“Sono sconcertato nel leggere le dichiarazioni del presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna che si scaglia contro Acqualatina e si erge a difensore della Patria senza rendersi conto di quale realmente sia il suo ruolo. Il presidente, che invitiamo a leggere con attenzione in cosa consistano le sue competenze, presiede la conferenza dei sindaci di Ato4 ma al suo interno ha un potere di rappresentanza pari a zero. Rispetto ad essa il presidente, infatti, è persona terza, coordina i lavori ma non vi partecipa direttamente, né tanto meno ha al suo interno alcun potere di rappresentanza.
Forse il presidente Della Penna ha fatto confusione pensando di parlare in qualità di sindaco di Cisterna, ruolo nel quale rappresenta all’interno della conferenza Ato 4 una percentuale pari alle quote che il suo Comune possiede della società a partecipazione mista pubblico privato che è Acqualatina. E come sindaco di Cisterna ha tutto il diritto e il dovere di preoccuparsi di quanto sta accadendo. Si dovrebbe preoccupare però della sua incapacità nel gestire le fibrillazioni che stanno spaccando la sua maggioranza, formata da una compagine eterogena e da un cartello elettorale che non riesce a diventare forza di governo senza trasferire la confusione che ha, su ruoli e competenze, in Acqualatina che non è il vaso di Pandora a cui accollare tutti i problemi. A seguito della riforma oggi il presidente della Provincia è solo il macchinista di un treno su un binario morto. Il ruolo che la Della Penna ricopre nulla ha a che fare con i governi che l’hanno preceduta. La Della Penna non è un presidente autorevole, come lo sono stati Cusani e Martella. Perché lei è stata votata da un manipolo di rappresentanti dei partiti ed è espressione di quei partiti. Non ha alcuna investitura o legittimazione popolare. Lei è figlia dei voti decretati dal Pd, da Ncd e da se stessa in quanto rappresentante di liste civiche. E’ figlia della partitocrazia. Non è legittimata, come presidente della Provincia, dal popolo che non le ha affidato alcun potere di rappresentanza essendo stato privato del diritto di scegliere da chi essere guidato. Quindi evitasse, per decenza e rispetto dei cittadini, di ergersi a paladino di situazioni che non le competono e non le spettano. A farsi cavaliere di una battaglia contro i partiti proprio lei che ha accettato di essere il simbolo di un compromesso partitico e partitocratico. Non si può stare con il Papa a Roma e contro il Papa a Firenze perché autodefinirsi società civile non purifica dall’essere dentro il sistema dei partiti.
Il presidente Della Penna ha tracimato la decenza offendendo se stessa rinnegando anche l’azione che l’ha portata a alla guida di Cisterna, dove le ricordo, è stata eletta contro quel Pd di cui poi ha accettato i voti in via Costa. Siamo dinanzi a una sindrome politica bipolare. E questo non la pone nella condizione di dare lezioni morali ad alcuno. Tanto più a noi che siamo orgogliosi di essere parte e partito portatore non di interesse a carriere e posizioni personali ma degli interessi dei cittadini. Piuttosto cercasse di fare quello che deve. Sotto la guida di Cusani la Provincia di Latina ha ridotto la pressione fiscale, ha incentivato il welfare, ha promosso la sussidiarietà verso il basso, ha investito nel rinnovamento e nella valorizzazione del patrimonio scolastico, ha favorito la razionalizzazione delle risorse cancellando gli sprechi ed ha migliorato la sicurezza della rete stradale. Dal suo insediamento, invece, la Provincia è diventata un guscio vuoto. Il presidente Della Penna, come ho potuto constatare in qualità di consigliere provinciale, in questi mesi si è preoccupata di implementare il suo staff e di giocare a scacchi con dirigenze e personale ma non sappiamo nulla in merito al futuro dei dipendenti che tra qualche mese rischiano di non avere neanche lo stipendio, non sappiamo come intende garantire i posti di lavoro di decine di famiglie che potrebbero perdere il posto, non conosciamo nulla in merito al bilancio di cui non ci è dato sapere quali siano le manovre finanziarie che intende mettere in atto, non ha fatto nulla per la gestione dell’ordinario dalla manutenzione delle scuole a quella delle strade, non si è preoccupata dell’insediamento delle commissioni di cui oggi non c’è traccia fatta eccezione per la commissione trasparenza, non sappiamo quali saranno le priorità su cui intende investire le poche risorse a disposizione.
Siamo allo stallo con un presidente che non perde occasione per indossare la fascia, saltellando da un evento all’altro, senza riuscire a fare quelle quattro o cinque cose che chi guida un Ente di secondo livello, di cui stiamo celebrando il funerale, è chiamato a svolgere”. Lo dichiara in una nota il consigliere provinciale di Forza Italia a Latina, Eduardo Accetta.