“Da sempre mi professo un moderato. La mia storia personale ed il mio profilo politico parlano chiaro. Sono uomo del dialogo e del confronto civile, con avversari e alleati. Non bisogna però confondere la moderazione con il lassismo. I problemi vanno affrontati e possibilmente risolti. Quanto è accaduto a Gaeta nelle scorse settimane è grave. L’aver revocato un assessore come Mario Paone senza una spiegazione pubblica è un fatto vergognoso. Bene hanno fatto il coordinatore regionale on.Paolo Trancassini ed il coordinatore provinciale sen.Nicola Calandrini a chiedere un chiarimento a Forza Italia per quanto avvenuto. Dagli organi di stampa ho appreso che la decisione assunta dal sindaco di Gaeta sia legata alla mia presenza in campagna elettorale nella cittadina del golfo. Non avrei mai pensato che Mario Paone potesse essere revocato dall’incarico per il solo fatto di aver aperto un point elettorale a sostegno della mia candidatura al Consiglio regionale.
Credevo potesse essere una mossa di basso profilo quella adottata dal primo cittadino di Gaeta. Ma purtroppo come diceva Andreotti, ‘a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina’.
Come pure leggo delle reazioni critiche verso FdI da parte di un dipendente del Comune di Fondi vicino al neo consigliere regionale di FI.
In pratica un suo aspirante ‘portavoce’ territoriale. Mi sarei aspettato prese di posizioni chiare ed inequivocabili di esponenti istituzionali, come lo stesso ex sindaco di Gaeta. Ed invece si lascia spazio ad un personaggio che sembra ‘non avere né arte né parte’ e che tantomeno non può dare lezioni a chi è stato eletto in Consiglio comunale.
Nessuno può permettersi di salire sul piedistallo e pontificare. Vorrei sottolineare come il consigliere comunale di FdI Marco Di Vasta ha deciso di non avanzare la propria candidatura a sindaco nel gennaio 2022, per il bene e la coesione interna alla coalizione di centrodestra. Peraltro, il nostro partito non ha ottenuto ciò che era stato promesso e garantito in virtù dell’accordo elettorale.
Non bastasse questo, in piena campagna elettorale si è scelta la strada dello scontro frontale. Con un alleato di governo. Senza dare spiegazioni politiche.
Il consigliere Di Vasta ha chiesto per ben sei volte al sindaco quale fosse il motivo della revoca dell’assessorato. Ebbene, non ha mai ricevuto una risposta adeguata.
Alla luce di queste considerazioni credo sia opportuno chiudere questa commedia degli equivoci. Il sindaco di Gaeta o chi si muove dietro le quinte si esponga pubblicamente e dica chiaramente se non vuole collaborare a livello territoriale con FdI. Concordo con quanto sostenuto dall’on.Paolo Trancassini, quanto è avvenuto a Gaeta è un fatto che ha un suo peso. Un problema che va risolto. Prima che si inizi a parlare delle prossime elezioni amministrative nei centri della nostra provincia”.
Lo dichiara in una nota on. Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI