Trovo la politica economica del Governo vecchia di almeno 50 anni.
Lo schema è semplice e dichiarato più volte: “Bisogna aumentare la ricchezza che è prodotta esclusivamente dalle imprese (intendendo industrie) le quali poi occuperanno, accumuleranno ricchezza che verrà redistribuita. ”
È quanto si dice da sempre e mai realizzato semplicemente perché non è vero.
Le imprese in Italia hanno fatto da anni fatturati da capogiro, ma non hanno assunto, l’occupazione non è aumentata, sono aumentati i risparmi. Per anni abbiamo favorito industrie cone la FIAT, e quale vantaggio ha avuto l’Italia in termini di occupazione e in termini di trasporti? Quando non ha avuto più interesse la FIAT se ne è andata e ha lasciato tutti gli occupati a piedi.
Quando le industrie hanno dislocato per avere un vantaggio sul basso costo della manodopera, quanta ricchezza è cresciuta in quei territori? Niente di niente.
E questo discorso viene continuamente propinato in una epoca in cui le prime 10 imprese del mondo non sono industriali ma imprese di micro consumo globale.
I paesi più ricchi al mondo (cioè con il reddito medio più alto) non sono paesi industriali (basta controllare).
E allora?
Allora lo schema politico generale (dalla famiglia alla industria) è uno schema politico degli anni ’60. Tuttavia, la storia non si ripete mai e, quando qualcuno ci prova, diventa una farsa.
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