Alcuni di loro si sono distinti nel campo della solidarietà, altri nella tutela dei minori, della legalità, dell’inclusione sociale, altri ancora hanno mostrato il loro impegno nel soccorso o nella cooperazione internazionale. Sono 33 e ognuno di loro, per il presidente della Repubblica, meritava di essere insigniti dell’onorificenza al Merito della Repubblica italiana. Sergio Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
E’ stato un anno difficile per tutto il Paese, ma soprattutto per la nostra regione e per la città e la provincia di Latina. Una volta dicemmo Latina crocevia d’Europa, anzi del mondo è così è stato anche questa volta nel corso di questo 2018 che se ne sta andando via, per fatti di cronaca che hanno posto sempre al centro la provincia pontina. Anche oggi al Quirinale, la nostra provincia era presente grazie a Marco Omizzolo, di Sabaudia al quale è stata assegnata la onorificenza. Ecco la motivazione:
Marco Omizzolo, 43 anni (Sabaudia – LT), combatte il caporalato: “Per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato”. Sociologo, legale rappresentante dell’associazione di promozione sociale Tempi moderni e consigliere della cooperativa sociale In Migrazione che svolge servizi di mediazione culturale e assistenza ai migranti. Ha più volte denunciato il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento degli stranieri nei campi. Segue da anni il fenomeno dei braccianti nell’Agro Pontino.Ha descritto la rete dei caporali, raccontato le condizioni di vita, i problemi di salute e lo stato delle abitazioni di questi lavoratori. Da quando ha cominciato ad impegnarsi sulla questione, riceve avvertimenti e minacce di morte.
MM