venerdì 22 Novembre 2024,
“Zingaretti si svegli. La nota della Corte dei Conti non lascia spazio a interpretazioni: il bilancio 2013 va riscritto. Il Presidente esca dal suo silenzio e venga in aula ad affrontare questa realtà. Non c’è una pianificazione, non ci sono programmi di sviluppo: la Regione, in sostanza, è ferma. Lo dichiara il consigliere Pdl alla regione Lazio Giuseppe Cangemi.
“L’operato di questa Giunta – continua – è sempre più deludente. Non c’è un programma serio di rilancio economico, anzi ricordiamo solo l’aumento dell’Irpef. Un primato davvero imbarazzante da parte di chi voleva cambiare tutto. E L’entusiasmo esasperato di questa maggioranza a ogni promessa fatta dal Presidente va a sbattere contro la dura realtà. Il tempo dei silenzi e dello scaricabarile è finito: Zingaretti venga in consiglio a spiegare come intenda risolvere questa situazione”.
REGIONE. GRAMAZIO (PDL)”CORTE CONTI BOCCIA REGIONE”
“La Corte dei conti boccia la Regione. La delibera 243/2013 – come riportato oggi dalla stampa – diffusa ieri dalla sezione regionale di controllo è lapidaria, inequivocabile e chiede alla Regione di riscrivere il bilancio per coprire il rosso reale e di verificare l’effettiva sostenibilità dell’indebitamento. Lo dichiara il Capogruppo Pdl alla regione Lazio Luca Gramazio.
“L’azione politica di Zingaretti è però inconsistente e nulla: l’unico segnale è dato dalle tasse e dall’irpef, che nel 2015 sarà la più alta d’Italia, passando dall’1,73 attuale al 3,33%. Senza pensare alle consulenze e alle nomine distribuite agli amici degli amici, per circa 5 milioni di stipendi elargiti. I toni trionfalistici utilizzati dal presidente e da questa Giunta, anche dopo l’approvazione del bilancio ad aprile, risultano quanto mai fuori luogo e inappropriati. Finora, però, questi primi mesi sono stati fallimentari su più settori, senza una programmazione reale e concreta. L’amministrazione regionale deve svegliarsi e affrontare con determinazone, sempre che ne sia in grado, questa situazione.
Basta con le attese: è tempo che il Presidente venga in aula a spiegare come intenda affronti concretamente, e con meno annunci, questa realtà”, conclude Gramazio.
