Referendum: Emiliano,in Costituzione risposta tragedia Ilva
“Li’ dentro e’ descritto come uscire dai
nostri problemi, per esempio dalla tragedia dell’ILVA di
Taranto, nella Costituzione c’e’ scritto come risolvere il
contrasto tra l’interesse nazionale e quello delle popolazioni
locali, in quell’equilibrio mirabile costruito da uomini e donne
irripetibili, si deve adesso ricavare la visione del futuro
dell’Italia. E’ la Costituzione che con i suoi contrappesi
corregge l’arroganza di chi esercita il potere per se stesso e
non nell’interesse di tutti”. Lo scrive su Fb il presidente
della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“E dalla Costituzione definitivamente rafforzata dal
plebiscito in suo favore di ieri – aggiunge Emiliano – che
dobbiamo ricominciare. Con rispetto e lealta’, pacificando
immediatamente il campo e senza consentire a nessuno di
avvelenare i pozzi durante la ritirata, giocando al tanto meglio
tanto peggio”.
“Ho giurato sulla Costituzione
Repubblicana per ben tre volte. Quella Carta – scrive ancora
Emiliano su Fb – e’ stato il principale riferimento della mia
vita e vedo anche per tanti altri italiani che per due anni si
sono sfibrati nel tentativo di cambiarla o di difenderla cosi’
com’e’. Hanno vinto questi ultimi. Ed e’ la seconda volta che
accade. Dunque la storia che la Costituzione non funziona
finisce qui. Almeno a giudizio del popolo sovrano, che vuole
vederla applicata fino in fondo. Dobbiamo ammettere che la
nostra Costituzione ormai vive dentro di noi e si manifesta nei
momenti piu’ difficili e belli della nostra Storia. In essa
abbiamo trovato le risposte alle nostre domande”.
“Abbiamo imparato studiandola, e non solo sfogliandola, –
aggiunge il governatore della Puglia – che essa va applicata
fino in fondo, con pragmatismo ed emozione, per risolvere i
problemi concreti delle persone. Quando ci assegna un diritto,
un dovere, un compito o un incarico dobbiamo assolverlo con
lealta’ ed onore nel solo interesse del Paese”.
“E’ tra quelle pagine – conclude – che abbiamo imparato a
lottare contro l’illegalita’ comune e mafiosa, abbiamo capito
cosi’ cosa significa fare politica partendo dal basso al servizio
delle nostre comunita’. E i traguardi che possiamo raggiungere
coinvolgendo nella partecipazione tutti gli italiani”.
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Referendum: Meloni, a consultazioni diro’ di tornare al voto
“Alle consultazioni diro’ al Presidente
della Repubblica Mattarella che l’Italia non si puo’ permettere
il quarto governo di fila frutto di un inciucio di palazzo e non
di libere elezioni. L’Italia e’ una Nazione sovrana e il popolo
ha il diritto di scegliere da chi farsi governare. Gli italiani
sono usciti molto bene dalla giornata di ieri, il voto e’ stato
un’ottima notizia e il segnale di un’Italia che a testa alta
dice che non si fa comprare con una frittura di pesce. E non mi
vengano a dire la sciocchezza che bisogna fare il governo per
cambiare la legge elettorale: la legge elettorale si puo’ fare in
poche settimane mentre Renzi prepara gli scatoloni. Bisogna poi
tornare a votare, al massimo entro primavera. Noi ci saremo e
offriremo agli italiani una proposta di governo seria e
credibile che dica ‘prima gli italiani e il nostro interesse
nazionale’ e che l’Italia non e’ un colonia ma una Nazione
libera”. Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia
Meloni, intervenendo a “Mattino Cinque”.
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REFERENDUM. ZINGARETTI: MANTENERE CALMA, CI AFFIDIAMO A GRANDE PRESIDENTE
“Io credo che in questo momento bisogna mantenere la calma. C’e’ un grande presidente della
Repubblica al quale dobbiamo affidarci”. Cosi’ il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, a margine dell’inaugurazione della Casa della Salute a Ceprano (Fr), ha commentato la vittoria del ‘No’ al referendum costituzionale.
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REFERENDUM. TOTI A CENTRODESTRA: IL VOTO CAMBIA L’AGENDA POLITICA
“STOP LIBERISMO, REAGANISIMO E THATCHERISMO. RIDISEGNARE AZIONE”
“Il voto degli italiani e’ anche una
nuova agenda politica: non puo’ essere piu’ il centrodestra del
liberismo, del reaganismo e del thatcherismo, c’e’ bisogno di
ridisegnare la nostra azione politica”. Lo dice il governatore
della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia,
Giovanni Toti, intervenendo questa mattina in diretta tv a “Uno
Mattina”, su Rai Uno commentando l’esito della consultazione
referendaria.
