Dovranno essere ripetuti, in contraddittorio, i controlli di Arpa all’interno dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia. Questa la sostanza del decreto del Tar pubblicato il primo luglio scorso dopo il ricorso presentato dalla società di Fabio Altissimi contro la diffida della regione Lazio del 14 dello stesso mese.
“Il 18 giugno la Regione Lazio con una dura nota invocava il rispetto della legalità senza indulgenza per nessuno, plaudendo all’ordinanza della Provincia di Latina che ci obbligava a riaprire per ricevere però solo rifiuti indifferenziati e non l’organico – spiega Fabio Altissimi patron di Rida Ambiente- mi auguro che proprio il rispetto della legalità faccia si che vengano immediatamente eseguiti questi nuovi controlli che noi abbiamo invocato almeno cinque volte ma che non sono mai diventati realtà, così da dimostrare una volte per tutte che il nostro processo, consolidato da cinque anni, è rispettoso di tutte le normative”.
Non è mancato, nell’intervento dell’amministratore di Rida, un riferimento all’intera vicenda che ha riguardato l’impianto e alle frizioni con la Regione Lazio. “Mi fa sorridere il fatto che da una parte la Regione invochi il rispetto dell regole senza indulgenza e dall’altra parte ci privi del conferimento di un rifiuto che, secondo quanto riportato da numerosi organi di stampa, viene trattato anche da altre aziende del territorio le quali, tuttavia, sembrerebbero creare un notevole impatto ambientale. Non mi risulta però che siano scattati controlli o diffide delle istituzioni ma, al contrario, che i conferimenti siano aumentati. Ancora una volta confidiamo nella legge e in chi la fa rispettare affinché ci sia permesso di operare come stabilito dalle autorizzazioni”.