Come in molte battaglie di civiltà, Terracina è ultima anche in quella per i diritti delle persone con diverse abilità.
Negli anni, come gruppo del Movimento 5 Stelle, abbiamo redatto articoli, presentato denunce e cercato di sollecitare in diversi modi l’amministrazione perché adempisse i suoi doveri nel garantire, almeno, l’accesso agli uffici, alle piazze, alle spiagge libere e a tutti i luoghi destinati alla pubblica fruizione, in relazione alla propria competenza.
Ecco perché, un paio di settimane fa, la nostra rappresentante, Gaia Pernarella, a nome di tutto il gruppo, ha partecipato alla presentazione del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e successivamente contribuito, con la presentazione di osservazioni, fotografie e relazioni tecniche raccolte negli anni, alla procedura di partecipazione.
La vicenda parte da lontano…
Ormai è noto che fare semplicemente il proprio dovere ed adempiere alle normative, non porta onori. E chi ha amministrato la città negli ultimi anni era, evidentemente, in altre faccende affaccendato.
Così, nell’estate del 2021, su stimolo dell’Associazione Beatrice, e grazie al lavoro dell’allora gruppo regionale del Movimento 5 Stelle e dell’Associazione Coscioni, davanti all’ennesimo diritto negato- quello di poter, semplicemente, scendere in spiaggia con una carrozzina- la battaglia si è inasprita e le denunce si sono fatte più calzanti e puntuali. Questo ha fatto sì che il Comune di Terracina, come avvenne qualche anno prima al Comune di Sabaudia, fosse richiamato ai suoi doveri dalla magistratura.
Due anni di lotte e incontri che hanno portato gli uffici e la politica ad accorgersi che l’abbattimento delle barriere architettoniche è un dovere ineludibile e che esistono procedure da rispettare ormai dalla seconda metà del secolo scorso.
Così, mentre nei Paesi civili si attuano da anni politiche che puntano sulla totale indipendenza ed inclusione di tutti i cittadini, a cominciare proprio da quelli con diverse abilità, qui da noi siamo ancora all’anno zero! Ed è solo grazie ad un gesto di magnanimità dei funzionari della Regione Lazio ed alla pressione della magistratura, che il nostro comune sta accedendo- fuori tempo massimo, per proprio colpevole disinteresse- ad un finanziamento per la programmazione di un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche (non certo per eliminarle davvero).
Da qui nasce la procedura di partecipazione avviata dall’amministrazione per l’ascolto di chi voglia contribuire a redigere il famoso PEBA, procedura (ovviamente) affidata ad una società esterna, la stessa che sta redigendo il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Speriamo che questa sia la volta buona e che ne scaturisca una nuova stagione di consapevolezza tra tutta la popolazione.
Le barriere sono ovunque, sui marciapiedi occupati da pali della luce o dalla segnaletica stradale, sui parcheggi per i disabili che spariscono per far spazio ai dehors, sugli scivoli dei marciapiedi che, quando ci sono, o terminano con dei veri e propri gradini o non hanno l’ampiezza adeguata e la giusta pendenza. Segni inequivocabili che le vere barriere da abbattere sono culturali e mentali e verranno davvero eliminate quando nessuno più parcheggerà nei parcheggi per i disabili, quando i tecnici certificheranno l’idoneità reale di locali commerciali e spazi pubblici, quando le pubbliche amministrazioni eserciteranno costante azione di controllo per garantire i diritti dei più deboli e non per assecondare chi fa la voce più grossa; e quando finalmente non esisteranno più zone interdette a nessuno.
La strada da percorrere è ancora molto lunga, ma la nostra ormai è una comunità sempre più compatta che non ha intenzione di lasciare indietro nessuno…
Movimento Cinque Stelle Terracina
Già consigliere in Regione Lazio
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