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REFERENDUM, ZINGARETTI: RENZI COERENTE, HA LOTTATO E SUO DISCORSO
GLI FA ONORE
“Renzi è stato coerente e il suo discorso di
ieri gli fa onore. Durante il referendum ha lottato con grande forza
dimostrando una passione e un impegno davvero fuori dal comune. Ora si apre
un periodo complesso ma anche interessante in cui abbiamo la fortuna di avere
un grandissimo presidente come è Sergio Mattarella”. Così il presidente
della regione Lazio, Nicola Zingaretti, commenta il risultato del referendum
costituzionale e le dimissioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a
margine di un evento a Ceprano.
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REFERENDUM, ZINGARETTI: MIO RUOLO IN PD? DIMOSTRARE CHE SI PUÒ
GOVERNARE BENE
“Dimostrando che si può governare bene”: così il
presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, risponde a chi gli chiede
che ruolo può avere ora nel Pd, a margine di un evento a Ceprano, in
riferimento all’esito del voto referendario.
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REFERENDUM, ZINGARETTI: ISOLAMENTO SI PAGA, RICOSTRUIRE PARTITO
UNITARIO
“Dobbiamo leggere nell’immensa partecipazione
popolare una forza della democrazia in Italia che è un elemento positivo dal
quale ripartire. Ora c’è bisogno di tanta politica e quindi dobbiamo
lavorare sulla ricostruzione di un forte partito unitario e anche, questo io
l’ho sempre detto, capire come rigenerare un campo di forze perché
l’isolamento alla fine si paga, questo lo abbiamo visto. Quindi c’è molto da
lavorare e lo faremo, ognuno portando il proprio contributo, noi governando
bene, che mi sembra che sia la vera domanda che viene dal paese e tenteremo
di stare in sintonia con questa domanda”. Così il presidente della regione
Lazio, Nicola Zingaretti, commenta il risultato del referendum costituzionale
e le dimissione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a margine di un
evento a Ceprano.
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REFERENDUM, DE VITO: LA SCONFITTA DELL’ARROGANZA, LA VITTORIA DEGLI
ITALIANI
“Renzi, premier ineletto da nessuno e sostenuto da
un Parlamento eletto con legge incostituzionale, ha tentato un colpo di mano
con una riforma costituzionale imposta a colpi di maggioranza, in palese
spregio della logica dell’art. 138 della Costituzione, che vorrebbe la più
ampia condivisione possibile tra tutte le forze politiche trattandosi della
Carta di noi tutti. Il Premier non eletto da nessuno si è spinto sino al
punto di proporre una riforma che stravolgeva 47 articoli della Costituzione,
che non riduceva i costi della politica come proposto dai nostri
parlamentari, che non eliminava il Senato che sarebbe stato ridotto ad un
dopolavoro con porte girevoli di consiglieri regionali e sindaci (proprio
come le città metropolitane alias province)”. Lo scrive, riferisce una nota,
Facebook Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina di Roma
Capitale.
“Una riforma che avrebbe legittimato il Governo a dettare l’agenda della
Camera – aggiunge – a fare e disfare; che avrebbe consentito al Parlamento di
espropriare la potestà legislativa regionale: altro che “ridistribuzione”!;
che avrebbe ostacolato la partecipazione popolare (tanto cosa importava al
premier ineletto della partecipazione dei cittadini…?) triplicando il
numero delle firme necessarie per presentare le leggi. La campagna elettorale
è stata inqualificabile. Lo è stata partendo proprio dalla formulazione del
quesito, che stravolgeva e millantava i punti di base della riforma e che
invece ometteva il concetto di totale eliminazione dei principi della
Repubblica parlamentare, che sarebbe stata di fatto svuotata di ogni
contenuto per l’aumento dei poteri dell’esecutivo. Una campagna condotta con
TV, giornali, opuscoli mandati in ogni dove, nel Paese e nel Mondo: davvero,
davvero inqualificabile! Campagna condotta diffondendo il terrore sulla
stabilità dell’economia, delle imprese, del Paese… ed altre ritorsioni.
Ovviamente l’ineletto non ci ha fatto mancare neppure le solite ‘mancette’
finali, film ormai ben noto…Gli italiani sono stati costretti a vedere di
tutto. E nonostante tutto hanno detto no! Siamo stati straordinari!
Gli italiani hanno dimostrato che -pur nella difficoltà- non si accontentano
più di briciole e mancette.
Come sempre il nostro popolo da il meglio di sé nei momenti di difesa. Ora
guardiamo con attenzione all’operato del Presidente Mattarella. Non vogliamo
più vedere governicchi, governetti ed ineletti vari. Basta! Abbiamo un
potenziale straordinario di intelligenze, cultura, arte, valori morali e
sociali. Vogliamo metterlo in campo e sfruttarlo appieno. Vogliamo che i
cittadini possano scegliersi il loro Governo.
Esattamente come hanno fatto ieri. STRAORDINARI ITALIANI!”.
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