Parte integrante di questo programma di reindustrializzazione sono i 150 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio, tra fondi Ue, nuovo fondo pmi e risorse del bilancio regionale, che verranno cosi’ impiegati: localizzazione delle imprese e valorizzazione dei siti industriali dismessi; ‘call for projects‘; reti d’impresa e consolidamento e riposizionamento Pmi. Per quel che riguarda il primo punto – per cui la Regione mette a disposizione 2 milioni di euro – obiettivo è favorire l’attrazione degli investimenti industriali e/o ricollocazione delle imprese nel Lazio attraverso l’utilizzo della legge 448/1998 che consente ai consorzi industriali di acquisire a un prezzo agevolato i siti dismessi finanziati in passato con intervento pubblico. I consorzi dovranno individuare tramite bandi internazionali e i progetti di industrializzazione dei siti in grado di generare crescita e occupazione. In questo modo si favorirà a costi vantaggiosi, l’insediamento di nuovi progetti industriali su siti produttivi.
Quanto alla ‘Call for projects‘, questa linea d’intervento è pensata per spingere i territori a proporre progetti integrati. Per questo sono stati stanziati 71 milioni di euro così ripartiti: 35 milioni per il riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territorialmente delimitati; 30 milioni per chi investe in Aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea); 6 milioni per i distretti industriali, con priorità ai progetti d’investimento in innovazione legati alla ‘Smart specializzation strategy‘ regionale. Per quel che riguarda il terzo punto, lo scopo è rilanciare le reti d’impresa e promuovere consolidamento e crescita delle pmi, con interventi per 77 milioni di euro di cui: 35 per sostenere reti d’impresa e collaborazione tra grandi imprese multinazionali, pmi e centri di ricerca su attivitß di innovazione; 35 per il consolidamento delle pmi e 7 per la riqualificazione delle aziende coinvolte nell’indotto Fiat e Alitalia.