Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha usato parole durissime nei confronti dell’informazione locale, definendola durante l’ultimo consiglio comunale “giustizialista, scandalista, feccia”.
Spiace per lui, ma le ultime notizie riportate – vale a dire un’indagine su presunte firme false raccolte per una lista che lo sosteneva – sono corrette.
Ai giornalisti compete darle, le notizie, quando ci sono procedimenti giudiziari e quando questi finiscono. I cronisti scrivono nell’immediatezza dei fatti ed è molto curioso che il primo cittadino – che pure ha invitato i colleghi a non prendere posizione su vicende penali – abbia invece voluto fare il “processo” a chi ha scritto.
È purtroppo una pessima abitudine di chi amministra le città e preferisce parlare del “pessimo servizio” reso dai giornali anziché di un’inchiesta che esiste ed è arrivata alla conclusione delle indagini con avviso agli indagati.
Si doveva tacere? E perché?
Poi Salera è liberissimo di non credere – come ha detto – a quello che scrivono i giornali, ma dovrebbe almeno prendere atto che l’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato.
Siamo vicini ai colleghi di Cassino che, come tutti quelli del basso Lazio, subiscono quotidianamente insulti e minacce di ogni genere sulla “prima linea” dell’informazione locale.
Giovanni Del Giaccio, responsabile macro area Libertà di informare ASR |