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Il sabato nel villaggio terracinese. Questione Azienda Speciale Terracina. Dalla condanna della direttrice, notizie ZERO dal Comune

scritto da Redazione
Il sabato nel villaggio terracinese.  Questione Azienda Speciale Terracina.  Dalla condanna della direttrice, notizie ZERO dal Comune

Il sabato nel villaggio terracinese” prende in esame questa settimana, sintetizzandone i passaggi fondamentali, la storia che ha interessato la direttrice dell’Azienda Speciale Terracina, Carla Amici, all’indomani della sentenza di secondo grado della Corte dei Conti, che seppur riformata parzialmente dagli appelli presentati, è stata co-condannata a pagare al Comune di Terracina la somma di 119.357 euro, cifra ricavata dalla sottrazione di poco più di 47 mila euro al totale di 157,653, per la ragione della “compensantio lucri cum damno”.

All’indomani della sentenza il PD inviava alla stampa un comunicato a firma del segretario Pierpaolo Chiumera nel quale chiedeva le dimissioni della direttrice dell’Azienda Speciale Terracina, richiamando la sentenza della Corte dei Conti e ribadendo che “la Direttrice non ha adempiuto al suo dovere di garantire il corretto funzionamento dell’Azienda e di non aver promosso miglioramenti nella gestione aziendale. Fatti che costituiscono valide ragioni per il Consiglio di Amministrazione per interrompere il contratto con la Direttrice”. “Le preoccupazioni espresse – continuava Chiumera nel comunicato stampa trovano fondamento nei tre anni di bilancio in deficit e nelle controversie che hanno attirato l’attenzione dei media nazionali a causa della gestione poco trasparente dell’Azienda”.

Pareva cogliere la palla al balzo il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, che approvò in Giunta una delibera nella quale enunciava di dover adottare immediati interventi di tutela della legalità, volti non solo al recupero delle somme oggetto di responsabilità erariale ma anche alla puntuale, pedissequa e concreta applicazione delle previsioni contenute nello Statuto dell’Azienda e nel contratto di lavoro sottoscritto con il Direttore Generale, in funzione dell’interesse pubblico sotteso alla corretta, coerente, trasparente e legittimo esercizio delle funzioni proprie dell’Ente locale demandato all’Azienda Speciale”.

L’atto di indirizzo rivolto dalla Giunta Giannetti al Cda dell’Azienda Speciale era parso inoltre chiaro a tutti: “licenziate Carla Amici per giusta causa, dal momento che ha arrecato nocumento all’azienda che continua a gestire”. Due, gli articoli dello Statuto che l’esecutivo Giannetti richiamava. L’articolo 23, comma 5, e sempre dell’art. 23 il comma 6, che recita: “il licenziamento del Direttore nel corso del quinquennio può aver luogo se non per giusta causa riguardante l’Azienda o, comunque, la sua funzionalità ed efficienza e deve essere deliberato dal Consiglio di Amministrazione con l’intervento di almeno due terzi dei suoi componenti. Il licenziamento del Direttore durante il triennio non può aver luogo se non per giusta causa. I motivi del licenziamento dovranno, a cura del Presidente, essere contestati all’interessato per iscritto, con invito a presentare, pure per iscritto ed in un congruo termine comunque non inferiore a quindici giorni, le sue difese. I motivi del licenziamento debbono farsi constare esplicitamente nella deliberazione del Consiglio di Amministrazione, che deve essere adottata a scrutinio segreto con l’intervento di almeno due terzi dei suoi componenti.

Sono trascorsi alcuni mesi dal momento che si metteva in moto la procedura per giungere alla contestazione ufficiale da parte del Comune alla direttrice dell’Azienda Speciale Terracina (che ricopre ancora l’incarico), finalizzata all’assunzione di una decisione. Ma nulla ad oggi è giunto alla conoscenza della pubblica opinione terracinese. Dal Comune, sempre molto prodigo di informazioni (spesso superflue per la vita reale dei cittadini), su questo fronte non ha mosso foglia.

Mentre ci apprestiamo a chiudere questo breve resoconto sulla vicenda Comune, Amici e Azienda Speciale Terracina, ci arriva un comunicato stampa (che pubblichiamo interamente in altra pagina) a firma del segretario del Pd di Terracina, che scrive, rispetto alle responsabilità politiche della vicenda:”…in coerenza con la linea di gestione che ha contraddistinto le amministrazioni di centro destra degli ultimi 15 anni, l’attuale sindaco Giannetti si dimostra inerte di fronte alle criticità dell’Azienda Speciale. Questa incapacità di intervento mette a rischio l’efficienza dell’ente, con conseguenze che si rifletteranno sui cittadini di Terracina, i quali rischiano di subire l’ennesimo danno erariale per i disservizi legati a un’amministrazione sempre più lontana dai bisogni della comunità…”.

Vuoi vedere che, alla fine, il sindaco e la sua maggioranza di centro destra, aspetteranno la fine del contratto stipulato con la direttrice Amici, in scadenza nel prossimo 2025?

e.

P.s. Se la ricostruzione non è corretta, siamo pronti ad ogni possibile rettifica.

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