Dopo l’approvazione alla Camera, anche il senato qualche settimana fa ha ufficialmente approvato il decreto pnrr e quindi anche l’emendamento introdotto da Fratelli d’Italia relativo all’articolo 44 che apre la possibilità alle associazioni antiabortiste di entrare in ambienti socio sanitari (consultori o ospedali). Questo rappresenta l’ennesimo attacco ai diritti e alla libertà di scelta delle donne.
Dichiarandosi difensori della famiglia tradizionale, le associazioni pro vita sono contro il diritto all’aborto, così come contro quella che chiamano “teoria gender”. Sono infatti presenti negli ospedali con il tentativo di dissuadere le donne dal procedere con l’interruzione di gravidanza e per fare ciò sono appoggiati dalle amministrazioni di destra che aprono loro le porte. Infatti nonostante la loro associazione si presenti come apartitica e apolitica, gli intrecci con Fratelli d’Italia e Lega sono evidenti.
In un contesto in cui tutti i governi, anche quelli di centrosinistra, hanno sostenuto politiche di privatizzazione che hanno portato allo smantellamento della sanità pubblica e di conseguenza al depotenziamento di strutture come il consultorio stesso, denunciamo che, di fronte a un sistema sanitario al collasso, i contributi del pnrr vengono dirottati verso associazioni con nessuna competenza socio sanitaria, invece di essere utilizzati per rafforzare le strutture valide già esistenti e rimediare ai gravi tagli al personale sanitario.
Dai quartieri ci organizziamo per rispondere agli attacchi di questo governo!
Ci vediamo venerdì 24 maggio, ore 17:30, a Piazza dei Mirti per un’assemblea pubblica con Donne De Borgata
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