“Abbiamo presentato una mozione, a firma di tutti i consiglieri regionali del Pdl, sul “Disegno di Legge Costituzionale per il riordino dei livelli intermedi di Governo”. L’obiettivo è impegnare il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori, a compiere, anche insieme ad altre Regioni, tutti gli atti necessari affinché venga prevista per le Regioni la possibilità di individuare, secondo le proprie specificità, il modello organizzativo e le funzioni aggiuntive del livello intermedio; venga mantenuta l’elezione diretta degli Organi; venga attribuito alle Regioni la determinazione dell’assetto istituzionale e dell’estensione territoriale delle città metropolitane. E soprattutto rivedere il disegno di legge, recentemente approvato dal Governo, riguardante le disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province sulle unioni e fusioni di Comuni. Si tratta di un atto dovuto nei confronti di una scelta che non condividiamo e che non abbiamo mai condiviso. Quanto previsto nel decreto legge rappresenta una negazione della democrazia e una privazione, a tutti i livelli, della libertà e del controllo del popolo sovrano sulle istituzione che lo rappresentano.
Le Province hanno un ruolo determinante, così come sancito dalla nostro Costituzione, perché sono l’anello di congiunzione tra il Governo, le Regioni e il territorio. Il presidente Zingaretti è stato presidente della Provincia di Roma, ha avuto modo di lavorare per il bene dei suoi cittadini e di mettere in atto tante iniziative che hanno migliorato la qualità della vita della comunità che ha rappresentato e per questo sono certo comprenda a pieno l’importanza che questo ente ha come punto di riferimento per i cittadini e per i territori. Condividiamo la necessità, dettata anche dal momento di crisi che il nostro Paese sta attraversando, di tagliare le spese superflue. E proprio per questo sono convinto che l’abolizione delle Province non abbia nulla a che vedere con un risparmio economico quanto piuttosto con la necessità, da parte di alcuni, di sacrificare sull’altare della spending review, la possibilità dei cittadini di scegliere da chi essere governati. Impedire l’abolizione di questi Enti non significa essere a capo di sterili guerre di campanilismo ma piuttosto difendere l’autonomia e l’identità del nostro territorio. Mi auguro che questa iniziativa possa essere da sprone a tutte le forze politiche che rappresentano le nostre province. Insieme, unendo le nostre forze potremo far sentire la nostra voce ed impedire che il nostro territorio sia privato, con un provvedimento che aumenterà i costi sul piano della rideterminazione delle competenze oggi in quota alle Province e la confusione in termini di riferimento istituzionale ed amministrativo per i cittadini, di un Ente fondamentale per lo sviluppo, la gestione e la coesione del territorio pontino”.