Con una stima di circa 8 mila persone colpite la Regione Lazio si attesta tra quelle a più alto rischio di sclerosi multipla. A rivelarlo uno studio di farmacovigilanza del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio che ha fatto registrare una prevalenza pari a 150 casi per 100.000 abitanti nelle donne e 90 casi su 100.000 negli uomini. Se ne è parlato all’incontro ‘SM two steps, nuovi scenari in SM: orientarsi con le nuove terapie‘ che vede riuniti alcuni tra i principali specialisti in Regione della patologia.
L’arrivo recente di nuovi farmaci che si sono affiancati a terapie già disponibili offre oggi ai neurologi uno scenario terapeutico rinnovato e l’opportunità di definire percorsi di cura sempre più personalizzati, in grado di massimizzare i benefici di ogni singolo trattamento e di minimizzare i rischi per i pazienti. Individualizzare la terapia e ottimizzare il rapporto tra rischi e benefici dei diversi trattamenti rappresenta infatti la nuova sfida nella cura di questa malattia.
“Ai medici che prendono in carico le persone con sclerosi multipla – afferma Giancarlo di Battista Direttore Uoc Neurologia Po San Filippo Neri – viene richiesta non solo una perfetta conoscenza della patologia nei suoi aspetti fisiopatologici, clinici e diagnostici, ma anche una profonda conoscenza delle terapie in uso, in continuo aggiornamento, con farmaci innovativi e dalle molteplici implicazioni, spesso poco noti alla gran parte dei medici. L’incontro permetterà quindi un confronto di esperienze su questi aspetti che sono estremamente importanti nella sclerosi multipla perché una precoce diagnosi ed un utilizzo corretto ed equilibrato dei farmaci a disposizione permette un controllo adeguato dell’evoluzione della malattia“.