiti
sulla necessità di dare più autonomia agli enti locali. Inoltre, alcuni
costituzionalisti prevedono che, attraverso la clausola di supremazia,
continueranno a sorgere conflitti di competenze e se lo spirito della riforma
è quello di creare un Senato che rispecchi le esigenze delle entità
territoriali, in realtà manca il cosiddetto mandato imperativo, che
vincolerebbe i senatori a portare avanti le istanze dei territori, mentre
nella provvedimento del governo continuano a rappresentare l’intera
nazione”.
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PERSONALE, COMUNE: ASSEGNATI INCARICHI A DIRIGENTI DI DIPARTIMENTI E
MUNICIPI
“Con provvedimenti di ordinanza, firmati dalla
sindaca di Roma Virginia Raggi, il Campidoglio ha disposto l’assegnazione
degli incarichi ai dirigenti dell’amministrazione, sia di quelli centrali che
di quelli periferici. Per la prima volta le figure apicali dei Dipartimenti e
dei Municipi sono stati individuate con la procedura dell’interpello, come
previsto dalla legge e nel rispetto del Piano triennale di prevenzione della
corruzione condiviso con Anac. I dirigenti comunali hanno avuto quindi la
possibilità di proporsi per ricoprire gli incarichi da assegnare e sono
stati scelti in base al curriculum e alle motivazioni”.
Così, in una nota del Campidoglio.
“La procedura di interpello – prosegue la nota – ha riguardato 40 direttori
di Struttura (Dipartimenti): 25 sono stati confermati (10 nei Municipi e 15
nell’amministrazione centrale) e 11 sono di nuova nomina (5 nei Municipi e 6
nelle strutture centrali). Sono invece in via di nomina il Comandante della
Polizia Locale, il Capo dell’Avvocatura, il Ragioniere Generale e il capo del
Dipartimento Politiche sociali. L’operazione ha però coinvolto anche i
direttori di Direzione e delle Unità organizzative: nei Municipi sono 10 i
confermati e 18 gli avvicendati; nelle strutture centrali 63 vengono
confermati e 26 avvicendati”.
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FIERA ROMA, PRESENTATO PIANO INDUSTRIALE: OBIETTIVO PAREGGIO NEL 2018
Pareggio di bilancio a partire dal 2018 e ripresa
definitiva con totalizzazione di utili dal 2019 in poi. È questa la
previsione del Piano industriale della nuova Fiera di Roma, presentato questa
mattina dai vertici di Investimenti. La società punta a sanare l’attuale
complessa situazione finanziaria nei prossimi anni puntando su nuovi asset e
ottimizzando gli attuali, anche cavalcando l’onda della ripresa del mercato
fierisico internazionale. In particolare, come si legge nel Piano
industriale, “il miglioramento del margine di contribuzione si riflette in
un graduale incremento dell’Ebitda a partire dal 2017. L’Ebit raggiunge
il sostanziale punto di pareggio nel 2018, confermando l’inversione di
segno nel 2019”.
Situazione finanziaria ancora complessa
per l’anno in corso e per il 2017. “Nel corso del 2016 – si legge nel
Piano industriale – la gestione evidenzia una produzione di cassa di 2,9 mio
di euro, per effetto della manovra concordataria Il fabbisogno di cassa nel
2016 è generato dal rientro della posizione verso banche Il piano prevede un
incremento dei flussi di cassa: cresce l’auto finanziamento e si riduce
l’assorbimento del circolante”.
In particolare, per l’anno in corso sono attesi ricavi per 20,5 milioni di
euro e costi per 20,6 milioni di euro circa. Nel frattempo, i vertici di
Fiera puntano a implementare l’offerta congressuale, legandola soprattutto al
settore dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Oltre ai consueti
eventi, come Romics, Arti e Mestieri, Moto Days, quindi, gli spazi sulla
Portuense dal prossimo anno ospiteranno anche eventi dedicati all’aerospazio,
al Cucinare italiano, startup.
“L’introduzione delle nuove manifestazioni e la rivisitazione delle
formule di alcune delle esistenti permette di migliorare il margine di
contribuzione – si legge ancora nel Piano – Il piano prevede negli anni di
incrementare il contributo derivante dalle manifestazioni dirette, sia
attraverso un maggior numero di eventi che attraverso un miglioramento della
marginalità delle attuali.
Le manifestazioni organizzate passano così dal 41% del 2016 al 65% atteso
nel 2019”.
Parallelamente, la ripresa sarà assecondata dal recupero degli affari nel
settore fieristico internazionale: “Il settore – si legge nel Piano –
continua a recuperare dopo un periodo di ritiro e di stagnazione nei mercati
maturi post-recessione, è finalmente tornato a livelli pre – recessione nel
2014. Roma si conferma al 17 posto nel mondo con 99 congressi (ICCA 2015).
Nel contempo Roma si posiziona al 4 posto come città con maggiore
attrattività secondo travel365, e al settimo posto come scelta dei
viaggiatori di Trip Advisor. L’Italia è sesta per turismo mondiale. Ciò
rappresenta una grande opportunità di crescita per un settore che non vede
sfruttate le sue potenzialità causa mancanza di strutture urbane e di
trasporto adeguate”.
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CENTOCELLE, SANTORI-FIGLIOMENI-CORSI (FDI): “BLOCCHIAMO MOSCHEA
VIA POLICASTRO”
“A seguito delle numerose segnalazioni che
continuano a giungerci dai residenti del Municipio V, in merito alla
concessione da parte del Municipio della palestra di via Policastro 45, alla
comunità musulmana per la preghiera del venerdì, siamo costretti nuovamente
ad intervenire richiedendo con forza un’azione urgente da parte
dell’amministrazione comunale, affinché intervenga per risolvere questa
problematica che desta forte preoccupazione nei residenti. La Giunta
municipale a guida M5s ha emanato una direttiva a tale riguardo, la n°8 del
21/10/2016 con cui prevede la concessione temporanea di questo spazio a luogo
di preghiera, motivo per cui noi come Fratelli d’Italia ci siamo attivati
per avere tutte le certificazioni in merito alla sicurezza, necessarie per
capire se la struttura presenta caratteristiche conformi a tale destinazione
d’uso a cui siamo contrari. L’aspetto preoccupante di questa vicenda è
che la palestra viene utilizzata anche da una associazione sportiva
frequentata da minori e che gli stessi hanno diritto a fruire di un ambiente
sanificato, dedicato esclusivamente alle attività sportive. E’ impensabile
che si chieda una coabitazione forzata tra due realtà così diverse. Siamo
pronti a dare battaglia se entro breve tempo l’Amministrazione municipale
non prenderà provvedimenti in tal senso, revocando la direttiva di
giunta”. E’ quanto dichiarano in una nota gli esponenti di Fratelli
d’Italia, Fabrizio Santori consigliere della Regione Lazio, Francesco
Figliomeni consigliere capitolino di Roma Capitale ed Emiliano Corsi
capogruppo FdI in V Municipio.
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ANMIRS, AURIGEMMA (FI): “AUGURI BUON LAVORO A SEGRETARIO MENICHELLA”
“Rivolgiamo i nostri auguri di buon lavoro a Donato
Menichella, confermato segretario nazionale dell’Anmirs, associazione
nazionale medici istituti religiosi spedalieri. Siamo convinti che sapra’
portare avanti il buon lavoro svolto in questi anni. A lui, e a tutti gli
altri neoeletti dell’associazione, vogliamo far giungere le nostre
congratulazioni”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia della
regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.